Wonder Woman: la regista si è quasi licenziata. La sua ragione è più che valida, non trovate?
Patty Jenkins ha quasi abbandonato la regia del sequel di Wonder Woman. Le sue motivazioni sono più che valide!
La regista di Wonder Woman 1984 Patty Jenkins rivela di essersi quasi licenziata. Ecco perché
Manca solamente una settimana al tanto atteso sequel Wonder Woman 1984; il film sarà disponibile sia nei cinema che sulla piattaforma HBO Max (in USA, noi dovremo aspettare la riapertura dei cinema), tuttavia il film ha incontrato alcuni importanti ostacoli nell’assicurarsi il talento della regista Patty Jenkins. Sebbene si sia fatta un nome grazie alla regia di grandi progetti televisivi e cinematografici come Monster e The Killing, il suo nome non era collegato a uno stipendio importante, fino a quando non ha diretto il grande blockbuster Wonder Woman. Quindi, quando si è parlato di realizzare il sequel, la regista ha giustamente negoziato per un aumento della paga, uno stipendio coerente con le sue controparti maschili, alla regia di altri cinecomic di successo. A quanto pare questo aumento non glielo volevano dare e lei ha quasi abbandonato il progetto.
Jenkins ha recentemente parlato con la stampa interazionale per promuovere Wonder Woman 1984. Durante un’intervista ha spiegato nel dettaglio tutta la questione della paga, spesso spinosa, e ha così chiarito perché Warner Bros. ci ha messo così tanto ad annunciare la sua regia per il sequel del film DC.
Ho iniziato ad allontanarmi. Stavo per licenziarmi. Ho detto che sarei stata felice di andare in un altro studio e guadagnare un quarto di quello che offrivano perché non è un sequel, è una questione di principio. Non ho mai fatto soldi durante la mia carriera perché non ne ho avuto la possibilità, ma ora ce l’ho io il coltello dalla parte del manico, è tempo di cambiare le regole.
La regista ha confrontato la paga che le veniva offerta con ciò che guadagnano i suoi colleghi di sesso maschile. Non è certo una sorpresa che quello che le veniva offerto fosse meno della metà. “Sono stati pagati sette volte in più di me per il loro primo film sui supereroi. Poi per i sequel sono stati pagati ancora più di me”.