Gossip Girl – stagione 2: recensione della serie TV

Su Sky e NOW è disponibile la seconda stagione di Gossip Girl, reboot dell’omonimo teen drama di successo andato in onda dal 2007 al 2012 e che ha portato alla ribalta attori come Blake Lively e Penn Badgley.  La cronaca delle scandalose vite dell’élite di Manhattan raccontata dalla fonte più insidiosa dell’Upper East Side, Gossip Girl appunto, dietro il quale nella prima stagione avevamo scoperto da subito che si trattava di un gruppo di professori frustrati dallo strapotere dei loro viziati e ricchissimi allievi, torna con un episodio a settimana dal 2 dicembre per un totale di 10 puntate.

Gossip Girl è sviluppato dallo showrunner Joshua Safran, già sceneggiatore e produttore esecutivo dell’omonima serie originale. Anche i nuovi episodi sono basati dai romanzi bestseller di Cecily von Ziegesar e sullo show originale sviluppato da Josh Schwartz e Stephanie Savage. Prodotta da Fake Empire e Alloy Entertainment in associazione con Warner Bros. Television e CBS Studios.

Gossip Girl 2 – Dove eravamo rimasti?

Nel finale della prima stagione, Obie Bergmann (Eli Brown) e Julien (Jordan Alexander) si lasciano, e il ragazzo comincia a frequentarsi con Grace. Max affronta il divorzio dei suoi papà con l’aiuto di Aki e Audrey. Davis aiuta finanziariamente Nick così da consentire a Zoya di rimanere a New York. Julien propone di offrire a Gossip Girl tutti i segreti dei suoi amici e intende smascherare chi si nasconde dietro quel nick così da ritornare nelle grazie dell’alta società. Kate (Tavi Gevinson), ovvero, Gossip Girl, acconsente, ma ad una condizione.

Nella nuova stagione siamo al secondo semestre dell’ultimo anno e Gossip Girl è intenzionata a non dare tregua a nessuno (tanto per cambiare).  La guerra tra Julien e Zoya (Whitney Peak) si è placata e adesso è Monet (Savannah Lee Smith) la nemica giurata di Julien. Monet ha preso il controllo della Constance Billiard St. Jude’s School imponendo rigide regole di comportamento agli studenti e instaurando quella che viene definita da tutti una vera e propria dittatura. Ovviamente potrà esserci una sola “regina” e i colpi bassi e le lotte subdole per il potere non mancheranno fino a svelare i segreti più reconditi di tutti.

Gossip Girl 2 – Uno show anacronistico

Come nella prima stagione le dinamiche rimangono le stesse tra giochi di potere tra leader di diverse fazioni, scandali, sotterfugi, strategie, gelosie e “lotte di classe”. I comportamenti di questi rampolli riflettono quelli dei loro genitori e più precisamente quelli che nella realtà contraddistinguono da sempre chi detiene posizioni di potere in vari settori della società, dalla politica alla cultura fino alla finanza. Per questo motivo è difficile provare empatia per questi personaggi anche se si cerca in tutti i modi di “umanizzarli”, ma in un’epoca in cui si parla tanto di generazioni più consapevoli, più attente alla società, al mondo che le circonda, attiviste, sensibili alle diseguaglianze, che scendono in piazza per i diritti di tutti, le storie di giovani ricchi e viziati che creano “dittature” all’interno della scuola, che non hanno altre preoccupazioni che quelle di mantenere il loro status sono francamente anacronistiche. I protagonisti di Gossip Girl sono “figli del loro tempo” quando si parla di fluidità e libertà sessuale senza dubbio, e c’è anche da dire che le loro sono realtà che esistono, lontano dai problemi di noi comuni mortali ça va san dire, ma perché riproporre ancora questo tipo di narrazione, un reboot di uno show che visto oggi è decisamente invecchiato male?

Il cast della seconda stagione di Gossip Girl include Jordan Alexander, Eli Brown, Thomas Doherty, Tavi Gevinson, Emily Alyn Lind, Evan Mock, Zion Moreno, Whitney Peak, Savannah Lee Smith e Grace Duah. Guest star Michelle Trachtenberg.