Inganno: recensione della sexy serie Netflix con Monica Guerritore

La miniserie italiana di Netflix, Inganno, è un’avvincente rivisitazione del celebre drama britannico Gold Digger, prodotto dalla BBC nel 2019. Ambientata nell’incantevole cornice della Costiera Amalfitana, la serie esplora temi di amore, tradimento, e dinamiche familiari complesse. Con un cast attraente, sexy e carismatico guidato da Giacomo Gianniotti, noto per il suo ruolo in Grey’s Anatomy, e Monica Guerritore, attrice veterana del cinema italiano, Inganno porta sul piccolo schermo una storia ricca di emozioni, colpi di scena e riflessioni profonde.

Inganno, un guilty pleasure di sorprendente profondità

La trama di Inganno si basa su un tema familiare, ma al contempo audace: l’amore intergenerazionale. Elia, interpretato da Gianniotti, è un giovane e affascinante charterista di barche che, per caso o forse per calcolo, incontra Gabriella, una ricca e matura albergatrice interpretata dalla Guerritore. Gabriella è una donna in cerca di una nuova direzione nella sua vita, segnata da una famiglia complicata e dalle cicatrici emotive del passato. L’incontro con Elia segna l’inizio di una relazione che non solo sconvolge la vita di Gabriella, ma anche quella dei suoi tre figli adulti, che vedono nella figura di Elia una minaccia alle loro sicurezze e, forse, all’eredità familiare.

Un amore oltre le convenzioni

Inganno - Cinematographe.it

Uno degli aspetti più intriganti di Inganno è la rappresentazione di un amore che sfida le convenzioni sociali. Gabriella, consapevole della grande differenza d’età tra lei ed Elia, inizialmente è riluttante a lasciarsi andare a questa nuova attrazione. “Potrei essere tua madre”, afferma in uno dei primi episodi, cercando di mantenere una certa distanza emotiva. Tuttavia, il fascino di Elia e la sua attenzione costante la fanno cedere a una passione che, con il passare del tempo, si trasforma in qualcosa di molto più profondo e pericoloso.

Il personaggio di Elia è costruito con ambiguità: da una parte appare come un uomo premuroso e romantico, capace di far sentire Gabriella desiderata come non accadeva da tempo; dall’altra, il suo passato oscuro e i suoi veri intenti restano avvolti nel mistero. Il continuo alternarsi di scene romantiche e momenti di sospetto alimenta la tensione narrativa, mantenendo lo spettatore costantemente sul filo del rasoio.

Inganno non è solo una serie che si limita a raccontare una relazione passionale, ma affronta temi più complessi e profondi, come la sessualità femminile in età avanzata e il peso dei traumi familiari. Gabriella, una donna ben oltre la mezza età, viene ritratta come una persona che riscopre la propria sensualità e desiderio, in un mondo che spesso tende a ignorare o sminuire la sessualità delle donne non più giovani. Questo aspetto della trama è particolarmente rinfrescante, in quanto va contro gli stereotipi di genere e offre una visione più inclusiva e realistica delle dinamiche di coppia.

Allo stesso tempo, la serie esplora in profondità i rapporti familiari e le tensioni che emergono quando la figura di un nuovo partner minaccia gli equilibri consolidati. I figli di Gabriella, interpretati da attori come Emanuel Caserio e Francesco Del Gaudio, vedono Elia come un opportunista e fanno di tutto per proteggere la madre da quello che credono essere un inganno. La loro ostilità verso di lui riflette non solo il sospetto che Elia possa essere interessato al denaro della famiglia, ma anche la difficoltà di accettare che una madre possa vivere una vita amorosa attiva e soddisfacente a quell’età.

Una delle caratteristiche più notevoli di Inganno è senza dubbio l’ambientazione. Le riprese sulla Costiera Amalfitana donano alla serie un’atmosfera romantica e lussuosa, con il sole mediterraneo che illumina i corpi e i volti dei protagonisti. Le location suggestive non sono solo un elemento estetico, ma contribuiscono a creare un forte contrasto tra la bellezza apparente del paesaggio e la complessità emotiva e morale dei personaggi. Le scene di Elia e Gabriella che navigano in barca lungo la costa, ad esempio, evocano un senso di libertà e fuga dalla realtà, mentre quelle ambientate all’interno della grande villa di Gabriella rappresentano l’oppressione e i segreti che gravano sulla famiglia.

Se da un lato Inganno affascina con la sua sensualità e il suo ritmo incalzante, dall’altro può risultare un po’ troppo teatrale per alcuni spettatori. La colonna sonora, in particolare, tende ad esagerare i momenti emotivi, con archi drammatici che accompagnano ogni rivelazione o conflitto. Allo stesso modo, la trama si complica con numerosi colpi di scena, alcuni dei quali sembrano forzati o prevedibili. Tuttavia, questi elementi sono parte integrante del fascino soap-operistico della serie, che non si prende mai troppo sul serio e abbraccia con orgoglio il suo lato melodrammatico.

Inganno: valutazione e conclusione

Inganno è una serie che mescola con maestria romanticismo, mistero e tensione familiare, offrendo allo spettatore una storia d’amore fuori dagli schemi e una riflessione sui pregiudizi legati all’età e alla sessualità. La performance magnetica di Giacomo Gianniotti e Monica Guerritore, insieme alle splendide location italiane, rende la visione piacevole e avvincente. Nonostante qualche eccesso narrativo, Inganno si distingue come una delle produzioni italiane più intriganti e sensuali disponibili su Netflix, ideale per chi cerca una serie capace di intrattenere e far riflettere allo stesso tempo.

Regia - 3.5
Sceneggiatura - 3
Fotografia - 3
Recitazione - 3
Sonoro - 3
Emozione - 3.5

3.2

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