Yoko Shimada è morta: addio alla star giapponese di Shogun
Il suo ruolo nella serie nippo-statunitense Shogun le è valso il Golden Globe nel 1981.
Yoko Shimada – star giapponese conosciuta a livello mondiale per il suo ruolo in Shogun – è morta ieri, 25 luglio, all’età di 69 anni. L’interpretazione di Mariko (alias Lady Toda Buntaro) le è valsa un Golden Globe nel 1981 ed ha consacrato definitivamente la sua carriera. Shimada, secondo i media giapponesi, sarebbe morta per un’insufficienza multi-organo causata da un cancro al colon-retto, che l’ha colpita mentre era ricoverata in un ospedale di Tokyo.
Yoko Shimada – una carriera dominata da scandali ed eccessi
Yoko Shimada era nata nel 1953 a Kumamoto, una città dell’isola meridionale di Kyushu (Giappone) ed ha debuttato in televisione nel 1970, prendendo parte al film drammatico Osanazuma. Inizia poi a farsi conoscere in Giappone per i suoi personaggi virtuosi e puri di cuore, sia al cinema che in televisione – a questa fase risale il successo del 1974 Il castello di sabbia. Nonostante non conoscesse bene l’inglese, fu poi scritturata nella serie nippo-statunitense Shogun, andata in onda nel 1980 per un totale di 10 episodi. Nello show, Yoko prestava corpo e voce a Mariko, l’interesse amoroso del capitano britannico John Blackthorne (Richard Chamberlain), naufragato in Giappone e divenuto un samurai. Per la sua interpretazione di una donna aristocratica pronta a sacrificarsi per il suo amante straniero Yoko ha vinto il suo unico Golden Globe. Dopo il successo mondiale di Shogun l’attrice ha continuato a lavorare soprattutto in Giappone, principalmente in televisione.
Nel corso della sua carriera, Shimada è rimasta coinvolta in numerosi scandali. Ha intrattenuto una relazione con un uomo sposato, la rockstar Uchida Yuya, divenuta oggetto di pettegolezzo su tutti i tabloid, ed ha posato nuda per un libro fotografico nel 1992, nel tentativo di zittire le voci sui suoi problemi con l’alcol e su i suoi debiti. Ha anche preso parte ad un video “per adulti” nel 2011, finendo poi la sua carriera nel 2016, con il dramma di Saiga Toshiro Kanon.