I’m a Virgo: recensione della serie TV Prime Video
Sono trascorsi cinque anni dall’uscita di Sorry to Bother You (la comedy con una critica sociale graffiante contro capitalismo e razzismo), ma lo stile folle e assurdo di Boots Riley si è rivelato un mero punto di partenza, ora che il regista ha ripreso i suoi bizzarri ferri del mestiere (umorismo e atmosfere surreali) nella commedia fantasy targata Prime Video I’m a Virgo – una storia di formazione che narra il viaggio esistenziale di un adolescente gigante – che ci fa trovare nel cast principale Jharrel Jerome, Olivia Washington e Brett Gray.
I’m a Virgo: nel mondo fantasy di un adolescente gigante
Tutto scorre molto rapidamente nello show televisivo ambientato in California, che si snoda in sette episodi che vedono protagonista un giovane di colore di nome Cootie alto quattro metri (interpretato da Jharrel Jerome noto soprattutto per i suoi ruoli in Moonlight e in When They See Us che qui vede letteralmente allungarsi le gambe). All’età di 10 anni Cootie è alto 2,74 metri, mentre Jerome si ritrova in un nuovo territorio funky. Da qualche parte, in ogni generazione, nasce uno come il nostro protagonista e le persone hanno paura. Ma i suoi genitori adottivi provano a proteggerlo, tenendolo rinchiuso in casa e spaventandolo con i titoli di notizie sui giganti esistiti prima di lui, che adesso esistono solo nei cimiteri, nei laboratori scientifici o nei musei. Cootie cresce quindi con la sola compagnia dei ragazzi della televisione. Ma dopo aver passato i primi due decenni della sua vita a nascondersi, decide finalmente di uscire allo scoperto. A questo punto siamo scettici ma incuriositi da come il mondo lo accoglierà.
Il mondo è pronto per i giganti e le menti veloci?
Le dimensioni del protagonista sono realizzate attraverso la computer-generated imagery, grazie anche a prospettive forzate e a pratici oggetti di scena a misura di bambola che funzionano nel mondo di Riley. Lo spettacolo televisivo intrattiene anche quando non è credibile: impariamo come mangia Cootie, come usa il bagno e alla fine – in uno dei momenti più memorabili della serie – come fa sesso. Jerome riesce a gestire la naturale curiosità e la goffaggine del suo personaggio e, nei momenti più divertenti, ne mostra il lato comico e persino romantico con l’altra “speciale” di I’m a Virgo: Flora, la lavoratrice superveloce di Bing Bang Burger (Olivia Washington). La coppia di innamorati creata da Riley è formata da un gigante che inizia a pensare che la sua altezza sia un segno del destino e da una donna super veloce che è costretta costantemente a rallentare, a modificarsi, ad abbassare le frequenze nelle interazioni con gli altri. Ma il mondo è davvero pronto per accoglierli?
Boots Riley e il gusto per l’assurdo
Nella serie Walton Goggins è The Hero, un milionario con una super tuta alla Iron Man (ma nella versione peggiore), fondamentalmente un superpoliziotto sotto steroidi che sorvola Oakland, che loda l’importanza della legge e dell’ordine. Pazza, assolutamente, l’interpretazione di Goggins ma è esattamente ciò di cui lo show richiedeva a un ridicolo antagonista. Attraverso il personaggio dell’eroe Riley esprime la sua critica al capitalismo americano.
I’m a Virgo: conclusione e valutazione
I’m a Virgo è una storia di formazione piena zeppa di primo amore, amicizia e di critica sociale con un incredibile elenco di talenti che animano questo misterioso mondo a puntate. Ma è anche una rivolta di risate avviata dall’arguzia rapida e dalla creatività surrealista di Riley.
I sette episodi della prima stagione della serie tv sono disponibili per la visione su Prime Video dal 23 giugno 2023.