Buongiorno, Mamma!: la recensione della prima puntata della fiction con Raoul Bova

Una mamma in coma da sette anni, un padre che deve gestire da solo le responsabilità familiari e saper essere accanto alla crescita dei figli, ciascuno di loro in una diversa fase della propria vita, e un passato familiare che fa sentire il suo peso costantemente: questa la storia familiare che si racconta in Buongiorno, Mamma!, la nuova fiction di Canale 5 diretta da Giulio Manfredonia, un family drama che ha il suo punto di forza nella componente mistery che nel corso della prima puntata pone delle buone basi per incuriosire lo spettatore.

Il soggetto a cui si fa riferimento nella fiction è una storia vera, quella di Angela Moroni, donna di Avezzano morta a marzo 2017 e che è stata in coma per ventinove anni, assistita dal marito: la fiction diretta da Giulio Manfredonia vi si ispira ad ogni modo liberamente, sviluppando dalla realtà una storia di finzione ambientata in alcune location caratteristiche del Lazio.

Buongiorno, mamma!: la trama della fiction con Raoul Bova

In casa Borghi si sta per preparare una festa: è il compleanno di Anna (Maria Chiara Giannetta), in coma ormai da sette anni e per i suoi figli organizzarle una festa è un’occasione per starle accanto, per farle sentire la loro presenza.

L’equilibrio in cui ormai vivono da quando Anna è in casa sotto coma farmacologico è molto precario, ma Guido (Raoul Bova) attende il suo risveglio, rifiutando l’idea di portarla in una clinica privata. Una scelta che economicamente ed emotivamente si fa sentire sempre di più, riservandogli pochi attimi di serenità. Guido però non sa che la preoccupazione più grande ancora non l’ha scoperta: Agata (Beatrice Arnera), l’operatrice sanitaria in cerca di lavoro arrivata è giunta in casa loro non proprio per caso, ma per risollevare le verità di un passato con cui la stessa Anna faceva ancora i conti.

Buongiorno, mamma!: una fiction che riesce più nel mistery che nel family drama

La prima puntata di Buongiorno, mamma!, nella sua prima parte concentrata soprattutto nel presentarci la famiglia e i caratteri di ciascuno dei personaggi, non convince immediatamente. Persino i dialoghi, non proprio brillanti e spesso urlati anche dove non necessario, destano un certo imbarazzo e sembrano più costruiti per dare vita a situazioni riempitive e ai limiti del credibili piuttosto che per far proseguire la storia.

La fiction riesce ad esprimere con difficoltà la vita familiare e la crisi di fondo che si respira all’interno della famiglia, puntando anche su una recitazione che appare spesso forzata e poco convincente. Va riconosciuto però che nonostante queste incertezze la dimensione del patetico viene solo sfiorata in alcuni momenti, e si mantiene il giusto equilibrio per consentire al filone mistery di integrarsi a quello del romanzo familiare. Prassi che da diversi anni caratterizza le fiction di Canale 5, ricordate più per gli intrighi che per le sfumature complessive di una narrazione televisiva che fatica a rinnovarsi.

Quando infatti la trama inizia ad aprirsi gradualmente al giallo, la seconda parte della prima puntata di Buongiorno, mamma! prende tutta un’altra piega, ridestando l’attenzione dello spettatore. Appare chiaro che l’elemento giallo riesce ad avere la meglio e salvare in corner un inizio che rischiava di essere troppo piatto e poco accattivante, così da offrire le premesse necessarie per generare un hype nei confronti della storia narrata.

Per quanto repentini, in alcuni momenti i flashback che si alternano spesso in un gioco parallelo temporale, riescono però a creare un filone tra presente e passato che si confondono volutamente. Si tratta di un espediente di narrazione che aggiunge dinamicità e un tocco di novità al ritmo complessivo della fiction.

Buongiorno, mamma! andrà in onda su Canale 5 ogni mercoledì alle 21.45 per cinque puntate. La prima puntata è attualmente visibile su Mediaset Play.