Sciopero WGA: riparte la contrattazione tra Studios e sceneggiatori di Hollywood
Questo è il primo ritorno al tavolo della contrattazione dall'inizio dello sciopero WGA, indetto lo scorso 2 maggio.
Nella giornata di ieri sceneggiatori e produttori a Hollywood sono tornati al tavolo della contrattazione e ci sono rimasti seduti tutto il giorno. È il primo incontro dall’inizio dello sciopero, indetto lo scorso 2 maggio.
Dopo più di cento giorni di stallo e di crescente tensione, una nota rilasciata dalla Writers Guild of America (Wga) spiega che l’Alleanza dei produttori di cinema e tv (AMPTP) si è presentata al negoziato per il rinnovo del contratto triennale degli scrittori con una controproposta, rispetto alle richieste che ha avanzato il sindacato dei lavoratori.
Sciopero WGA, il sindacato risponderà alla controfferta degli Studios la prossima settimana
Il ritorno al tavolo della contrattazione fa sperare in molti, anche se poco si sa ancora della controproposta fatta dagli Studios, che sono uniti nella AMPTP. Ricordiamo che le richieste fatte dai membri WGA erano più che lecite e hanno come scopo quello di migliorare i contratti degli sceneggiatori e soprattutto di proteggerli dalle mire degli streamers e dell’avanzata delle intelligenze artificiali nel mondo del cinema e della televisione.
“Valuteremo le loro proposte e, dopo aver deliberato, torneremo con la risposta la prossima settimana“, dice la nota del sindacato degli sceneggiatori che non aggiunge particolari sul contenuto dell’offerta arrivata dagli Studios. Anche questo è un dato interessante e nuovo, in questi tre mesi: le due parti – per ora – sono riuscite a mantenere la promessa reciproca di non filtrare alla stampa nessuna indiscrezione.
Le richieste del WGA erano queste – aumenti salariali, garanzie sull’uso dell’intelligenza artificiale e un sistema più favorevole ai creativi nel calcolo dei diritti d’autore per le opere in streaming. Tutte respinte lo scorso maggio dai produttori, avviando così, il 2 maggio, uno sciopero che ha già mandato in fumo 3 miliardi di dollari, secondo gli esperti.
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