Dolly Parton – Le corde del cuore: recensione della serie Netflix
Disponibile su Netflix, Dolly - Le corde del cuore è perfetta per (ri)scoprire la figura e la musica di Dolly Parton.
Otto episodi, otto canzoni, otto note che ci portano alla scoperta di Dolly Parton – Le corde del cuore, una serie antologica semplice e senza troppe aspettative ma che conquista proprio per l’essenzialità con cui ci ricorda che dietro ogni canzone si nascondono le nostre storie, i nostri giri di vite che ci tengono indissolubilmente legati ad una melodia che ritorna inaspettata ad evocarci anche i ricordi più assopiti, quelli che credevamo aver dimenticato nell’inesorabile flusso del tempo.
Dolly Parton – Le corde del cuore: dal cuore di Dollywood otto canzoni senza tempo
Dolly Parton – Le corde del cuore è un omaggio all’icona, alla donna e alla star country per eccellenza che rappresenta Dolly Parton, regina della musica country che per la sua integrità morale, conservata dagli esordi ad oggi, rappresenta un fiore all’occhiello non solo per il genere musicale a cui appartiene, ma anche per gli Stati Uniti. Le pop star più giovani che sono figlie del country – Miley Cyrus e Taylor Swift su tutte – devono tanto alla sua figura, ma se vi aspettate di trovarle in qualche episodio, ne resterete delusi. Per quanto avrebbe fatto piacere vedere intrecciarsi questo legame, Dolly Parton – Le donne del cuore è una serie che ci porta esclusivamente nel cuore delle canzoni della Parton, svelandoci le storie, i valori e i sentimenti nascosti dietro un grande successo musicale.
Non è un caso che nel primo episodio, e non poteva che essere Jolene, la Parton ricorda all’omonima protagonista: “Le canzoni che restano per sempre sono quelle che nascono dal cuore”. Una frase che sembrerà banale, ma che sottolinea quanto nei meccanismi dello show business americano il principio resta sempre quello di partire da una storia vera, sincera e onesta verso il suo pubblico.
Determinate, libere e fiere: le country woman di Dolly Parton
Jolene, Two doors down, If I had Wings, Cracker Jack, Down From Dover, Sugar Hill, J.J Sneed, These Old Bones, sono i titoli degli otto episodi che richiamano otto canzoni storiche della Parton, ed otto storie ben scritte, introdotte sempre da Dolly, che dalla sua Dollywood – un parco divertimenti che celebra la sua figura, all’interno del quale si esibisce e che offre lavoro a 3000 persone – evoca ricordi della sua musica, della sua carriera, emotivi e personali, svelando però anche il suo ruolo nella scrittura della serie. Le donne infatti sono centrali, raccontate con delicatezza, forza, in linea con ciò che la Parton ha sempre rappresentato.
Una donna indipendente, fragile sicuramente, ma determinata nel compiere scelte nate esclusivamente dal suo volere. Per la Parton non è mai stato importante farsi riconoscere come una diva, ma essere un esempio per tutte quelle donne che desiderano una vita libera e rispettosa delle proprie inclinazioni come la protagonista di J.J Sneed, senza dubbio la storia che maggiormente racconta un aspetto della personalità della cantante.
Dolly – Le corde del cuore: una serie TV piacevole come una playlist di buona musica
Ci sono le donne ma ci sono anche gli uomini, ritratti nelle loro molteplici sfumature. Da questo punto di vista va infatti riconosciuta alla serie la capacità di aver saputo creare un equilibrio di scrittura apprezzabile che non corre il rischio di abbozzare o screditare le figure maschili, pur partendo da canzoni che raccontano storie nate da una percezione e una sensibilità tutta femminile.
Dolly – Le corde del cuore è la serie perfetta per (ri)scoprire la figura e la musica di Dolly Parton, immergendosi in otto storie piacevoli e senza tempo, esattamente come una playlist di buona musica dall’ordine casuale.