Celebrity Hunted – Caccia all’uomo 2: recensione del real life thriller di Amazon
La serie, prodotta da Endemol Shine Italy, torna con una seconda stagione in linea con la frenetica edizione precedente e qualche piccola aggiunta.
Il genere televisivo del reality ha una forza prorompente che, con il passare degli anni, non si affievolisce: assistere alle vite degli altri continua ad avere un insolito e macabro fascino negli spettatori, che nutrono un’attenzione magnetica, irresistibile nei confronti di un intrattenimento di questo tipo. Ecco, prendete le caratteristiche sopramenzionate, aggiungete un setting da action-spy movie e dei concorrenti famosi e condite il tutto con delle regole ispirate al noto gioco guardia e ladri (un po’ semplicistico, ma alla fine il concetto alla base è quello) e avrete Celebrity Hunted.
Tale programma è stato ripreso dal format internazionale Hunted da Endemol Shine Italy che ha prodotto la realizzazione per conto di Amazon Prime Video, una serie-reality definibile un real life thriller. La prima stagione è stata distribuita il 13 e il 20 marzo 2020 con i primi concorrenti vip chiamati a fuggire dalle grinfie di un gruppo di Cacciatori, tutti esperti dell’investigazione italiana. In 14 giorni i protagonisti devono scappare dagli Hunters con solo un telefono e un bancomat, con limite giornaliero di 70 euro. A 48 ore dalla fine, viene comunicato un punto di rende-vous, i personaggi che riescono a raggiungerlo hanno vinto la gara. Dopo il successo dei 6 episodi iniziali, Celebrity Hunted è tornato con altrettante 6 puntate della seconda stagione e ieri sono state distribuite le prime 3 (le restanti 3 le vedremo il 25 giugno 2021) con inediti artisti pronti ad inseguire la vittoria. Vediamo insieme se la produzione è riuscita ad alzare l’asticella.
Celebrity Hunted – Caccia all’uomo 2: formula che vince non si cambia
Celebrity Hunted – Caccia all’uomo 2 vede questa volta il coinvolgimento di Achille Lauro e Boss Doms, Vanessa Incontrada, Diletta Leotta, Stefano Accorsi ed Elodie e Myss Keta che hanno lo stesso identico obiettivo: lanciarsi in una fuga forsennata, cercando di eludere il più possibile la squadra di Cacciatori e raggiungere finalmente la destinazione finale, che sancisce la loro vittoria. Per questa nuova stagione sono state mantenute in generale le premesse e la struttura della prima, facendosi forza degli ottimi riscontri ottenuti.
Il risultato è un piacevole ritorno ai frenetici inseguimenti che abbiamo visto l’anno scorso, contornati da depistaggi, strategie, travestimenti e tanto altro che intrattiene gli spettatori tenendoli con il fiato sul collo. Formula che vince non si cambia, è vero, anche considerando che siamo di fronte ad un format con le proprie limitazioni e normative. Per alzare la posta in gioco rispetto alla prima stagione, si è quindi scelto di cambiare qualche piccolo aspetto, non fondamentale sia chiaro, ma che che da un po’ di varietà in più.
Già il fatto stesso di far gareggiare altri concorrenti, ovviamente, trasforma le carte in tavola: d’altronde ogni celebrità è diversa e agisce in maniera unica e indipendente rispetto alle altre ed è questo un elemento differenziale per nulla da sottovalutare. Proprio per tale motivo assisteremo a delle nuove tattiche e strategie e altre brillanti idee messe in atto in modo creativo e un po’ folle dai nostri fuggitivi: non vi sveleremo niente nello specifico, ma sappiate che, da questo punto di vista, si sono superati, dimostrando di aver studiato ciò che è accaduto nella prima stagione.
In questo totale cambio di contenuto, ma non di forma, ci sono anche delle piccole variazioni minime: nella prima puntata, ad esempio, i nostri concorrenti si sono dovuti liberare di un collare GPS che li ha monitorati continuamente e la città di partenza è stata Venezia e non Roma. Ma non solo: tra le fila dei Cacciatori, troviamo anche delle new entries sia tra gli inseguitori (che sono cambiati tutti) che nell’esecutivo vero e proprio. Delle modifiche non necessarie che riescono a fornire delle prospettive alternative curiose e apprezzabili.
Celebrity Hunted – Caccia all’uomo 2: tra finzione e realtà
Nel complesso, quindi, tra qualche piccola novità e il tradizionalismo, il pubblico sarà intrattenuto adeguatamente rimanendo sulla stessa linea di quanto abbiamo avuto modo di vedere con la prima stagione, considerando che le variazioni non sono tali da cambiare così tanto il livello qualitativo generale, che si attesta comunque sulla media. Parlando invece di scrittura e regia, ci sono alcuni elementi da sottolineare.
In primis, la macchina da presa riesce sempre a creare l’illusione di vedere un film d’azione spionistico a tutti gli effetti, con tutte le forzature del caso, ma questo va tenuto in conto. È ovvio che, come con tutti i programmi esistenti, il realismo in alcuni casi si sacrifica sull’altare della spettacolarità e dell’intrattenimento e questo si nota già a partire dalla regia, che comunque si avvale di riprese un tantino rarefatte e costruite, ma sempre efficaci nel coinvolgere l’audience.
Allo stesso modo, anche la scrittura in alcuni frangenti palesa una costruzione e un’impalcatura di finzione alla base di Celebrity Hunted, ma ovviamente, se si rimane ancorati alla classica sospensione di incredulità, non si notano troppo queste stonature. Bisogna partire dal presupposto che il team di Cacciatori sembra muoversi in maniera depotenziata rispetto a quanto potrebbe fare in realtà, per dare la possibilità alla serie di andare avanti e ciò non è necessariamente un difetto se si accetta questo compromesso.
Una delle colonne portanti di Celebrity Hunted, come accaduto con la prima stagione, è ovviamente il cast di celebrità coinvolte nel programma: tutti i concorrenti si sono messi interamente in gioco, mostrando sé stessi fino alla fine, con pregi e difetti, appendendo per un momento le loro maschere artistiche e rivelando aspetti insoliti della loro quotidianità e del loro carattere. Poco da dire, in realtà: tutti i famosi regalano dei momenti davvero indimenticabili e la loro tenacia e carisma tiene in piedi tutte le puntate.
Celebrity Hunted – Caccia all’uomo 2 è un programma di Amazon Prime Video ed Endemol Shine Italy oramai ampiamente collaudato che funziona degnamente e che forse si adagia troppo sul successo della prima stagione. I pochi cambiamenti che ci sono (tranne il cast che ha uno spessore del tutto suo) non riescono ad elevare il prodotto più degli episodi dell’anno scorso e per tale motivo il risultato è lo stesso: un reality travolgente, perfetto per intrattenere con leggerezza, ironia e tanta azione a costo di qualche piccolo compromesso scenico, si intende.