Formula 1: Drive to Survive 7 – recensione della docuserie sportiva di Netflix
Formula 1: Drive to Survive 7 mette in scena la scoppiettante stagione 2024 della classe regina: la recensione della docuserie Netflix.
Formula 1: Drive so Survive 7, disponibile dal 7 marzo 2025 su Netflix, racconta il dietro le quinte del campionato dello scorso anno. Una stagione, quella del 2024, scoppiettante fin dall’inizio con uno degli annunci più importanti nella storia del motorsport: il sette volte campione del mondo Lewis Hamilton lascia la Mercedes dopo 12 anni per passare in Ferrari – e probabilmente chiudere lì la sua carriera da pilota. C’è anche tanto drama, come ormai ci ha abituato la docuserie sportiva. A cominciare dallo scandalo sessuale che ha coinvolto Christian Horner, team principal della Red Bull, e l’intensa rivalità tra gli amici-nemici Max Verstappen e Lando Norris, che si sono giocati il titolo di campione del mondo. La stagione di F1 del 2024 ha visto anche l’improvviso licenziamento di alcuni piloti, che sono stati sostituiti da altri nel corso dell’anno.
Formula 1: Drive to Survive 7, Netflix e la necessità di creare spettacolo

Come da tradizione, Netflix rilascia una nuova stagione di Formula 1: Drive to Survive una settimana prima dell’inizio del campionato. Una sorta di ripasso per gli appassionati del motorsport, anche se gli eventi narrati vengono esagerati in favore di più dramma o, se vogliamo, romanticismo. La narrazione, quindi, può diventare tossica per certi versi. In uno sport come la Formula 1, in cui non esistono le amicizie una volta che si è in pista, la rivalità tra due avversari è esasperata e portata oltre al limite. Netflix ha la necessità di creare spettacolo per attrarre il pubblico alla F1, riproponengo lo stesso format delle passate stagioni di Drive to Survive: ci si concentra su una narrativa in cui esistono buoni e cattivi in Formula 1. Così vediamo il team principal Mercedes Toto Wolff reagire male, quasi come un fidanzato offeso, di fronte al “tradimento” del suo pilota di punta, Hamilton, che mette la parola fine a una relazione durata oltre dieci anni per passare in una scuderia avversaria. Una pugnala in petto che costringe il boss delle Frecce d’Argento a reagire per trovare un sostituto. Perché dunque non andare a trovarlo in colui che è stato il rivale più tosto di Hamilton, ovvero Verstappen?
E l’olandese quattro volte campione del mondo è il protagonista di una stagione intensa e imprevedibile, che lo vede scontrarsi con l’amico Norris, il quale diventa suo nemico e avversario per la lotta al titolo. La narrativa di Drive to Survive diventa quindi una storia in cui l’eroe (il pilota britannico della McLaren) deve spodestare il cattivo (Verstappen) dal trono. C’è spazio anche per raccontare la “favola” di Charles Leclerc, pilota Ferrari, che non ha mai vinto nella sua gara di casa a Monaco. L’occasione è trasformata in una storia melò, con il #16 che finalmente trionfa sotto gli sguardi del team e della famiglia.
Formula 1: Drive to Survive, “correre per sopravvivere” in tutti i sensi

La stagione 2024 di Formula 1 è stata imprevedibile sotto tutti i punti di vista. La Red Bull reduce da un anno da dominatrice assoluta è costretta a guardarsi le spalle da una McLaren in costante rinascita e super competitiva. La lotta non si riduce solo in pista tra i due team rivali, ma è anche interna tra i due alfieri dello storico team di Woking: Lando Norris e Oscar Piastri, entrambi giovanissimi e con tanta voglia di vincere. E soprattutto di emergere uno sull’altro. Formula 1: Drive to Survive 7 racconta cosa vuol dire “correre per sopravvivere” in tutti i sensi, non solo per uscirne vivi e indenni dalla pista – oggi la sicurezza è aumentata, resta però uno sport in cui si rischia la vita con i piloti spingono a velocità che superano i 300 km/h – ma anche per continuare a guidare nel Circus. Infatti, se in una squadra non produci e non vai a punti, rischi il posto e potresti essere licenziato.
L’unico episodio che abbandona il glamour e la drammatizazione è quello dedicato alla caldissima gara di Singapore, la più tosta dell’anno per via delle temperature elevate. Per i piloti è una vera e propria gara di sopravvivenza, e Netflix affida la narrazione a quattro giovani della griglia che raccontano le loro emozioni in vista del weekend, mostrando cos’è davvero la Formula 1 e i rischi che si possono correre. Si tratta comunque di una delle rare eccezioni in cui la docuserie si concentra maggiormente sugli eventi sportivi senza lasciarsi andare a drammi superflui.
Formula 1: Drive to Survive 7, valutazione e conclusione

Formula 1: Drive to Survive 7 prosegue sulla scia delle precedenti stagioni, prediligendo spesso un racconto un racconto che sfiora la fiction e trasformando lo sport in uno spettacolo dove ogni pilota diventa una marionetta. Netflix mostra di avere delle preferenze nei confronti dei personaggi di questo sport e di ascoltare le esigenze del pubblico. Lo si vede nell’episodio da favola disneyiana dedicato a Charles Leclerc e in quello più struggente sull’addio del veterano Daniel Ricciardo, scaricato dalla Racing Bulls dopo le sue prestazioni deludenti. Allo stesso modo, Netflix non dimentica lo sport e racconta, ad esempio, la rivalità quasi tossica tra i due team rivali Red Bull e McLaren, o di come il neo supervisore Flavio Briatore (presentato come un salvatore) compie una grande rivoluzione in casa Alpine.
In una stagione piena di eventi come quella del 2024 mancano all’appello alcune vicende, come l’addio storico di Adrian Newey, genio dell’aerodinamica, dalla Red Bull per passare in Aston Martin. Formula 1: Drive to Survive 7 è un format che piace, nel bene e nel male, perché riesce ad abbracciare un pubblico molto ampio, anche se il confine tra realtà e sceneggiata è molto sottile – ma questo spetta solo agli appassionati di motorsport coglierne le giuste sfumature.