Zoe Saldaña racconta: “Spielberg mi ha ridato fiducia” dopo la disastrosa esperienza sul set di Pirati dei Caraibi
La celebre attrice di Avatar parla della sua esperienza come giovane attrice sui set di Pirati dei Caraibi e di The Terminal di Steven Spielberg.
Zoe Saldaña svela i retroscena sulla sua disastrosa esperienza sul set di Pirati dei Caraibi e come Steven Spielberg le abbia ridato fiducia nell’industria del cinema. L’attrice, nel corso di un evento al BFI London Film Festival, ha avuto modo di parlare della sua carriera e di riflettere sui progetti che le hanno cambiato la vita, tra questi The Terminal (2004) e il franchise di Avatar.
Zoe Saldaña sull’esperienza sul set di Pirati dei Caraibi: “una cattiva esperienza in cui puoi ritrovarti a fondo”
Non è fatto nuovo di come Zoe Saldaña abbia avuto un’esperienza terribile sul set del primo capitolo di Pirati dei Caraibi, esperienza di cui aveva parlato svariate volte in passato. Un retroscena nuovo è invece il motivo per cui l’attrice ha continuato a recitare nonostante fosse rimasta demoralizzata sul set del celebre franchise, e questo motivo si può ricondurre ad una persona: Steven Spielberg.
Nel corso dell’evento al Festival londinese l’attrice ha spiegato dell’esperienza sul set di Pirati dei Caraibi: “Sapevo con quella esperienza quali erano le persone con cui volevo lavorare. La crew, il cast, il 99% delle volte sono veramente meravigliose. Ma se lo studio, il produttore e i registi, non comandano con gentilezza, coscienza e considerazione verso gli altri, allora quella grande produzione può diventare davvero una cattiva esperienza e puoi ritrovarti a fondo. Ed è quello che più o meno è successo a me.“
Saldaña ha poi voluto citare l’esperienza sul set del film The Terminal di Steven Spielberg come diametralmente opposta a quella di Pirati dei Caraibi “Ho lavorato con Steven Spielberg 8 mesi dopo [Pirati dei Caraibi], e lui mi ha ridato fiducia nel cinema, che le produzioni cinematografiche grandi possono essere anche piacevoli.” L’attrice ricorda di essersi sentita “felice e al sicuro” sul set della produzione, ricordandosi di come il celebre regista facesse ascoltare alla crew musica tra una scena ed un’altra per creare armonia e sincronia.