X-Men: Dark Phoenix doveva essere diviso in due film
Ma il CEO FOX ha spinto per un release forzato della pellicola nel periodo estivo; un suicidio annunciato, forse.
X-Men: Dark Phoenix ha segnato l’apertura al box-office più fallimentare di tutto il franchise, con soli 33 milioni di dollari nel fine settimana iniziale. SPOILER ALERT!!!
Dopo questo disastro d’apertura, un report di Deadline comunica che X-Men: Dark Phoenix doveva (almeno nei piani iniziali), essere un film diviso in due parti. Questo nuovo film è basato su una delle più famose storie a fumetti del franchise e Simon Kinberg, il regista, voleva che fosse adattata fedelmente, dopo X-Men: Conflitto Finale perché gli eventi narrati in Giorni di Un Futuro Passato hanno cambiato la timeline e dunque aperto la strada a un’altra conclusione della storia della Fenice. E quindi Deadline riporta che in fase di pre-produzione l’idea era fare un film diviso in due parti ma il CEO di 20th Century Fox cambiò idea e ordinò un solo film. Kinberg ha così dovuto riscrivere la sceneggiatura per adattarla ad una sola pellicola.
Inoltre, X-Men: Dark Phoenix, come è stato precedentemente riportato, ha subito importanti modifiche in fase di riprese aggiuntive e Fox avrebbe utilizzato i test di screening per determinare quali parti del film dovevano essere rielaborate; è venuto fuori che il finale è stato la parte più rielaborato. In un cut della pellicola la Fenice della Turner è morta ma i creativi hanno ripensato a quel finale perché non era stato ben accolto dal pubblico dei test screening. Originariamente Kinberg ha anche girato un finale più intimo in cui la villain di Jessica Chastain affrontava Jean, Cyclope (Tye Sheridan) e Charles Xavier (James McAvoy). Il pubblico di prova ha preferito vedere tutti i personaggi di X-Men inclusi nel climax e non solo tre, quindi è per questo che Kinberg ha riscritto il terzo atto come si è visto nel cut finale.
Dopo tutti i ritardi nell’uscita della pellicola sono state chieste spiegazioni ai creativi dietro X-Men: Dark Phoenix e sembra che per loro la pellicola non dovesse essere un grande blockbuster estivo ma un film d’azione da proiettare in inverno. Il cambiamento nell’uscita è comunque stato provocato anche per evitare che il film si scontrasse, in inverno, con Captain Marvel della Casa delle Idee. È stata quindi Stacey Snider, CEO di Fox Studios, a decidere di mandare la pellicola al cinema in estate, perché fosse più seguita. Anche questa, evidentemente, non è stata una grande mossa di marketing. La pellicola ha fatto piuttosto male anche nel mercato cinese, dove per adesso ha racimolato solamente 48 milioni di dollari.