Di4ri – stagione 2: recensione della serie TV Netflix
Una serie che fa bene ai giovani!
Torna su Netflix, il 14 settembre 2023, su Netflix Di4ri, la seconda stagione della serie, con i suoi primi sette episodi, di Simona Ercolani che racconta i ragazzi delle medie. Simona Ercolani riprende le fila di ciò che è stato narrato nella prima stagione: cosa è accaduto ai ragazzi della seconda D dopo l’occupazione della scuola? Saranno ancora in classe insieme a Marina Piccola? Pietro sarà stato perdonato da Livia dopo che la ragazza ha scoperto della scommessa? Di4ri, tra domande e nuovi argomenti e personaggi, entra tra le pieghe di un’età complessa e multiforme. C’è chi vuole rimediare, chi tenta di togliere le etichette cucite addosso dagli adulti e dai compagni, chi ancora deve proteggersi dagli altri, chi vuole solo avere degli amici e così via. Insomma i protagonisti di questa serie sono dei semplici ragazzi come tanti.
Di4ri: un gruppo di amici e compagni di classe che sta crescendo
Di4ri è un “romanzo” di formazione che narra i primi amori, le amicizie, i cambiamenti raccontando con semplicità quei momenti in cui i ragazzi si sentono persi, soli, incompresi, per Pietro e gli altri si tratta di un anno indimenticabile, ricco di sfide e di mutamenti. Stanno affrontando il terzo e ultimo anno di medie, un periodo intriso di scelte da prendere, di trasformazioni fisiche e non, da accettare e da accogliere, ma non è sempre facile fare ciò. Pietro (Andrea Arru), Livia (Flavia Leone), Isabel (Sofia Nicolini), Daniele (Biagio Venditti), Monica (Federica Franzellitti), Giulio (Liam Nicolosi), Mirko (Pietro Sparvoli) e Arianna (Francesca La Cava), ora sono la 3ª D, è passato poco ma sono già diventati un po’ più consapevoli di ciò che vogliono e sognano, sono ancora tanti i viaggi da fare dentro di sé e al di fuori. In che scuola andranno dopo l’esame? Saranno soli, senza i loro amici, ce la faranno a superare le crisi, i momenti difficili? Cosa vogliono fare da grandi? C’è ancora molto tempo, certo, eppure è proprio in quegli anni di transizione che uno incomincia a pensare a che adulto sarà.
Si aggiungono anche altri personaggi, tra cui Bianca (Fiamma Parente), una ragazza piena di talenti che si trova da subito benissimo con il gruppo di amici, sarà perché è cugina di Giulio e quindi vede nel suo gruppo una propagazione di lui.
Ancora una volta, il racconto dei protagonisti rompe la quarta parete e si rivolge allo spettatore: ogni appartenente del gruppo partendo da Pietro fino ad arrivare ad Arianna racconta ciò che tormenta, turba, tutti quei sentimenti nascosti, quelle piccole parole, riflessioni che dentro montano. Mostra le loro giornate, attraverso il loro punto di vista e, allo stesso tempo, affronta con taglio moderno e realistico la storia personale e diventa universale. Di4ri affronta temi diversi in maniera semplice ma mai superficiale: ribellione, ansia per il futuro e attacchi di panico, affermazione di sé e paura di non essere abbastanza, bullismo – e la serie mostra anche come comportarsi se sei protagonista di casi drammatici come questi -, senso di appartenenza a un gruppo, amore e amicizia sono sentimenti, condizioni, avvenimenti e situazioni in cui i ragazzi e le ragazze di ogni età si ritrovano.
Primi amori, tradimenti, divorzio dei genitori, desiderio di farsi perdonare e sconvolgimenti che fanno cambiare il modo di vedere le cose, succede qualunque cosa possibile a Pietro ma anche a tutti gli altri e quando si ha la loro età sembra sempre che ogni evento sia di fondamentale importanza ed è molto bello e giusto così.
Il viaggio di Pietro e gli altri tra scoperte, amori, amicizie e tradimenti
In una nuova scuola tutto è sempre più traumatizzante, quando conosci i luoghi sembra di essere più al sicuro, altrimenti sei in bilico su un burrone e così si sentono i protagonisti della serie. “Stranieri” in un luogo con le proprie regole. Piacerò? Non piacerò? E intorno a tutto questo Di4ri lavora per costruire una stagione che mostra quanto sia dissestata ma anche intensa la vita di una ragazzo e di una ragazza delle medie che si sente già grande, protagonista del suo mondo ma che ha ancora bisogno di aggiungere dei mattoncini per rendere più forte l’armatura.
L’esame di terza media è uno dei primi grandi test che saggiano veramente chi sei diventato, forse per la prima volta in questo modo, e poi sei costretto a fare una scelta determinante per molti versi – anche con delle conseguenze -: che cosa fare dopo? Se ognuno dovrà prendere la propria strada, l’amicizia sopravviverà alla separazione? Si chiedono questo Pietro e gli altri, si chiedono non solo chi saranno tra un ano ma anche dove e come faranno gli uni senza gli altri. C’è una possibilità per stare più vicini possibile?
Di4ri mostra come si cresce, come ci si avvicina agli altri, come inevitabilmente ci si deve difendere da chi ti sta intorno perché c’è chi sa essere anche un animale feroce, sì perché la scuola può essere una giungla. Quando non si è da soli, tutto è più semplice, quando hai le spalle coperte si riesce a parare i colpi e Di4ri mostra come Pietro, Livia, Isabel, Daniele, Monica, Giulio, Mirko, Arianna e Bianca siano sempre pronti a fare il tifo l’uno per l’altra, a sostenersi e a darsi consiglio. C’è chi balla, chi canta, chi gioca a basket, chi ai videogiochi, chi scrive canzoni, chi cerca di superare gli esami senza perdere l’anno, chi invece punta al massimo dei voti.
Di4ri – stagione 2: valutazione e conclusione
Di4ri è una serie che fa bene alla generazione più giovane, a chi quegli anni li sta vivendo, è un racconto scritto per far sentire meno soli e normalizzare molti dei sentimenti che si vivono. Pietro e tutti i suoi amici sono colti nel momento in cui si è sempre diversi, si è pronti a cambiare, tramutarsi in altro e prese in giro, cadute, fallimenti, gioie e dolori sono molto più semplici da accogliere e accettare se hai accanto qualcuno che ti vuole bene. Questi sette episodi sono un buon diario per far capire allo spettatore giovane e giovanissimo che tutto ciò che capita è normale o se non normale un avvenimento accaduto ad altri. Di4ri è una voce che dice, stai tranquillo non sei solo, chiedi aiuto, parla, non tenere tutto dentro e vedrai che tutto passa, è una carezza dell’amico per darti man forte, è un urlo di solidarietà, vicinanza e amicizia.