Giorno per giorno – Stagione 3: recensione della sit com Netflix

Giorno per giorno (One day at time): la sit - com Netflix che commuove e non si limita nella comicità: una vera rivelazione che non smette di stupire anche nella sua terza stagione.

Nel 2016 Netflix ha prodotto il reboot di Giorno per giorno (One day at time), serie TV anni ’80 che raccontava di una famiglia cubana in America, trascinata da una madre single ex militare e una nonna sopra le righe che la aiutava con i figli e la casa.

Apparentemente nulla di nuovo, trattandosi dell’ennesimo reboot di questi ultimi anni, oltretutto di una serie TV non molto conosciuta in Italia.
Questo, però, prima di vedere la nuova produzione Netflix di One day at time e di considerare come sia arrivata brillantemente alla sua terza stagione.

Giorno per giorno 3: la terza stagione del reboot firmato Netflix

Dopo un finale della seconda stagione decisamente emozionante che ha visto Lydia, interpretata da Rita Moreno, in fin di vita a causa di un ictus, la terza stagione si riapre con la famiglia Alvarez alle prese con il funerale di una zia, di cui nessuno ricordava esattamente il volto.
Un’apertura in perfetto stile Giorno per giorno che mostra sempre più marcata la sua cifra stilistica, quella di mescolare dramma e comicità, nello stesso contesto, con la fluidità che solo all’interno di un contesto famigliare si può trovare.
Il primo episodio detta chiaramente la linea di tutta la terza stagione: in famiglia ci si arrabbia, ci si prende per per i capelli, qualche minuto dopo tutto passa. Le battute sono taglienti, veloci, dissacranti. I protagonisti si prendono in giro per l’abbigliamento, i capelli, le scelte di vita, i gusti personali, l’accento, i vizi e i difetti.
La quotidianità è fatta di agenti esterni che colpiscono le nostre vite e la nostra sfera personale e ogni episodio affronta ciò che succede nel mondo esterno, portandolo all’interno del piccolo mondo della famiglia Alvarez.

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Trasformando quindi Giorno per giorno in una serie TV incredibilmente attuale e anche innovativa rispetto ai costrutti che siamo abituati a vedere.
In questa terza stagione si parla di molestie sessuali e soprattutto di consenso all’interno di una qualsiasi relazione sociale, si parla di alcolismo e droghe, di dipendenze, depressione, ansia.

Il piccolo appartamento degli Alvarez è un catalizzatore di un mondo complesso, che a differenza delle altre sit-com e comedy, non rimane fuori, ma irrompe con prepotenza affrontando temi ancora tabù e che non siamo abituati a vedere raccontati in una serie TV. L’episodio della seconda stagione Ciao sono Penelope, in cui vediamo la protagonista smettere di prendere i farmaci e cadere in una profonda depressione che le impedisce di mangiare e alzarsi dal letto la mattina, ha un’evoluzione nell’episodio della terza stagione intitolato L’ansia. In questo episodio vediamo Penelope in preda di attacchi d’ansia, con la paura di raccontarlo ai figli, per non passare come debole o incapace.
La depressione e l’ansia sono parte della quotidianità della società contemporanea e spesso si ha paura di ammetterlo o di raccontarlo: Giorno per giorno, ci mostra la realtà in modo diretto, senza fronzoli, ma anche con la possibilità di sdrammatizzare e ridimensionare i problemi.

Giorno per giorno 3: l’attualità e una nuova modalità di narrazione si riconfermano in questa terza stagione

Ritorna ancora il tema dell’omosessualità, sessualità e del coming out grazie alla presenza di Elena, adolescente lesbica alle prese con la sua prima fidanzata, che non si riconosce nel genere binario della sessualità e preferisce essere identificata con il pronome Essi o Loro. Un tema molto attuale, che viene affrontato ogni volta che Elena si erge a paladina dei diritti umani e civili, con un impeto tipico di una ragazza della sua età e le conseguenti smorfie di sua nonna che la trova affettuosamente fastidiosa.

Di fronte a questa vetrina di temi delicati e attuali, Giorno per giorno rimane una sit-com con l’intento di fare ridere e ci riesce molto bene regalando alcune perle iconiche che si possono vedere già dal primo episodio e che proseguono ogni volta che Rita Moreno entra nella stanza, appoggiata benissimo dal personaggio di Penelope che in questa stagione si prende sempre più spazio anche come comica.
In Giorno per giorno funziona tutto, la narrazione, la sceneggiatura, la scrittura comica, la bravura degli attori, compresi Elena e Alex giovanissimi, ma molto fedeli ai loro personaggi, e la dinamica che si crea tra ruoli opposti: Lydia con Alex, Elena con il Dr Berkowitz, Penelope con Schneider. Dinamiche che vanno ad aumentare le comicità, ma anche rinforzare i legami che ci sono nel gruppo.

Regia - 3
Sceneggiatura - 4
Fotografia - 3
Recitazione - 4
Sonoro - 3
Emozione - 4

3.5

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