Zendaya: meno star del cinema, più film al cinema
Zendaya ha discusso del suo impegno per mantenere i film sul grande schermo, evidenziando l'importanza dei cinema
Zendaya ha riflettuto sul significato e le responsabilità legate al concetto di “star del cinema” nel panorama contemporaneo. Nonostante la sua fama globale e il riconoscimento come icona di stile e talento, l’attrice è determinata a sfruttare il suo ruolo per promuovere un obiettivo che considera cruciale: preservare l’esperienza cinematografica tradizionale. In un’intervista per Vanity Fair, Zendaya ha discusso del suo impegno per mantenere i film sul grande schermo, evidenziando sia il valore artistico che l’importanza culturale e sociale dei cinema.
Per Zendaya, il cinema rappresenta molto più di un semplice luogo per proiettare storie
In un’epoca in cui lo streaming e i social media hanno radicalmente trasformato l’industria dell’intrattenimento, Zendaya si dichiara più interessata a sostenere la visione collettiva dei film piuttosto che a definirsi una star secondo gli standard classici. “Ciò che mi importa è cercare di mantenere i film nei cinema,” ha affermato, rivelando una connessione personale con questa forma d’arte. Per Zendaya, il cinema rappresenta molto più di un semplice luogo per proiettare storie: è uno spazio unico, capace di unire persone diverse attraverso un’esperienza condivisa.
Cresciuta negli anni 2000, l’attrice ricorda i pomeriggi trascorsi nei cinema come momenti preziosi della sua infanzia. La sua nostalgia per quell’epoca si accompagna a una consapevolezza pratica: i cinema non sono solo luoghi di intrattenimento, ma anche motori economici e sociali. Zendaya sottolinea l’importanza di proteggere le piccole sale indipendenti e a conduzione familiare, spesso messe in difficoltà dalla competizione con le piattaforme di streaming.
Il desiderio di Zendaya di salvaguardare questa tradizione è strettamente legato al suo approccio al lavoro. La promozione dei film, inclusi eventi stampa e apparizioni glamour sui red carpet, diventa per lei non un mero atto di autopromozione, ma un mezzo per attirare pubblico verso il cinema.
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