Butterfly: recensione della miniserie sulla bambina transgender
In arrivo in Italia la discussa miniserie in tre episodi sulla bambina transgender. Ne parliamo nella nostra recensione.
Arriva finalmente in Italia, su Fox Life, la miniserie inglese che nel 2018 ha fatto molto parlare di se. Butterfly, divisa in tre episodi da circa quarantacinque minuti, è per certi versi l’apripista, su piccolo schermo, di un tema molto importante e discusso nella nostra società attuale. Protagonisti dei tre episodi che debutteranno a partire dal 17 Dicembre sul canale satellitare è la famiglia inglese Duffy, composta dai due genitori separati, Vicky e Stephen, e dai due figli: la maggiore Lily e il minore Max. Quest’ultimo (o quest’ultima, ora vi spieghiamo perché) è la chiave di Butterfly.
Butterfly: la serie necessaria che fa discutere
Max è un ragazzino di undici anni che, diversamente da molti suoi coetanei, è nel pieno di un periodo pieno di dubbi, paure, confusione. Max è una ragazzina intrappolata nel corpo di un maschio. Incapace di potersi esprimere in pubblico, fa della sua casa l’unico rifugio per liberare il suo vero essere. Butterfly è un dramma familiare che fa di Max (o Maxine, questo è il nome che adotta successivamente il/la protagonista) il suo pilastro fondante. Attorno a lei – vogliamo ora riferirci al femminile – come elementi imprescindibili dal racconto ruotano gli altri elementi del nucleo familiare. La madre Vicky, separata da suo marito proprio a causa di Maxine, è una donna che, non senza difficoltà, muta assieme a suo figlio. Non è una donna chiusa in stereotipi sociali, Vicky, è una madre premurosa, protettiva, contemporaneamente timorosa dell’ignoto ma aperta allo stesso. La donna lascia che suo figlio faccia il suo percorso senza tarpagli (troppo) le ali.
Allo stesso modo anche la sorella maggiore di Maxine, Lily, cerca costantemente, nel suo piccolo, di aiutare suo fratello in un processo di crescita ed identità sessuale certamente non semplificabile in poche mosse. È forse il personaggio del padre, a questo punto, quello che più ci aiuta ad inquadrare una vicenda e quindi una realtà rimaste nascoste perché argomenti tabù, innominabili, incredibili al solo pensiero. Stephen è un uomo che ha difficoltà nell’accettare che suo figlio si senta una femmina. I discorsi di Maxine disturbano l’uomo che, tuttavia, si mette alla prova per amore in un continuo tira e molla di pensieri, azioni e sentimenti.
Butterfly: un tema difficile raccontato con dolcezza
Butterfly è in questo senso un prodotto televisivo necessario, importante. Nei tre episodi racchiude la discussione su un tema fin troppo lacerato dai pregiudizi di una società forse ancora impreparata, o cieca. Così come l’incontro di Vicky e Stephen con la psicologa della scuola di Maxine, così anche lo spettatore si trova di fronte ad un turbinio di emozioni contrastanti. Seguiamo il percorso di una famiglia che si stringe attorno al membro che più di tutti ha bisogno di sostegno nella sua voglia di comprendere appieno il proprio essere e la propria identità. Non è facile, sicuramente, esprimere giudizi e pensieri a tal proposito. Ciò che Butterfly ci spinge a fare è riflettere sulla realtà di una situazione di questo tipo, che, ricordiamo, non è poi così estranea alla nostra attualità. Così come la famiglia Duffy ci insegna, probabilmente dovremmo approcciarci verso il mondo transgender, giovanile in questo caso particolare, in punta di piedi, senza forzature, senza repressione, ma con sostegno e amore, senza nemmeno lasciarci sopraffare dalla paura, legittima, verso lo sconosciuto.
Butterfly è comprendere che non c’è nulla di sbagliato nel voler essere davvero se stessi
Un plauso va al cast principale della miniserie in tre episodi, dal protagonista Callum Booth-Ford (Max/Maxine), delicato e toccante nella sua interpretazione, ad Anna Friel (mamma Vicky) fino ad Emmett J. Scanlan (Stephen). Ideato e scritto da Tony Marchant – noto sceneggiatore britannico, si citano tra i suoi lavori le miniserie The Whistleblowers, Public Enemies e The Secret Agent – Butterfly è diretto da Anthony Byrne (Peaky Blinders, Ripper Street).
Dal 17 Dicembre 2018 su Fox Life.