Wonka – dietro al golosissimo cioccolato del film c’è un’italiana: “Ecco come ho vinto il mio biglietto d’oro”
L'esperienza sul set Gabriella Cugno non se la dimenticherà!
In Wonka, il prequel di Charlie e la fabbrica di cioccolato, c’è un pizzico di italianità. Se nel film con Johnny Depp il mago del cioccolato è già tale, nel nuovo lavoro con Timothée Chalamet viene raccontata come nasce la passione e diventa un maestro. La vera maestra lontana dalle scene è, però, Gabriella Cugno, il cui biglietto d’oro le è arrivata sotto forma di e-mail. Intervistata dal magazine Vanity Fair, spiega di essere stata contattata tramite posta elettronica. Inizialmente credeva che si sarebbe dovuta occupare di cast e troupe. Invece, la aspettava una fantastica sorpresa: le sue creazioni sarebbero state usate nella pellicola!
Wonka, il cioccolato è di un’italiana!
La passione per la cucina l’ha sempre avuta Gabriella. Dopo la scuola ha iniziato a lavorare al ristorante, prima di trasferirsi a Londra all’età di 19 anni. Nella capitale inglese ha trovato lavoro, maturato esperienza e capito di amare il cioccolato. Occuparsene è molto difficile: basta un solo grado di temperatura e può cambiare notevolmente. L’ha costretta a superarsi il regista Paul King: mentre stava ricordando la parte dove Gene Wilder mangia la tazza da tè, l’ha raggiunta e l’ha chiesto se potesse realizzarla in un paio d’ore.
Il lavoro in Wonka è iniziato con quello a forma di nuvola. Ava ricevuto lo script, ma non aveva di come sarebbe stata l’opera finale; perciò, le è toccato fare leva sull’immaginazione. Per la sequenza del negozio di cioccolato ne ha dovuti realizzarne alcuni commestibili. Si è superata con una palla di 15 fiori blu, ciascuno con 300 petali per un totale di 4.500. Era importante rendere realmente buono il cibo perché gli attori spesso dovevano assaggiare il cibo anche venti volte.
Il momento più bello è quando la mamma di Wonka preparata la cioccolata. Ha lavorato con Sally Hawking durante le riprese perché intendeva imparare davvero a preparare il cioccolato, dunque l’ha raggiunta in cucina ed è stato speciale.
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