Daredevil: Rinascita – recensione della serie su Disney+ con Charlie Cox

Dal 5 marzo 2025 su Disney+, la prima stagione di Daredevil: Rinascita segna il ritorno attesissimo del Diavolo di Hell's Kitchen.

È dura accettare di avere una natura violenta, odiare il potere che esercita su di noi”, queste le parole di Wilson Fisk/Kingpin – interpretato da un Vincent D’Onofrio che supera se stesso ogni volta – che anticipa un po’ ciò che ci attende. Prima stagione di un capitolo nuovo di zecca, Daredevil: Rinascita (Daredevil: Born Again) vede il Diavolo di Hell’s Kitchen su Disney+, dopo la cancellazione della serie su Netflix (tre stagioni prodotte dal 2015 al 2018).

Daredevil: Rinascita - Cinematographe.it

Torna D’Onofrio, ma tornano anche Charlie Cox (Matt Murdock/Daredevil), Deborah Ann Woll (Karen Page) ed Elden Henson (Franklin “Foggy” Nelson). Chi temeva che un ritorno della serie Marvel non sarebbe stato all’altezza dei primi tre cicli di episodi, può stare tranquillo: la serie ha una partenza esplosiva e lascia il segno sin da subito. Creata da Dario Scardapane e basata sull’omonimo personaggio dei fumetti Marvel, la prima stagione di Daredevil: Rinascita è disponibile, in streaming su Disney+, dal 5 marzo 2025.

Daredevil: Rinascita – un tono dark e cinematografico e una New York in rovina

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Matt, Karen e Foggy sono tornati. Li ritroviamo più uniti che mai, ma un twist capovolge tutto e la vita per loro, improvvisamente, non è più la stessa. Il Matt che conoscevamo ha un punto di rottura: lotta ancora per la giustizia, ma qualcosa in lui cambia profondamente dopo quanto successo mentre Fisk si dà alla politica, apparentemente per il bene di una New York totalmente allo sbando. Facile intuire che i due, nonostante la chiacchierata “amichevole” avuta, si troveranno ben presto in rotta di collisione.

Fedele alle sue radici, Daredevil: Rinascita affronta le vicende con un tono decisamente più dark e cinematografico rispetto al passato. La lotta di Matt non è soltanto da un punto di vista fisico, ma anche psicologico perché quanto accade lo mette a dura prova. Grazie anche a un piano sequenza e tracking shot incredibili – poco dopo l’inizio dell’episodio 1×01 Heaven’s Half Four – gli spettatori sperimentano, immediatamente, un senso di immersione godendo di una certa sinfonia visiva. A contribuire alla narrazione potente, le prove attoriali di Cox, D’Onofrio e anche Woll.

Al centro di tutto, ad ogni modo, c’è la caduta di New York, totalmente in rovina in mano alla criminalità. Il 30% della polizia sta andando in pensione, i restanti poliziotti sono corrotti, Daredevil sembra essere sparito e la gente, impaurita e in preda alla disperazione, si affida al meno affidabile di tutti perché spera, comunque, possa portare davvero a un cambiamento: Fisk. “La criminalità è davvero fuori controllo da queste parti. Abbiamo bisogno che torni”, afferma la gente – parlando di Daredevil – intervistata per strada.

Il dolore, la nuova alba e il senso di giustizia di Matt

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Con il giusto equilibrio tra azione e dramma emotivo, Daredevil: Rinascita si dimostra più violenta della serie madre. Matt e Wilson sono entrambi cambiati e rimasti segnati da alcuni avvenimenti. Entrambi affrontano il dolore – per motivi diversi – e una nuova alba. Matt rimette insieme i pezzi: cade, cede al dolore e alla rabbia, ma si rialza e prova a dare una svolta alla sua vita (temendo ciò che ha visto in lui). Non viene mai meno, però, il suo senso di giustizia che, per lui, rappresenta sempre e comunque una bussola morale della quale non potrà mai fare a meno. “Ho promesso a me stesso di lasciare che se ne occupi il sistema. […] Il nostro lavoro è fare l’impossibile”, dice Matt nelle vesti di avvocato e non in quelle di vigilante.

Daredevil: Rinascita è una storia maggiormente incentrata sul crimine a New York, sulla corruzione del sistema e sulla disperazione di chi non ce la fa più a vivere costantemente con la paura, senza che nessuno faccia realmente qualcosa (tema particolarmente attuale e sentito anche dalle nostre parti, ultimamente). Per alcuni versi, ci si può azzardare a dire che ritmo e tematiche di questo nuovo capitolo – il quarto ciclo di episodi, se consideriamo i primi tre originali – sono una spanna sopra rispetto a quello che Netflix era riuscita a fare. La sceneggiatura è densa e brillante, mentre Cox e D’Onofrio sono stati in grado di riprendere i loro ruoli con naturalezza e bravura.

Daredevil: Rinascita – valutazione e conclusione

Composta da nove episodi, la prima stagione di Daredevil: Rinascita vede nella sua anima dark e il tono intenso i suoi punti di forza, oltre a un protagonista che lotta tra le sue vulnerabilità e il senso di giustizia. Le interpretazioni di Charlie Cox e Vincent D’Onofrio sono impeccabili: entrambi si confermano due grandi attori. Dal punto di vista visivo, la serie si distingue per l’utilizzo di ombre e luci, che riescono a evocare le tipiche atmosfere cupe di Hell’s Kitchen. Da evidenziare, poi, personaggi ben caratterizzati, trama solida, una regia attenta ai dettagli – la gestualità di Fisk, per dirne una – e una soundtrack che certamente non delude, così come l’opening theme che si rinnova senza perdere la sua essenza: tutto si sgretola, ma dalle macerie emerge un nuovo Daredevil.

Regia - 5
Sceneggiatura - 4
Fotografia - 4
Recitazione - 5
Sonoro - 5
Emozione - 5

4.7