Ascolta i fiori dimenticati: recensione della miniserie thriller Prime Video
Fiori di campo e fiori umani, un linguaggio segreto e una bambina contesa sono gli elementi avvincenti della trama della miniserie Ascolta i fiori dimenticati (con il titolo originale The lost flowers of Alice Hart), una produzione australiana tratta dall’omonimo bestseller di Holly Ringland. La protagonista di questa fiaba inquietante si annoia come la piccola Alice del racconto di Lewis Carroll ma qui la storia la precipiterà non nel mondo immaginario del Bianconiglio e della Regina di cuori, ma a Thornfield – in balia degli eventi, delle azioni e dei personaggi di un thriller familiare misterioso ed emozionante. Lo show diretto da Glendyn Ivin (Penguin Bloom, Safe Harbour), ripercorre in sette puntate le pagine di Ringland, affidandosi a due incantevoli attrici: Alyla Browne e a una sempre magnetica Sigourney Weaver, interprete di ruoli iconici in pellicole come Alien, Ghostbuster e Avatar. Weaver torna sul piccolo schermo in forma smagliante per calarsi nel ruolo di una nonna temeraria e particolarmente protettiva.
Segreti, violenze e bugie in un’emozionante saga familiare
Nello sguardo di Glendyn Ivin una storia di privazioni, di segreti e di violenza, apparentemente priva di vie d’uscita che incede alla temperatura del fuoco e trova ispirazione nella leggenda della fenice. Dove tutto è precario e il senso di stabilità è creato solo dalla fotografia che è la vera via di fuga con il suo paesaggio ampio e l’orizzonte basso (e stabile). Alice Hart (Alyla Browne) è una bambina vivace di nove anni, che abita in una campagna australiana insieme con papà Clem (Charlie Vickers) e mamma Agnes (Tilda Cobham-Hervey). È curiosa, adora leggere e condivide con Agnes la passione per le antiche leggende. L’illusione d’una serena vita familiare in Ascolta i fiori dimenticati nasconde però una brutale verità: l’esistenza di Alice Hart è fatta di limitazioni, di lividi e di paura. Quando un misterioso incendio le uccide entrambi i genitori, la piccola riceve prima le cure e le attenzioni di una bibliotecaria della città vicina, poi si trasferisce a Thornfield con la nonna paterna June (Sigourney Weaver) – alla Thornfield flower farm: fattoria e luogo di rifugio per donne sole e in difficoltà. Qui June mostra ad Alice un dizionario sul linguaggio segreto dei fiori che appartiene alla famiglia, iniziato dalla sua bis bis nonna. A Thornfield Alice trascorre la sua infanzia e l’adolescenza, ma il passato con i suoi fantasmi e suoi non detti conserva ancora la promessa di un’inesauribile persecuzione.
Una fiaba inquietante che affronta in modo diverso i temi della mascolinità tossica e della violenza contro le donne
Ascolta i fiori dimenticati è una piacevole sorpresa che ci ricorda quanto uno spettacolo possa essere soddisfacente se gestito con abilità, raffinatezza e una certa moderazione. La storia ci rende desiderosi di conoscere la confusa rete di relazioni presenti nella fattoria che funge anche da rifugio per le donne in difficoltà, che qui sono chiamate “fiori”, alcune delle quali stanno fuggendo da uomini violenti – il vivaio è gestito da June con l’aiuto di Twig (Leah Purcell) e della loro figlia adottiva, Candy (Frankie Adams). Nella prima parte della serie assumiamo il punto di vista della piccola Alice; e il regista e il direttore della fotografia, Glendyn Ivin e Sam Chiplin, usano il paesaggio stranamente bello della costa del Nuovo Galles del Sud e creano un’atmosfera suggestiva che libera Alice dall’apprensione per la violenza irragionevole che puntualmente irrompe nella sua vita. Anche se la piccola condivide lo schermo con una star come Weaver e con l’australiana Asher Keddie – nel ruolo della bibliotecaria locale comprensiva ma ipocrita – la sua recitazione è davvero libera e sincera. Alyla Browne è la punta di diamante dello show. Nella seconda parte invece Alice è già donna, interpretata da Alycia Debnam-Carey, quando si ritrova in un altro scenario magico – questa volta un parco nazionale dove un cratere vulcanico offre un rifugio per i fiori selvatici. Il cambiamento è simbolico: la giovane donna si è allontanata dalla protezione della fattoria e cerca se stessa.
Ascolta i fiori dimenticati: conclusione e valutazione
La miniserie targata Prime Video è il tentativo di rappresentare in mondo diverso i temi della mascolinità tossica e della violenza contro le donne, con un’estetica dell’intensità e uno sviluppo della storia che dà risalto all’argomento trattato. Il merito è soprattutto delle interpreti in questa storia che coinvolge più generazioni, delle impressionanti location e della flora autoctona. Ascolta i fiori dimenticati ci fa vedere la vicenda dall’interno: Alyla Browne, che interpreta la protagonista, trascorre diversi episodi per lo più senza proferire parola mentre il suo personaggio si riprende dal trauma. Basta vedere la tristezza e la ribellione nei suoi occhi per prestarle ascolto. Ci sono scene in cui è talmente bella e disarmata e ammutolita da una terribile colpa, che ci verrebbe voglia di stringerla mentre lo spettacolo scorre sullo schermo – quando fulmineamente scivola il confine tra realtà, sogno e incubo. E l’angolazione dal basso fa il resto un po’ rassicurandoci, un po’ rappresentando questa vertigine…
I primi tre episodi di Ascolta i fiori dimenticati sono disponibili su Prime Video dal 4 agosto 2023, i quattro restanti saranno distribuiti con cadenza settimanale.