Cobra Kai – Stagione 6 Parte 2: recensione della serie Netflix
La recensione della seconda delle tre parti che vanno a comporre l’attesa sesta e ultima stagione della serie sequel della saga di Karate Kid. Su Netflix dal 15 novembre 2024.
Scelti i sei componenti, di cui due capitani, il Miyagi-Do con al seguito i Sensei Daniel LaRusso, Johnny Lawrence e Chozen, è volato alla volta di Barcellona per prendere parte al campionato mondiale di Karate Sekai Taikai. Un appuntamento, questo, che i protagonisti e i fan della serie aspettavano a lungo e che ora è realtà con il rilascio su Netflix il 15 novembre 2024 della seconda delle tre parti che vanno a comporre la sesta e conclusiva stagione di Cobra Kai.
Nella seconda parte della sesta stagione di Cobra Kai va in scena in quel di Barcellona lo spettacolare torneo mondiale di karate Sekai Taikai
Dalla preparazione del torneo si è passati dunque ai fatti con la salita sul prestigioso tatami, laddove il dojo a stelle e strisce se la dovrà vedere con altre agguerrite compagini provenienti dalle diverse latitudini tra cui i padroni di casa spagnoli dei Furia de Pantera, gli irlandesi Dublin Thunder, i Redentores brasiliani, gli hongkonghesi Iron Dragons e il redivivo Cobra Kai battente bandiere sudcoreana guidato dai sensei John Kreese e Kim Da-Eun. Si rinnova quindi l’epico scontro tra i due team anche oltreoceano, nel quale proveranno a dire la loro anche le altre fortissime squadre in gara. Si promettevano scintille e spettacolo e così è stato con i cinque nuovi episodi (6-10 da 35 minuti circa cadauno) che con la regia di Joel Novoa, Jennifer Celotta e Sherwin Shilati raggiungono il livello marziale più alto mai toccato dalla serie sino ad oggi dal punto di vista coreografico. E in tal senso gli appassionati non rimarranno delusi dai combattimenti che andranno in scena nel corso della competizione (vedi gli incontri sulla pedana sospesa, la guerra dei capitani e il tag team) sino alle fase finali che riserveranno l’immancabile colpo di scena. Sul versante narrativo non accadono tante cose come negli episodi precedenti, si assiste a qualche ritorno eccellente, a vecchi attriti e si scopre qualche dettaglio in più sul misterioso passato di Miyagi legato alla bandana sporca di sangue trovata da Daniel sotto il pavimento del dojo del suo compianto maestro. Ma tutto è ovviamente rimandato alla visione della terza e ultima parte della stagione finale, prevista per il 13 febbraio 2025.
La seconda parte altro non è un vorticoso e coinvolgente giro ripetuto di giostra che funge da transizione e passaggio di testimone verso gli episodi conclusivi della sesta e ultima stagione
Insomma questa seconda parte della stagione 6 di Cobra Kai altro non è che un vorticoso e coinvolgente giro ripetuto di giostra che funge da transizione e passaggio di testimone verso gli episodi conclusivi che promettono, almeno sulla carta, una chiusura con il botto. L’epilogo del decimo atto non lascia però spazio a nessuna previsione, con gli autori che hanno lasciato gli spettatori con il fiato sospeso. Può succedere di tutto e di più. Nel frattempo gli appassionati di arti marziali e dello show possono divertirsi con questi cinque atti nei quali l’agonismo e lo spirito di rivalsa la fanno da padrona e le vecchie questioni in sospeso verranno in parte risolte sul tatami. Non completamente perché la tragedia che si consumerà in chiusura di ostilità getterà un’aurea drammatica sui restanti capitoli. Non ci resta a questo punto che attendere pazientemente l’uscita dell’ultima parte.
Cobra Kai – Stagione 6 Parte 2: valutazione e conclusione
Viste le premesse c’era da aspettarsi una seconda parte della sesta e ultima stagione di Cobra Kai all’insegna dello spettacolo marziale, con i combattimenti sul tatami del torneo Sekai Taikai che rappresentano l’ingrediente principale dei cinque nuovi episodi approdati su Netflix. Show doveva essere e show è stato con una successione di coreografie che portano la serie a un livello mai raggiunto prima. Basta questo a trainare gli spettatori nel corso dei cinque capitoli che servono da ponte per gli ultimi che chiuderanno una volta per tutte le ostilità. Nel frattempo si scopriranno altri dettagli sul misterioso passato di Miyagi, antichi attrici torneranno a galla, così come la comparsa di vecchie conoscenze che lasciano presagire la futura messa in quadro di un epilogo dove potrà accadere di tutto e di più. Tecnicamente parlando i registi coinvolti fanno un ottimo lavoro e a goderne è la confezione e la fruizione.