William Friedkin critica Hollywood: “Si è ridotto tutto ai blockbuster”
William Friedkin, regista di grandi film quali L'Esorcista, punta il dito contro Hollywood denunciando il suo modo di fare cinema.
Quarant’anni fa fu tra i registi più attivi della sua generazione, ma William Friedkin crede che nell’America di oggi non ci sarebbe spazio per un cineasta come lui.
Ospite del Lumiere Festival tenutosi a Lione, il regista de L’Esorcista e Il braccio violento della legge ha tenuto una masterclass durante la quale ha anche parlato di cosa sia diventato il cinema oggi. Con molta disillusione e nostalgia, William Friedkin ha affermato che ai suoi tempi “c’erano più opportunità per fare film diversi in America. Ora si è tutto ridotto ai blockbuster, con pochissime eccezioni.”
Molto , il regista ha condiviso la propria visione prima della proiezione de Il salario della paura, film che William Friedkin girò alla fine degli anni ’70 e che fu lontano dall’essere un successo, forse anche a causa dell’uscita, un mese prima, del primo Star Wars, il blockbuster diretto da George Lucas che per molti versi cambiò il modo di vedere il cinema negli spettatori americani e non solo. Secondo Friedkin, al culmine del successo, era praticamente dotato di carta bianca. “Potevo fare quello che volevo” ha affermato il regista. “Avrei potuto riprender il bar mitzvah di mio nipote.”
Chiudendo il suo intervento, il regista ha citato il critico francese André Bazin, che alla metà del secolo scorso si chiese cosa fosse il cinema. A tale domanda, William Friedkin ammette di non avere risposte, ma è sicuro che è diventato qualcosa di completamente diverso, “soprattutto a Hollywood.” In particolare, il maestro teme la sempre maggiore diminuzione di opere straniere nel proprio Paese e non sa spiegarsi se questo accada per volontà degli spettatori o se siano gli studios a costringerli a vedere determinati prodotti. Con quest’ultima osservazione, Friedkin ha messo il dito nella piaga su un argomento che tocca molte altre nazioni, compresa l’Italia, in cui alcune piccole produzioni riescono anche a realizzare lavori originali, che finiscono però soffocati da una distribuzione che sembra, in gran parte, prediligere un target ben preciso.
L’ultimo lavoro diretto da William Friedkin è The Devil and Father Amorth, un documentario di circa un’ora su veri esorcismi presentato proprio nel nostro Paese durante l’ultima Mostra del Cinema di Venezia.