L’avete riconosciuto? Aveva il gusto dell’orrido, sapeva dar forma agli incubi e il suo punto di riferimento fu Ingmar Bergman
Ha sconvolto gli spettatori in modo spesso inaspettato.
Il 30 agosto 2015 si è spento a Los Angeles, dopo aver combattuto contro una lunga malattia, nonostante stesse lavorando a nuovi progetti. Ampiamente riconosciuto come uno dei maestri del genere horror, Wes Craven è famoso per aver diretto diverse pellicole cult. Ecco qual è stata la sua storia artistica.
Wes Craven: l’orrore in contesti quotidiani
Wes Craven nasce il 2 agosto 1939 a Cleveland, in Ohio. Si laurea in lettera e filosofia alla Johns Hopkins University, ma pur trovando un lavoro come insegnante presso lo stesso istituto, decide di mollare tutto e di dedicarsi al cinema.
Ripensando a Ingmar Bergman, il suo regista preferito, e mosso dall’intenzione di scioccare gli spettatori, gira la pellicola exploitation L’ultima casa a sinistra, ispirata al classico del regista svedese La fontana della vergine.
Pur girata (nel 1972) con pochi fondi a disposizione, l’opera lascia un impatto nel pubblico, soprattutto per il suo stile realistico e sanguinario, estremo e cinico. Il successo viene bissato, cinque anni più avanti, da Le colline hanno gli occhi.
L’orrore di Wes Craven colpisce chi guarda in modo inaspettato. A suo avviso esso si cela nei nostri ambienti quotidiani, attendendo giusto l’occasione per manifestarsi e sfogare il proprio desiderio di distruzione.
Nel 1984 giunge all’apice con il lungometraggio Nightmare – Dal profondo della notte: ispirato ad un episodio di cronaca vera, darà avvio a un fortunatissimo franchise e lancerà la figura di Freddy Krueger quale babau moderno. In seguito, Wes Craven realizza parecchi film, tra cui Il serpente e l’arcobaleno, ispirato alle vicissitudini dell’antropologo Wade Davis, autore dell’omonimo libro.
Successivamente a La casa nera (1991), ritorna sulla cresta dell’onda con Scream, fortunato titolo da cui prenderanno spunto diversi teenager-horror movie. In totale, Scream sarà costituito da quattro atti, rilasciati nel corso dei decenni.