Hightown – Stagione 2: recensione primo episodio della serie TV
La recensione del primo episodio di Hightown 2, la nuova stagione della serie TV disponibile su STARZPLAY dal 17 ottobre 2021.
Dal 17 ottobre 2021 riparte su STARZPLAY la seconda stagione della serie Hightown, prodotta dal vincitore dell’Emmy Award Jerry Bruckheimer (saga dei Pirati dei Caraibi, Top Gun: Maverick, CSI) e dalla Lionsgate Television. Ogni domenica esce un episodio che racconta, riprendendo le fila, la storia di Jackie Quiñones (Monica Raymund), determinata a catturare Frankie.
Hightown 2: un primo episodio che ci mostra a che punto sono le vite dei personaggi
Jackie è sobria da 50 giorni, partecipa regolarmente alle riunioni degli alcolisti anonimi, finalmente ha realizzato il suo sogno di diventare una vera poliziotta ed è pronta a fare del bene in questo mondo. Ha fatto molti progressi, sta ancora affrontando la morte di Junior, sentendosi in colpa perché è riuscita a fare molto poco per aiutarlo. La seconda stagione di Hightown apre con un episodio che segue ciascun personaggio mostrandone l’evoluzione dopo la fine della prima stagione – i cui avvenimenti tornano spesso nei discorsi dei personaggi-: Jackie, Ray, Frankie e Renee.
Jackie concentra le sue indagini sullo spacciatore Frankie Cuevas (Amaury Nolasco), l’uomo che ritiene responsabile della morte del suo migliore amico, Junior. Per tutto questo è personale, riguarda lei stessa, la sua vita di prima, riguarda ciò che non ha fatto e ciò che ha fatto. Ha cambiato ormai vita, si è riscattata e deve rimettere a posto ogni cosa per stare a posto con la coscienza, il senso di colpa ancora la tortura (sul suo corpo porta un tatuaggio con il nome di Junior). Lei è determinata a catturare il capo dell’organizzazione che è stata rilasciato alla fine della scorsa stagione – tale atto da parte della polizia viene visto come un’onta dalla comunità che non si sente più protetta -, Jackie nel lavoro è brava e da sobria riesce a vedere tutto con maggior chiarezza. Sa che il limite tra lecito e illecito è labile, per questo, per arrivare dove vuole, acquista della droga nella speranza di ottenere un mandato. Una volta si usava così quando Alan, il suo capo, e Ray Abruzzo (James Badge Dale) erano partner e il secondo aveva tutto un suo codice (per questo ora è fuori dalla polizia), ora è tutto diverso: Alan, da capo, ha cambiato pagina e sembra dire che i tempi sono altri e ricorda alla ragazza che lei è solo un collegamento con le risorse ittiche, che è assegnata lì un giorno alla settimana.
Ray, personaggio fondamentale nella stagione precedente, è fuori dalla polizia a causa della donna di Frankie, Renee che lo ha incastrato perché ormai il suo destino è legato indissolubilmente al compagno, ed è caduto in una profonda depressione. Lui di quella donna era – forse è ancora – innamorato, aveva creduto in lei e nei suoi sentimenti ma in quel mondo le regole sono altre e la menzogna è all’ordine del giorno; è stato un duro colpo sentire che quella stessa donna lo aveva incolpato di un reato gravissimo: molestie. Ray da tempo lavora in un bar, ha varie amanti e cerca di combattere per riprendere il suo lavoro, l’onta per ciò che ha subito è indelebile: aver usato il suo potere su una che stava collaborando con la polizia e proprio per il suo ruolo ha avuto dei rapporti sessuali con lei. Lui sa benissimo che non è vero, sa di essere entrato nelle spire di colei che oggi è la persona più vicina a Frankie. Con molta probabilità la situazione di Ray sarà lunga e faticosa e appare evidente che il rapporto con Jackie che lavora nella polizia sarà fondamentale.
Elemento che emerge prepotente in questo primo episodio è una nuova droga mortale in città che sta uccidendo molte persone: Great White.
Una serie fin troppo classica nella costruzione e nel punto di vista
Tutto si fa più complicato quando il cugino di Frankie, Jorge (Luis Guzmán) viene rilasciato. Violenza e caos saranno all’ordine del giorno. Come fare per bloccare quest’onda di male e morte? L’unica possibilità da quando Ray non è più in servizio sarà Jackie che affianca Leslie (Tonya Glanz), l’unica altra donna della squadra, figura che può capirla e può capire anche ciò che lei è costretta a subire. Hightown è una serie piuttosto classica, come è molto classico se non antico il punto di vista che viene proposto: uomini che guardano le donne in un certo modo, idee, parole, linguaggi, e, nonostante la protagonista sia una poliziotta lesbica, questo non fa dello show un racconto moderno e interessante.
Jackie sembra avere un interruttore, o pulita o in preda alcol, Ray sembra avere due facce, o l’uomo di legge o il barista ossessionato dal sesso, i cattivi sono solo cattivi ma è possibile che tutto si ribalti – si pensi che nella prima stagione era Jackie ad avere bisogno d’aiuto ora invece è Ray. Lei deve camminare sul filo del rasoio per rimanere sobria, cerca di non affogare in un oceano di segreti, tradimenti, vergogna e fallimenti del suo passato.
Il primo episodio della seconda stagione di Hightown getta le basi per i prossimi episodi, ci sono alcuni elementi che possono far pensare ad un’evoluzione: Renee e il suo ruolo all’interno dell’organizzazione criminale, il rapporto tra i due cugini, che cosa ne sarà di Ray, la battaglia di Jackie contro la malavita.