Il Prescelto: recensione della serie tv brasiliana
Il Prescelto è una serie disponibile su Netflix sviluppata in Brasile, ispirata al telefilm messicano Ninõ Santo. Al centro della storia ci sono tre medici che arrivano in un villaggio sperduto nel quale vige il culto per un leader, detto "Il Prescelto", e per un dio Serpente.
Il Sud America visto in chiave magica ed esoterica ha spesso riservato perle cinematografiche ed opere degne di nota. Ad esempio, la produzione americana della United Artists nel 1932 ambientò ad Haiti il film con Bela Lugosi intitolato L’Isola degli Zombies, che fece da prototipo per l’invenzione romeriana dello zombi moderno. E poi ancora il cinema del cileno Alejandro Jodorowsky è pieno zeppo di magia, esoterismo ed una dimensione surreale al di fuori del normale.
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Forse, quando Netflix ha pensato di sviluppare una serie televisiva ispirata al telefilm messicano Ninõ Santo, aveva in mente questi tipi di trasposizioni. Ma ciò che Il Prescelto è e rappresenta è solo una pallida imitazione di quel tipo di storie che basavano il cuore della loro narrazione sulla magia e sull’esoterismo.
Il Prescelto: magia e soprannaturale negli angoli remoti del Brasile
Tre giovani medici brasiliani stanno curando i malati affetti dal virus Zika. Per questo motivo si dirigeranno in un villaggio nel Pantanal nel quale troveranno gli abitanti della zona completamente devoti ad un culto misterioso, e ad un leader capace di curare le malattie in modo soprannaturale.
Lúcia Santeiro, Damião Almeida ed Enzo Vergani sono i tre protagonisti di questa storia, nella quale avranno a che fare con giovani sciamani guaritori, donne angeliche portatrici di male, e abitanti folli, pronti a fare di tutto pur di mantenere il culto del serpente capace di far vivere il villaggio in piena salute. Ognuno dei tre medici ha qualche motivo importante per cui credere nella medicina e battersi affinché la scienza possa prevalere sulla magia. Ma le vicende porteranno anche loro a porsi dei dubbi.
Quello che poteva essere un tema intrigante e da sviluppare sotto più livelli è invece rimasto una questione in superficie, ed un espediente narrativo che cerca di creare dei picchi di suspense poco riusciti. Il tema “scienza vs credenze alternative” anche in Italia negli ultimi anni è stato grande motivo di dibattito. Un tema caldo per la contemporaneità che la serie Il Prescelto non approfondisce a dovere, e lascia morire senza toccare le giuste corde emotive.
La serie Il Prescelto racconta della credibilità della Scienza nell’epoca contemporanea, inserendola all’interno di una storia di genere che non colpisce
Gli attori coinvolti nella serie: dalla giovane Paloma Bernardi, che interpreta Lúcia Santeiro, fino a Pedro Caetano e Gutto Szuster che impersonano gli altri due medici, cercano di fare del loro meglio per dare spessore ad una sceneggiatura piuttosto superficiale. Certo, Paloma Bernardi, che nella serie avrà uno sviluppo ambivalente del suo personaggio, forse non ha il fisico adatto per interpretare un character con certe sfumature. Ma, nonostante ciò, l’attrice prova a metterci del suo per rendere credibile la figura di Lúcia Santeiro.
Manca invece della profondità e del carisma giusto Renan Tenca, l’interprete del Prescelto, che da figura leader dovrebbe possedere una sorta di magnetismo, e capacità di coinvolgere lo spettare, che purtroppo manca.
Il Prescelto: un’occasione mancata
L’idea della piattaforma streaming Netflix di ampliarsi e di rendere ogni nazione partecipe delle proprie produzioni crea una sorta di fascino esotico, e di curiosità negli spettatori vogliosi di vedere come si muovono le produzioni estere. E mentre in Belgio ci sono stati degli esperimenti interessanti (vedasi la recente Undercover), in Paesi come la Turchia c’è ancora molto lavoro da fare (in questo caso è da prendere ad esempio il telefilm Immortals).
Il Brasile con Il Prescelto ha dimostrato di avere attori credibili, tecnici e squadre di lavoro che riescono a lavorare decentemente sulla fase di produzione e riprese, ma tutto questo ancora non basta. Manca la giusta attenzione verso la sceneggiatura, il peso dato ad i singoli personaggi, le accurate scelte di produzione per il cast. Insomma, se questa serie fosse presa in esame per vedere lo stato di salute delle produzioni brasiliane il Paese sudamericano non risulterebbe promosso.
Rimane il rammarico di aver mancato un’occasione importante, perché l’idea di analizzare il tema della credibilità della Scienza ai nostri giorni, inserendolo all’interno di una storia di genere, capace quindi di attirare una fetta di pubblico più ampia, sarebbe stato un buon viatico anche per le produzioni brasiliane.
Il Prescelto è quindi un’occasione mancata, una serie che avrebbe potuto sorprendere ed intrigare, ma che invece rimane un tentativo superficiale di creare una storia affasciante che coinvolge poco.