Avvocato di difesa – stagione 2: recensione della seconda parte della serie

Lo show finalmente coinvolge in questa seconda tranche di episodi, grazie a Manuel Garcia-Rulfo che dà il suo meglio nell'aula di tribunale e alla regia dinamica di Shana Stein.

Dopo una prima parte dello spettacolo poco brillante, dal 3 agosto 2023 anche la seconda tranche di episodi di Avvocato di difesa 2 – legal drama che si basa per questa stagione sul quarto della serie di libri di Michael Connelly The Fifth Witness. La seconda parte dello spettacolo disponibile su Netflix segue sempre Mickey Haller che continua a rappresentare la bella Lisa Trammel, la new entry di questo secondo ciclo di episodi, nonché sparring partner perspicace per Haller il quale si ritrova prima a doversi espandere nel settore dei pignoramenti delle abitazioni, poi a difendere la donna che è sotto processo per l’omicidio di un magnate dell’immobiliare. Il sesto episodio riprende esattamente da dove avevamo lasciato, con l’avvocato della Lincoln che viene malmenato all’interno di un parcheggio, mentre l’azione si dirige rapidamente verso la location centrale della serie: l’aula del tribunale.

Mickey Haller dà il suo meglio all’interno dell’aula di tribunale

La prima tranche di episodi presentava problemi e dinamiche già viste nella prima stagione. Non tutto quanto per Haller era un idillio: stava cercando di mantenere buoni rapporti con la moglie; e le cose si erano complicate quando aveva iniziato una relazione con la chef locale Lisa Trammel interpretata da Lana Parrilla, donna a capo delle proteste contro la gentrificazione e diventata ahimè sua cliente. Parrilla iniettava nello show un po’ di mordente mentre in questa seconda parte è Mickey Haller, quindi Manuel Garcia-Rulfo, che dà il suo meglio proprio all’interno dell’aula di tribunale in un insieme di puntate che peraltro comprende due dei migliori episodi della serie diretti da Shana Stein che riesce a coinvolgere emotivamente chi guarda, mantenendo sempre l’attenzione su chi è sul banco degli imputati o sull’avvocato che presenta il caso. Come detto, il protagonista soffre all’inizio della sesta puntata ma anche a causa di uno script poco incoraggiante. Ma, con il progredire della stagione, Rulfo dimostra di essere all’altezza della situazione ogni volta che ha bisogno di rubare la scena. La sua battaglia contro Andrea Freeman (Yaya DaCosta) merita tanti elogi in questa seconda parte, come la sua controparte.

Avvocato di difesa – stagione 2: lo spettacolo riprende il volo

Finalmente, nella seconda parte, lo show riprende il volo e sicuramente, come detto, dà il meglio di sé quando il nostro protagonista si trova all’interno di un tribunale. Con il processo in aula contro Lisa Trammell, ritroviamo interesse per una storia che all’inizio riproponeva semplicemente le trame del filone giudiziario senza offrire una forma interessante e spettacolare. Adesso a farla da padrone è sicuramente la “battaglia” senza esclusione di colpi tra Mickey e la procuratrice distrettuale Andrea Freeman. Gli sceneggiatori, infatti, danno a Mickey Haller un grande nemico da combattere, e garantiscono un interessante e coinvolgente tête-à-tête.

Avvocato di difesa – stagione 2: conclusione e valutazione della seconda parte

Uno stile di regia che migliora in questa seconda parte di Avvocato di difesa 2, in grado di adattarsi come un filtro a ogni situazione, ma anche una sceneggiatura più audace, che insieme a performance più convincenti del protagonista e dei personaggi principali, e a il finale, rendono questa seconda parte dello spettacolo finalmente coinvolgente. In qualche modo lo spettacolo riesce a farci dimenticare le difficoltà iniziali della stagione, quando ritrova finalmente il suo tratto caratteristico e affascinante; e l’accesa battaglia giudiziaria (tra due pesi massimi) ricompensa ogni altro problema.

Regia - 3
Sceneggiatura - 3.5
Fotografia - 3
Recitazione - 3
Sonoro - 3
Emozione - 3.5

3.2

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