Zootropolis 2 – il regista parla dei possibili sviluppi del sequel Disney
È vero che (quasi) ogni film Disney fa sognare ma Zootropolis ha davvero entusiasmato pubblico e critica, rinnovando il modo armonioso e fenomenale. Dopo aver incassato 993,000,000 dollari in tutto il mondo, tutti i fan si sono chiesti quale sarà il futuro del mondo antropomorfo fatto di conigliette poliziotte, furbissime volpi e ghepardi distratti. Sicuramente, la storia di Judy Hopps e Nick Wilde (qui i doppiatori italiani di Zootropolis) non può fermarsi qui. “Credo che tutti noi abbiamo amato il mondo [di Zootropolis] così tanto e ci siamo così attaccati ai personaggi, che in realtà abbiamo siamo stati un po’ triste nel momento in cui il film è finalmente uscito al cinema” – ha detto il co-regsita Byron Howard. Nessun piano è ancora stato annunciato, ma se prendiamo spunto dai suoi predecessori ci rendiamo conto che le ipotesi non sono così lontane, basta vedere casi come The Rapunzel tale Tangled (2010) dal quale sarà tratta una serie animata programmata per il prossimo anno su Disney Channel; un sequel di Ralph Spaccatutto (2012) si dice di essere in fase di sviluppo e poi abbiamo il fortunato caso di Frozen, il cui sequel è stato annunciato 16 mesi dopo l’uscita al cinema. Evidentemente, non c’è fretta per pensare a un sequel anche per Zootropolis, tanto più che Howard e Moore dicono che non c’è mancanza di materiale per produrre Zootopia 2 o una serie. “Abbiamo tagliato molte parti durante la realizzazione del film”, dice Howard. “Abbiamo introdotto i distretti di cui abbiamo parlato che non potevano adattarsi, altri personaggi che abbiamo eliminato dal film. C’è un grande potenziale per questo mondo, quindi mi piacerebbe vedere qualcosa di più”. Uno degli elementi più promettenti del futuro potenziale di Zootropolis sarebbe quello di indagare al costruzione della città costruita a misura di animali che forse il pubblico non nota immediatamente, ma certo non lo fa perché è talmente ben amalgamata e inserita nel contesto che sembra scontata. “Che cosa sembra? Come funziona? Sarebbe bello tornare su questi punti ed esplorarli in modo più approfondito” dice Moore. Con tali considerazioni in atto, qualsiasi numero di trame future potrebbe essere vincolato semmai dalle diverse impostazioni che i registi faticato a creare, ma di cui il pubblico a malapena ha avuto un assaggio. Howard offre un esempio specifico: “C’è una parte nel film dove il treno passa a Sahara Square e Hopps guarda in alto verso questo enorme hotel di palma, e quell’hotel palma, abbiamo davvero progettato tutto” dice. “Abbiamo progettato la hall, l’interno, e [il personaggio di Shakira] Gazelle ad un certo punto ha avuto una suite in alto. È stato questo posto super lussuoso Dubai-esque, che sarebbe una cornice impressionante in futuro”. Lui inoltre sottolinea che le case dune, in tutto Sahara Square, uno di quei quartieri base del film, sono state concretizzate dal team creativo e che potrebbero avere un ruolo fondamentale in un possibile sequel. “Noi lo paragoniamo ad andare a New York per la prima volta”, continua Howard. Un potenziale spin-off significa anche dover affrontare un persistente punto della trama del primo film. Sorprendentemente, Howard e Moore dicono che una delle richieste da parte dei fan riguarda il rapporto tra i protagonisti Judy e Nick: amoroso o platonico? “Dovremo affrontare [la questione], quale sarà il rapporto tra Nick e Judy?” continua Moore. “E qualcuno rimarrà deluso. Qualcuno si aspetterà il romanticismo, altri la continuazione della loro amicizia […]”.