Doctor Cha: recensione della serie coreana Netflix
Una serie che affronta con leggerezza le tematiche sociali.
Netflix ha ormai da tempo saputo diffondere su larga scala la ricca produzione seriale e cinematografica coreana e Doctor Cha, la produzione con Uhm Jung-hwa come protagonista, ne è l’ennesima prova. Cha Jeong-suk, il personaggio interpretato proprio da Uhm Jung-hwa, è una casalinga dimessa e vessata dalla rigorosa e formale prepotenza del marito, un medico affermato e rigido con una considerazione della moglie veramente infima. Piccole violenze quotidiane hanno piegato la vita di Cha Jeong-suk, spingendola ad abbandonare la carriera di medico per dedicarsi anima e corpo alla cura delle mura domestiche. Quando un malore colpisce la donna e ne fa emergere le gravi condizioni di salute, il momento diventa l’occasione per ridimensionare tutte le priorità e le certezze che finora avevano guidato il suo cammino e, con lo zampino di un nuovo collega che è anche suo curante, la nostra eroina decide di tornare a vestire i panni di medico. Da questo momento, ogni decisione minaccia di stravolgere la placida realtà quotidiana, con buona pace di marito, suocera e tutti gli altri. Nei 16 episodi di Doctor Cha, in uscita con cadenza settimanale, Netflix dà voce a una commedia che mescola diversi toni di linguaggio e diversi livelli di critica a una società molto rigida, in cui spesso le stanze della casa diventano vere e proprie gabbie da cui è difficile uscire.
Uscita in patria con qualche settimana di anticipo rispetto al resto del mondo, Doctor Cha ha registrato un andamento del gradimento del pubblico sempre crescente, che riflette esattamente il percorso dei personaggi che si delineano agli occhi degli spettatori con il passare del tempo e delle puntate. Il crescendo che caratterizza la definizione delle dinamiche familiari (e non) concede sempre più margine di crescita a una storia che, nelle prime sequenze, potrebbe apparire patetica e retorica, ai limiti del ridicolo. Esempio di quanto appena detto è proprio il rapporto tra i coniugi protagonisti, in cui il repentino cambiamento di rotta deciso da Jeong-suk viene in realtà anticipato da una serie di piccoli gesti, che sembrano enormi detonazioni nelle mani della donna. Una tazza sbattuta sul tavolo cosí diventa il simbolo di un punto di non ritorno e un giudizio estetico scambiato tra amiche assume le forme di un doloroso schiaffo in faccia che spinge a prendere decisioni irreversibili.
Doctor Cha: conclusione e valutazione
Doctor Cha può contare su performance attoriali di buon livello, tra le quali si distinguono quelle della citata protagonista Uhm Jung-hwa, quella del marito Kim Byung-chul e delle rispettive madri Kim Mi-kyung e Park Joon-geum. A loro va riconosciuta la capacità di dare vita a personaggi con un delicato equilibrio tra il tono comico e quello drammatico, tra macchiette bidimensionali e ritratti caratteriali a tutto tondo. Grazie anche a una sceneggiatura semplice e lineare e a una regia che resta in disparte, che lascia che la narrazione si riveli da sola, Doctor Cha assume i contorni di una visione leggera e quasi ingenua per il suo modo di affrontare tematiche sociali, primo fra tutti il gender gap, senza mai risultare banale. Mentre da un punto di vista stilistico ed estetico, insomma, la realizzazione si astiene dal giudicare le azioni e le idee dei personaggi, da un punto di vista morale, il pensiero dei creatori resta ben evidente, senza perdere comunque l’occasione di un sorriso sulle labbra.