Asterix e Obelix: Il duello dei capi – recensione della serie animata Netflix

Asterix e Obelix: Il duello dei capi, la recensione della serie animata, disponibile su Netflix dal 30 aprile 2025.

Asterix e Obelix: Il duello dei capi è solo l’ultimo adattamento dei celebri fumetti francesi, creati da René Groscinny (per i testi) e Albert Uderzo (disegni) nel 1959. In una normale giornata in Gallia, una legione romana tenta, per l’ennesima volta, di attaccare l’unico villaggio che ancora resiste. Asterix, Obelix e gli altri abitanti respingono l’invasione grazie alla pozione magica del druido Panoramix, in grado donare una temporanea forza sovraumana a chiunque la beva. Stavolta, però, Giulio Cesare è stanco di questa situazione e per risolverla si affida a un’usanza celtica chiamata “Il duello dei capi”: il capo di un villaggio può sfidare un altro in un duello. Il vincitore diventerà il sovrano di entrambi i villaggi, che passeranno quindi sotto alla sua conquista. Cesare è furbo e fa affidamento ad Elpiubelgalix, capo gallo-romano di un villaggio ormai sottomesso a Roma. Spetterà a lui sfidare Abraracourcix, capo della casa di Asterix e Obelix. Ma che succede se Panoramix perde la memoria e dimentica come realizzare la pozione magica che potrebbe aiutare Abraracourcix a sconfiggere il suo avversario?

Asterix e Obelix: Il duello dei capi, un adattamento modernizzato ma fedele al fumetto originale, condito da citazioni alla cultura pop

La serie a fumetti di Asterix (nella versione originale c’è solo il nome del piccolo gallo) è diventata un fenomeno cult in tutto il mondo: tradotta in oltre un centinaio di paesi, ha vendutoben oltre 200 milioni di copie. A partire dagli anni Sessanta sono state realizzate opere di ogni tipo, dal piccolo al grande schermo, che hanno appassionato grandi e piccoli; tra le più celebri trasposizioni cinematografiche c’è Asterix e Obelix: Missione Cleopatra nel 2002, con Monica Bellucci nel ruolo dell’iconica Regina d’Egitto. Questa nuova serie animata di Netflix, disponibile dal 30 aprile, propone una nuova trasposizione del fumetto Asterix e il duello dei capi. In precedenza, parti della trama erano già stati utilizzati in altre opere. La storia è molto fedele all’originale, ma la sua messa in scena è modernizzata: prima di tutto non siamo di fronte a un prodotto d’animazione puro, ma è in 3D. I personaggi rimangono uguali a quelli dei fumetti, con le stesse fattezze, ma sembrano più “vivi.” La regia è affidata ad Alain Chabat, che già aveva diretto altre trasposizioni dedicate alla serie a fumetti; Chabat è quindi un professionista che conosce i personaggi, sa come farli muovere e interagire tra loro.

Pur restando fedele alla tradizione, Asterix e Obelix: Il duello dei capi appare come un prodotto moderno, condito da musiche pop ad accompagnare scene già esilaranti da sole (ad esempio “Whatta a man” di Salt-N-Pepa accompagna l’entrata trionfale di Giulio Cesare, mentre “Bombastic” fa da sfondo a uno smemorato Panoramix che prova a preparare la pozione). Non mancano le citazioni alla cultura pop, già riscontrate nel fumetto originale datato 1966: intorno al ring dove si svolge il duello viene allestito un luna park come montagne slave (le attuali russe), e i “carroscontri” (le moderne macchine a scontro). C’è anche spazio per fare un mosaico con Giulio Cesare, una parodia del selfie.

Asterix e Obelix: Il duello dei capi, valutazione e conclusione

Asterix e Obelix è un fenomeno cult irresistibile, di cui non si può fare a meno: ogni trasposizione, sia essere a cartoni o in formato live-action, riesce a creare un connubio irresistibile di gag, citazioni pop, e quel pizzico di modernità che non guasta mai. Asterix e Obelix: Il duello dei capi è una serie d’animazione funzionale per questi motivi: sul piano stilistico, perché abbraccia tradizione e attualità, sul piano dell’intrattenimento, perché è in grado di far divertire tutte le età. Cinque episodi sono forse pochi, ma quanto bastano per poter godere a pieno di una storia intramontabile di resilienza, quella di un piccolo popolo che riesce a fare la differenza e resistere alla potenza di un Impero.

Regia - 4.5
Sceneggiatura - 4
Fotografia - 4
Recitazione - 4
Sonoro - 4
Emozione - 4.5

4.2

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