Entrevías – Stagione 4: recensione della serie TV Netflix
La recensione della quarta e ultima stagione dell’amata serie spagnola creata da Aitor Gabilondo e David Bermejo, con un José Coronado in stato di grazia nel ruolo del burbero ex-militare in cerca di vendetta. Dal 7 febbraio 2025 su Netflix.
Che Netflix abbia scelto febbraio 2025 per dire addio e far congedare i propri abbonati da alcune serie particolarmente amate è comprovato dalla decisione del broadcaster a stelle e strisce di distribuire nell’arco del mese le stagioni conclusive di Cobra Kai e prima ancora di Entrevías. Nel caso dello show spagnolo creato da Aitor Gabilondo e David Bermejo, che tanto successo ha riscosso sulla piattaforma statunitense sin dalla sua prima apparizione nel maggio del 2022 dopo la messa in onda tra le mura amiche sulle frequenze di Telecinco, è calato il sipario con il rilascio il 7 febbraio 2025 degli otto episodi (da 74 minuti circa cadauno) della quarta e purtroppo ultima season . Il percorso narrativo si è andato dunque esaurendo con un epilogo che lascerà sicuramente il segno in un pubblico che ha finito con l’appassionarsi alle vicissitudini del suo protagonista Tirso Abantos, dei suoi affetti e della nutrita schiera di personaggi che hanno popolato o si sono affacciati nel corso degli anni nel malfamato barrio madrileno che fa da cornice e dà il nome alla serie.
La ricerca di vendetta e il desiderio di giustizia sono il motore portante della quarta e ultima stagione di Entrevías
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Il quarto atto si apre sei mesi dopo la tragica morte della nipote prediletta di Tirso, la giovane Irene, con la quale si era chiusa drammaticamente la terza stagione, rappresentando un clamoroso punto di svolta nella linea orizzontale del racconto. Di conseguenza sin dai primi minuti dell’episodio inaugurale si respira aria pesante, con il protagonista e i suoi cari chiamati a fare i conti con il dolore per la perdita e il bisogno di rimettere insieme i pezzi di un’esistenza andata in frantumi, oltre che con il desiderio ardente di vendetta. L’intera stagione finale ruota, si sviluppa e va esaurendosi intorno e sulla scia di questa ricerca. Tirso si ritroverà ancora una volta al centro del caos, in in un contesto urbano complesso come quello del quartiere di Entrevías, che continua a essere il teatro di scontri tra criminalità organizzata, bande locali e cittadini che lottano per la loro sicurezza, ma anche di interessi politici. Con il ritorno di personaggi chiave come Ezequiel, il poliziotto dai metodi controversi, l’introduzione di volti nuovi, la serie esplora ulteriormente i legami ambigui tra giustizia e illegalità, oltre a tematiche come la redenzione e le dinamiche familiari. Lungo il cammino non mancheranno dunque emozioni forti e momenti di grandissima tensione, che accompagneranno lo spettatore di turno verso una clamorosa quanto inaspettata chiusura del cerchio. In tal senso, gli showrunner hanno saputo preparare benissimo il campo, seminando nelle stagioni precedenti tutti quegli ingredienti narrativi e drammaturgici utili a garantire un finale ad effetto. E così è stato con Entrevías 4 che ha dato ai suoi fan, e più in generale alla platea, un epilogo degno di nota, in cui si è tenuto perfettamente conto degli eventi passati, di ciò che era rimasto in sospeso e delle one-lines di ogni singolo personaggio.
Entrevías si congeda con un rush finale in cui succede di tutto di più, tra ribaltamenti di fronte, faccia a faccia, doppi giochi, colpi di scena e una resa dei conti al cardiopalma
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Eppure non deve essere stato facile gestire l’assenza di una delle sue protagoniste indiscusse. La dipartita di Irene, colpita a bruciapelo da un proiettile sparato da Romero, che a sua volta voleva uccidere Tirso, aveva di fatto cambiato tutte le carte in tavola e di riflesso le aspettative del pubblico. Motivo per cui la quarta stagione e gli autori hanno dovuto fare fronte a tale mancanza, tramutandola nell’innesco perfetto per dare il là a un rush finale in cui succede di tutto di più, tra ribaltamenti di fronte, faccia a faccia, doppi giochi, colpi di scena e una resa dei conti al cardiopalma. Insomma, quanto di meglio per consegnare allo spettatore un ultimo e coinvolgente canto del cigno, in cui si rivedono quelle che sin dalla prima stagione sono state le colonne portanti dello show insieme all’efficacia della scrittura e della regia, ossia le performance attoriali, dove spiccano le interpretazioni di altissimo livello di José Coronado, Luis Zahera e Laura Ramos, rispettivamente nei panni di Tirso, Ezequiel e Gladys.
Entrevías – Stagione 4: valutazione e conclusione
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Con la quarta stagione cala il sipario anche su un’altra amatissima serie made in Spagna, ossia Entrevías. Lo show che ha appassionato gli spettatori di tutto il mondo, compresi quelli di Netflix, si congeda con un rush finale di episodi al cardiopalma che regalano nuove evoluzioni, crimini e colpi di scena. La tragica morte nella chiusura della season precedente di uno dei personaggi chiave diventa l’innesco di una vera e propria polveriera, che porterà a clamorosi risvolti all’interno di un sanguinario e inesorabile percorso di vendetta. Gli autori portano a termine il compito, confermando quanto di buono fatto in precedenza e consegnando nelle mani dei registi degli script che hanno messo nelle condizioni interpreti capaci come José Coronado, Luis Zahera e Laura Ramos di dare il massimo. Le loro performance e i rispettivi personaggi (Tirso, Ezequiel e Gladys) difficilmente potremo dimenticarli, perché ci hanno dato davvero tanto da un punto di vista emotivo.