Dr Death – Il Dottore Malvagio: recensione della miniserie Sky Crime

Dr Death, all'anagrafe Christopher Duntsch, è il protagonista della nuova miniserie di Sky Crime: quattro terrificanti episodi per raccontare una storia vera.

Dr Death Il Dottore Malvagio arriva sugli schermi di Sky Crime il 13 dicembre 2023 per un appuntamento di quattro puntate nell’orrore più totale: ogni mercoledì, per un mese, un nuovo episodio racconterà la storia vera del Dr. Morte, un caso di cronaca nera che ha sconvolto il mondo intero. Dopo le tre puntate dedicate al terrificante Paolo Macchiarini, chirurgo spinale che ha rischiato consapevolmente le vite dei suoi pazienti con trapianti di trachea artificiali in plastica, la cui storia è stata raccontata da una miniserie Netflix, Sky Crime si dedica ad un criminale ancora più efferato.

Perché se Maccharini una laurea in chirurgia spinale, con le dovute riserve e molte meno certificazioni ufficiali di quelle dichiarate, l’ha almeno ottenuta, il serial killer condannato all’ergastolo Christopher Duntsch ha skill da neurochirurgo quasi insondabili. Ma la sua personalità e i suoi crimini sono tanto reali quanto terribili e la serie Sky li ripercorre con brutale attenzione.

Dr Death – Il Dottore Malvagio: quattro episodi di docuserie per scendere lentamente in un abisso di terrore

La storia del Dr. Christopher Duntsch è una vera favola della buonanotte per non dormire: raccontarla in quattro puntate da 55 minuti ciascuna è un’impresa forte, ambiziosa, ma il documentario Sky riesce a penetrare nella vicenda con ritmo incalzante e un montaggio magistrale che penetra nella faccenda con il giusto procedere di una vero horror. La differenza con il documentario dedicato a Paolo Macchiarini è la scelta del materiale audiovisivo da somministrare al pubblico: perché se Macchiarini era mostrato sullo schermo durante i suoi momenti di narcisismo strabordante, raccontato dall’esterno ma sempre a distanza siderale dallo spettatore, Dunstch è raccontato dalle immagini come un vero e proprio Hannibal Lecter, un villain che perde qualsiasi tratto di umanità.

Sadico, meno beffardo di Paolo Macchiarini e non interessato al prestigio quando il chirurgo italiano, Duntsch è un predatore che sceglie le sue vittime come un lupo che colpisce l’agnello più debole del gregge per inghiottirlo nell’abisso della sua malvagità. I quattro episodi cercano, in sole quattro ore, di infilarsi sotto la pelle degli spettatori, riuscendoci perfettamente. Il punto focale e vittorioso della regia è la scelta di usare le esperienze dirette di colleghi e vittime, la cui fisicità provata è portatrice stessa del terribile operato del neurochirurgo, come testimonianza palpabile della terribile brutalità di Duntsch.

Una discesa nel buio raccontata dalle vittime

La storia di un mostro può essere terrificante, ma il mostro che non immagini e non conosci è una creatura senza volto, senza identità. I testimoni raccolti dal documentario Sky sono – invece – la prova tangibile delle azioni di un uomo che, a prima vista, era simile a tanti altri. Forse, anche migliore: la vita di Duntsch non aveva nulla di straordinario, era la regolare e brillante vita di un neurochirgurgo del Montana che desiderava disperatamente essere il migliore, in tutto e sempre. Così ne parlano i colleghi e i compagni del college, intervistati nel documentario di Sky Crime per dipingere un quadro raccapricciante e inquietante dell’uomo che sembreva avere a cuore la vita umana mentre la sottraeva ai suoi pazienti – uno ad uno.

Duntsch è ricordato come l’Angelo della Morte con più vittime al suo curriculum, nel 2017 è stato condannato all’ergastolo per aver ucciso e mutilato, torturandoli attraverso le fallimentari operazioni chiurgiche alla spina dorsale e alla zona della schiena. Le sue vittime sono circa 33 su 38 interventi effettuati: una media agghiacciante che viene più volte sottolineta nel corso dello show. Come sottolinea il primo episodio, il caso di Christopher Duntsch ha scritto la storia come “il primo caso noto di condanna penale di successo contro un medico per le sue azioni nel corso del suo lavoro”.

Testimone d’eccellenza della crudeltà – alla quale si cerca di dare ma senza trovarla, una soluzione – di Dr Death è la parola concessa al suo ex migliore amico, una delle sue vittime. La totale crudeltà, il delirio di onnipotenza, il gusto per la tortura e la sfacciata tendenza alla bugia del Dottor Morte sono difficili, ma necessarie, da guardare: dietro il raccapriccante caso, un nemico più grande del semplice Dunstch, l’intero sistema medico statunitense, omertoso e superficiale.

Dr Death, conclusione e valutazione

Dr Death – Il Dottor Malvagio è una miniserie difficile da digerire, ma la grande raccolta di testimonianze dirette la rende emozionante, viva, importante da conoscere per riconoscere i campanelli d’allarme del male quando si presenta sotto mentite spoglie. Un po’ true crime, un po’ horror movie, mantiene tutta l’autenticità di una storia vera così brutale da far sperarare che possa essere utile in futuro al sistema medico statunitense, un’opera propedeutica alla lotta per verità e giustizia.

Regia - 3.5
Sceneggiatura - 0
Fotografia - 3
Recitazione - 3.5
Sonoro - 3
Emozione - 4

2.8

Tags: Sky