Élite – stagione 2: recensione completa della serie Netflix

La recensione completa della stagione 2 delle serie spagnola originale Netflix Élite, ideata da Carlos Montero e  Darío Madrona.

Dopo nemmeno un anno dalla prima parte (uscita il 5 ottobre 2018), la stagione 2 di Élite è arrivata su Netflix con tutti e 8 gli episodi, sulla scia di una grandissima risposta ottenuta da parte del pubblico. La serie spagnola originale, ideata da Carlos Montero e  Darío Madrona, torna non solo con il gruppo di ragazzi confermati in blocco, ivi compresi i due volti “presi in prestito” da La Casa di Carta, ma introduce anche tre nuovi protagonisti.

Élite – stagione 2: recensione dei primi due episodi della serie Netflix

Nel dettaglio, il cast è composto da Itzan Escamilla, Miguel Bernardeau, Álvaro Rico, Aron Piper, Mina El Hammani, Ester Expósito, Danna Paola, Omar Ayuso, Miguel Herrán e Jaime Lorente. I tre nuovi personaggi sono invece interpretati da Claudia Salas, Georgina Amorós e Jorge Lopez.

La seconda stagione di Élite è stata rilasciata da Netflix il 6 settembre 2019.

Élite – stagione 2: la trama

Elite - stagione 2,cinematographe.it

Un nuovo anno scolastico è appena iniziato a Las Encinas, ma lo spettro della morte di Marina aleggia ancora tra i banchi di scuola, più ingombrante che mai. L’arresto di Nano sembrava poter essere la soluzione che avrebbe messo d’accordo tutti, ma la decisione di Samu di tornare in classe per cercare la verità e salvare il fratello, getta nuovamente il gruppo di ragazzi in un’acque nere, cariche di tensione. Una polveriera pronta a esplodere. Christìan deve fare i conti con la propria coscienza, Carla e Polo devono correre ai ripari per tenere la verità segreta e Guzmán, infine, deve trovare il modo per elaborare il lutto della sorella.

Mentre le indagini di Samu muovono i primi passi, sulla scena compaiono 3 nuovi alunni: Valerio, il fratellastro di Lucrecia, Cayetana, una star dei social, e Rebeca, una ricca di nuova generazione. Ognuno di loro ha un segreto da nascondere che nasconderà a ogni costo.

E che siano proprio i tre nuovi arrivati a far saltare il banco definitivamente in uno scenario già di per sé pronto a esplodere? Magari si, l’unica cosa che sappiamo è che un altro ragazzo è sparito e nessuno sa (o dice di non sapere?) che cosa ci sia dietro.

Élite – stagione 2: i possibili scenari della solita formula

Élite - stagione 2, cinematographe.it

Così come la prima stagione di Élite partiva con il conto alla rovescia dall’assassinio di Marina per poi andare a ritroso nei giorni che hanno preceduto il drammatico evento, anche questa seconda decide di usare la stessa soluzione temporale per raccontare i fatti che hanno preceduto, questa volta, la sparizione di uno dei ragazzi. Vengono riproposti gli interrogatori singoli dei protagonisti con la solita ispettrice e molto spesso vengono adottati nel montaggio gli stessi salti temporali per chiudere o aprire gli episodi o semplicemente per adottare il punto di vista di un solo personaggio sugli eventi futuri. Insomma, delle soluzioni narrative che nulla aggiungono alla concezione della serie.

Perché, di fatto, la seconda stagione di Élite è ideata non tanto per chi ha amato la struttura della prima stagione, ma per chi ne ha amato i personaggi e gli argomenti trattati.

Questa costellazione di sedicenni che si comportano come adulti e come se il mondo dovesse crollare loro addosso da un momento all’altro, continuano le loro odissee personali e di gruppo nello stesso modo in cui si sono interrotte al termine della stagione precedente. Sfociando tanto nel mondo di Gossip Girl da far perdere addirittura di vista la vicenda fondante della serie.

Gli ideatori hanno probabilmente capito come non fosse tanto intelligente puntare sull’idea del giallo, quanto sulle vicende sentimentali  e personali dei protagonisti, mirando sempre allo scandalo e allo svisceramento dei vecchi temi trattati, come la differenza di classi sociali, la vera importanza della ricchezza, i segreti dietro famiglie perfette, l’amore non corrisposto, le differenze razziali e la libertà dell’identità sessuale.

Si tenta di andare oltre solo in alcuni casi, quando, spostando il focus sulle indagini di Samu, si rientra nella dimensione di thriller e giallo; ma solo per pochi momenti, perché basta tornare al personaggio di Polo per rientrare nel teen drama, in realtà più teen che drama. In sostanza Élite riparte dal percorso narrativo creato intorno alla morte di Marina, ma solo come pretesto, perché si concentra sempre di più sull’aspetto “rosa” delle vicende dei protagonisti.

Élite – stagione 2: in & out

Elite - stagione 2,cinematographe.it

Per dei personaggi che entrano, come quelli di Rebeca, Valerio e Cayetana, e altri che diventano sempre più importanti, ci sono alcuni che “escono”, per così dire, dal centro dell’azione. Parliamo soprattutto, e per motivi intuibili, dei due volti de La Casa di Carta, Nano e Christian, presenti solo parzialmente in una stagione che, tagliando ancora di più i ponti con la dimensione “investigativa” della storia, non sa più che farsene dei loro personaggi. Dunque, invece di cercare di far evolvere i loro ruoli, decide di accantonarli. Attenzione, qui non si parla in termini di minutaggio nella stagione, ma esclusivamente della scrittura riservata ai personaggi nella vicenda.

In questa lenta e inesorabile trasformazione in La vita segreta di una teenager americana, Élite continua comunque a funzionare, migliorando nella messa in scena (sia dal punto di vista di regia e fotografia), anche se gli slowmotion sono un tantino troppi, e continuando con una scrittura che garantisce il binge watching di tutti gli spettatori che vogliono staccare il cervello e lasciarsi trasportare. Peccato che non ci siano grandi novità da segnalare: anche le 3 new entry vengono quasi subito inghiottite dal trend generale e, tolto qualche sussulto, non portano nulla di veramente nuovo al panorama della serie spagnola.

Concludendo, Élite continua a funzionare, ma per non rischiare non esce dal seminato della prima stagione, decidendo di virare maggiormente nella linea narrativa meno impegnativa. Sarà da capire quanto avrà ancora senso in seguito.

Regia - 2.5
Sceneggiatura - 2.5
Fotografia - 2.5
Recitazione - 2
Sonoro - 3
Emozione - 3

2.6

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