Imma Tataranni 2: recensione della prima puntata della fiction Rai con Vanessa Scalera
Il Sostituto Procuratore più amato di Rai Uno è tornato: Imma Tataranni 2 promette di divertire e far emergere problemi ambientali che da sempre affliggono la Basilicata.
Capelli rossi, sguardo torvo, look stravaganti e passo da gendarme per le strade di Matera, Imma Tataranni – stagione 2, ovvero la controparte femminile del Commissario Montalbano, è senz’altro uno dei ritorni più graditi della fiction di Rai Uno. Un nuovo caso da sventare e sventrare, la storia sospesa con il maresciallo Calogiuri e una vita divisa tra lavoro e famiglia, con non poche novità all’orizzonte: così inizia Imma Tataranni 2, prodotta da Rai Com e IBC Movie per Rai Fiction, scritta da Mariolina Venezia insieme a Salvatore De Mola, Pier Paolo Piciarelli, Michele Pellegrini e Luca Vendruscolo, per la regia di Francesco Amato. La sceneggiatura è liberamente tratta dai romanzi di Mariolina Venezia, Via del riscatto, Rione Serra venerdì, Maltempo, Come piante tra i sassi, editi da Einaudi.
Otto gli episodi che verranno trasmessi in due parti, quattro puntate tra novembre e dicembre e altre quattro a gennaio, una formula che alimenterà ulteriormente nello spettatore la suspence che già promette questa stagione dal primo episodio, dove il filo conduttore sembra essere il cambiamento.
L’appuntamento con Imma Tataranni 2 è ogni martedì alle 21.25 su Rai Uno. Ogni episodio sarà poi disponibile dopo la messa in onda, in streaming sulla piattaforma Rai Play.
Imma Tataranni 2: la trama della prima puntata della fiction con Vanessa Scalera
Imma (Vanessa Scalera), Pietro (Massimiliano Gallo) e Valentina (Alice Azzariti) sono di ritorno da una vacanza a Parigi: ad attenderli all’arrivo c’è Giovanni, migliore amico di Valentina che inizia a fare tappa fissa a casa loro, e un caso d’omicidio avvenuto durante la transumanza, che portano Imma a svestire subito i panni di madre e moglie e a tornare subito in quelli del Sostituto Procuratore che non fa sconti a nessuno.
A turbarla e renderla felice allo stesso tempo è il ritorno del maresciallo Ippazio Calogiuri (Alessio Lapice), con il quale durante la Festa della Bruna c’era stato un bacio rubato e inaspettato, episodio a cui anche Imma pensa quanto il suo Calogiuri, ma su cui è decisa a mettere una pietra sopra. Intanto mentre lei cerca di mettere a tacere un’attrazione sentimentale che non s’ha da fare, Pietro sembra voler cambiare vita: lasciare il lavoro per aprire un jazz club tutto suo da gestire. Tra un’indagine e l’altra Imma porta avanti il caso Romaniello (Cesare Bocci), per il quale si è giunti a processo, decisa a mandare in galera un uomo che opera affari illeciti coinvolgendo anche il mondo della politica, sfruttando il territorio matarese.
Tra resistenza e cambiamento: tutta l’umanità di Imma Tataranni
Che sotto la corazza d’acciaio, il rigore e qualche battuta sgarbata ci fosse in realtà un cuore sensibile – non fragile s’intenda – l’avevamo capito nella prima stagione, ma in questa seconda vedremo probabilmente una Tataranni, di cui ormai Vanessa Scalera ha una piena padronanza magistrale del personaggio, pronta a scoprirsi un po’ di più emotivamente, con il freno dei sentimenti tirato a mano. E non ci riferiamo unicamente all’impossibile storia d’amore con il maresciallo Calogiuri che è stato il cruccio principale dell’ultimo episodio della prima stagione, ma anche al suo modo di rapportarsi ai variopinti personaggi che popolano il mondo della Matera di Imma Tataranni, dagli indagati agli amici.
La seconda stagione non solo mette ulteriormente alla prova il personaggio di Imma, che si fa amare per la sua adorabile goffaggine, per l’ironia, la schiettezza e i siparietti con il procuratore Vitali, ma si concentra su un focus che accomuna tutti i personaggi: il cambiamento. Il cambiamento desiderato come quello di Pietro e Valentina, che deve lasciarsi alle spalle la prima delusione d’amore, naturale, come quello di Vitali che deve far convivere famiglia e lavoro, e obbligato, come quello di Calogiuri, che deve cercare di archiviare il suo trasporto per Imma. E poi c’è il cambiamento tentato, come quello che Imma cerca di attuare nel sistema portando alla luce i problemi politici, sociali e ambientali che affliggono la Basilicata.
Ritmo concitato, interpretazioni impeccabili, una scrittura fluida che non lascia indietro nessuno, neppure il minore dei personaggi, e la bellezza di una Matera presepiale e dell’intera Basilicata che deve difendersi da chi la mette in pericolo, sono gli ingredienti essenziali ed efficaci che confermano Imma Tataranni come uno dei migliori prodotti televisivi Rai.