Alchemy of Souls – Parte 2: recensione dei nuovi episodi della prima stagione

Jang Uk è sempre più sfiancato dal potere della Pietra e dalla mancanza di Naksu: ma ha un piano segreto...

Alchemy Of Souls è una serie sudcoreana con Lee Jae-wook, Jung So-min, Go Youn-jung e Hwang Min-hyun. Scritta dalle sorelle Hong, la seconda parte della prima stagione è arrivata su Netflix il 21 gennaio 2023.

Alchemy of Souls si svolge a Daeho, parte di una geografia immaginaria  in Sud Corea e ispirato vagamente all’era Joseon.
Joseon è stato un regno dinastico lungo cinque secoli: nel 1392 a fondarlo fu Taejo di Joseon, in seguito alla fine della dinastia Goryeo nella città di Kaseon, trasferendo la capitale in quella che oggi è Seul. Joseon è stata la dinastia confuciana più lunga, e l’ultima in Corea.

La storia nella storia

La caratteristica del periodo Joseon fu il radicamento degli ideali e delle dottrine confuciane: in questo modo, il neoconfucianesimo entrò nella nuova dinastia. A discapito ovviamente del buddismo, Joseon consolidò il proprio dominio arrivando al massimo sviluppo culturale, scientifico, letterario e tecnologico della Corea. Alla fine del XVIII secolo però le lotte intestine e di potere, nonché le pressioni internazionali e le ribellioni fecero declinare la dinastia fino a farla scomparire rapidamente alla fine del XIX secolo.

La lingua moderna coreana, il principale gruppo etnico (che si sente ancora “popolo Joseon”, i vari dialetti derivano da quella cultura e quelle tradizioni.

Il racconto nella serie

Le storie dei 30 episodi previsti per Alchemy Of Souls seguono le vicissitudini di Naksu (Go Young-jung), nota assassina d’elite che conosce le arti della magia che provengono dal sortilegio conosciuto come l’alchimia delle anime. Secondo il rituale, l’anima di chi compie la magia può scambiarsi con quella di qualunque persona si voglia: per questo è una pratica proibita.

Ma Naksu si trova costretta a scambiare la propria anima con Mu-deok, una ragazza cieca, perché in fuga dai maghi che la cercano: intrappolata in un corpo fragile e malato, Naksu/Mu-deok trova rifugio presso la casa di una nobile famiglia del luogo, nella quale viene assunta come cameriera. Il più giovane della famiglia, Jang Uk, vorrebbe conoscere le arti magiche nonostante il divieto posto dal padre: in Mu-deok riconosce la ruba-anime Naksu e la ricatta, chiedendole di diventare sua maestra.

Naksu accetta, ma con un piano: far diventare Jang Uk sempre più potente così da prendere poi possesso del suo corpo. Da qui parte una sarabanda di intrighi, complotti e battaglie mistiche: in palio, l’intero regno.

Nei nuovi episodi: Jang Uk possiede la pietra di ghiaccio, e la usa per trovare i muta-anima. L’immenso potere della pietra lo sta consumando, e lui stesso è distrutto dopo aver perso Naksu. L’uomo decide quindi di servirsi dei poteri di Jin Bu-yeon, ricomparsa dal nulla e segregata da anni…

Alchemy of Souls – Parte 2: come sono i nuovi episodi della prima stagione della serie TV Netflix?

Come abbiamo detto altrove (qui e qui), Netflix dà il suo meglio quando si tratta di produrre o distribuire show provenienti dalle geografie meno conosciute, specialmente quando le loro storie sono soggetti brillantemente concettualizzati. Alchemy of Souls è una serie che ha un po’ di tutto, e tutti gli ingredienti sono quelli che piacciono al pubblico: romanzo di formazione, duello di maghi, azione, scene incredibili, il tutto condito in pieno stile wuxiapian (letteralmente vuol dire eroe marziale, ed è un ampio genere letterario nato all’inizio del XX secolo che racconta le avventure di personaggi della tradizione cinese, paragonabile all’occidentale cappa e spada) ed effetti speciali che guardano da vicino le più moderne e accessoriate produzioni supereroiche, alle quali si accosta.
In questo modo, il wuxiapian diventa Xianxià, una parte del genere fantasy incentrato su uomini e dei che praticano arti marziali e mistiche.

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Questa seconda manciata di episodi alza il livello tecnico e coreografico, ma dal punto di vista narrativo non riesce a raggiungere il fascino delle prime puntate distribuite. Le tante sottotrame lanciate nella prima parte di questa prima stagione vengono messe da parte a favore della storyline principale: il risultato è però una storia sbilanciata, che ha una fisionomia innegabilmente incompleta. Ed è un vero peccato, perché le Hong sanno come toccare le corde giuste dal punto di vista emotivo e gli effetti speciali immergono la narrazione nel regno di Daeho, con una color correction efficacissima e scelte visive coraggiose e avvincenti.

Le Sorelle Hong sono le autrici di alcuni dei k-drama più di successo degli ultimi anni (da You’re Beautiful a Greatest Love, fino a My Girl e Couple of Fantasy) al lavoro per lo Studio Dragon, società di produzione teatrale, marketing e distribuzione sudcoreana.  
Sembra comunque che, nonostante il finale del trentesimo episodio (la prima stagione ha due parti, una di venti e una di dieci puntate), non ci sarà un ulteriore prosieguo della serie.

Regia - 3
Sceneggiatura - 3
Fotografia - 5
Recitazione - 3
Sonoro - 4
Emozione - 3

3.5

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