Everything Sucks!: recensione della serie Netflix ambientata negli anni ’90

La nostra recensione di Everything Sucks!, nuova teen comedy originale Netflix ambientata nei fantastici anni '90, disponibile sul celebre servizio di streaming dal 16 febbraio

Everything Sucks! è una serie originale Netflix del 2018 creata da Ben York Jones e Michael Mohan. Sulla stessa linea di altri show della celeberrima piattaforma di streaming come Stranger Things e Tredici, i principali interpreti sono giovani o giovanissimi, e fra questi figurano promesse attoriali di cui sentiremo sicuramente parlare nei prossimi anni come Peyton KennedyJahi Di’Allo WinstonRio ManginiSydney Sweeney e Quinn LieblingEverything Sucks! si struttura come una classica teen comedy, con alcune sfumature più drammatiche e diversi rimandi agli anni ’90, epoca di ambientazione della serie. La prima stagione, suddivisa in 10 episodi da circa 20 minuti l’uno, è disponibile su Netflix dal 16 febbraio.
Everything Sucks! Cinematographe.it

Luke (Jahi Di’Allo Winston), McQuaid (Rio Mangini) e Tyler (Quinn Liebling) sono tre impacciate matricole dell’High School di Boring, in Oregon, che scelgono di frequentare il corso di audio/video. Durante le lezioni, Luke prende una cotta per la seriosa Kate (Peyton Kennedy), orfana di madre e figlia del Preside Ken (Patch Darragh), e dichiara le sue intenzioni girando e dedicandole un videoclip di Wonderwall degli Oasis. Per una concatenazione di eventi, i due finiscono per rovinare il materiale degli studenti di teatro, scatenando la loro ira. A Luke non resta che una carta per salvarsi dalla voglia di vendetta dei ragazzi più grandi, alimentare la sua vena artistica e continuare a cullare il suo sogno d’amore: unire le forze del club audio/video e degli studenti di teatro e girare un vero e proprio film corale, che diventerà occasione di crescita e nascita di nuove amicizie e attrazioni.

Everything Sucks!: la nuova teen comedy di casa Netflix

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Dopo aver contribuito alla corrente di revival degli anni ’80 con Stranger Things, con Everything Sucks! Netflix sdogana quella che potrebbe diventare ben presto la nuova tendenza, ovvero il recupero delle tematiche e delle atmosfere tipiche degli anni ’90, palestra di cultura e di vita per gran parte degli spettatori a cui la piattaforma si rivolge oggi. Fin dai primi minuti dello show, con un’immancabile citazione a Star Wars (in questo caso alla trilogia prequel, iniziata nel 1999), è lampante la strizzata d’occhio di Everything Sucks! alla cultura geek/nerd e alle sue pietre miliari, ma i creatori sono abili a non farsi ingabbiare dagli stereotipi e sviluppare i personaggi principali in maniera solida e coerente.

Dungeons & Dragons lascia spazio ai Personal Computer, Pac-Man viene messo in ombra dai primi vagiti di Internet e Police e Duran Duran vengono superati dagli Oasis, diffusi a ripetizione dall’imperante MTV, ma rimane l’atmosfera furbescamente nostalgica e sinceramente affettuosa verso gli anni della crescita e della formazione di tanti spettatori attuali, su cui viene imperniata una commedia adolescenziale godibile e ben centrata, nonostante qualche difetto dal punto di vista della costruzione di alcuni personaggi.

Everything Sucks! naviga abilmente fra dilemmi adolescenziali e nostalgia per gli anni ’90

Su una tela ampiamente rodata fatta di attrazioni, innamoramenti, rifiuti e piccoli grandi momenti della crescita di ognuno di noi, vengono innestati abilmente temi profondi e difficili come il lutto, le famiglie disfunzionali moderne e l’omosessualità, che danno slancio e tridimensionalità al racconto. A dare ulteriore enfasi e ardore alla narrazione è una colonna sonora perfettamente congegnata, che in diversi passaggi consegna allo spettatore l’esatto brano che in quel momento vorrebbe sentire. Questo amore smisurato verso il pubblico e l’epoca di ambientazione si riflette però anche su molti personaggi, verso i quali gli sceneggiatori dimostrano un’eccessiva indulgenza, che a tratti penalizza il racconto dal punto di vista drammaturgico. Spiace inoltre vedere parallelamente a una cura invidiabile nella caratterizzazione dei personaggi principali una certa sciatteria nell’approfondimento di alcuni caratteri secondari (su tutti il timido Tyler), che indebolisce soprattutto la resa delle sequenze più corali, nonostante il buon livello medio di recitazione.

Everything Sucks! si candida a diventare nuovo show di culto fra i più giovani

Fra i principali punti deboli della serie è necessario citare la totale mancanza di un vero e proprio antagonista alle avventure dei piccoli protagonisti, che non trovano un solido argine neanche dalle figure genitoriali o dal Preside, bonario e accondiscendente verso gli studenti e sua figlia anche di fronte alle più gravi ragazzate. Con il passare degli episodi, Everything Sucks! guadagna però respiro, smussando i suoi angoli più acuminati e ponendo al contempo solide basi per una più che probabile seconda stagione. Nel complesso, alcune forzature nello sviluppo dei personaggi adulti, come i genitori di Luke e Kate, vengono compensate da un discreto approfondimento dei piccoli protagonisti, coinvolti in un non banale e a tratti sorprendente triangolo amoroso. A condire il tutto un umorismo quasi sempre efficace, anche se raramente davvero pungente e corrosivo verso i dilemmi che affliggono la cruciale fase dell’adolescenza.

Everything Sucks! Cinematographe.it

Con la toccante continua ricerca di se stessa e della propria sessualità da parte di Kate, la sorprendente maturità e la genuina innocenza di Luke, l’ironia di McQuaid e il notevole cambiamento della provocante Emaline (Sydney Sweeney), Everything Sucks! si candida come nuovo show di culto fra gli adolescenti, rivelando però spunti intriganti anche per un pubblico più maturo, grazie a un intelligente citazionismo e a una nostalgia per gli anni ’90 costantemente voluta e cercata, ma mai forzata. Una scommessa vinta da parte di Netflix, che farà certamente guadagnare al servizio di streaming nuovi utenti giovani e assetati di belle storie e personaggi ben costruiti in cui identificarsi.

Regia - 3.5
Sceneggiatura - 3.5
Fotografia - 3
Recitazione - 3.5
Sonoro - 4
Emozione - 3.5

3.5

Tags: Netflix