La Ruota del Tempo – stagione 2: recensione dei primi episodi della serie TV
La Ruota del Tempo 2 arriva in streaming il 1 settembre: ecco cosa aspettarsi dai primi episodi.
La Ruota del Tempo torna sugli schermi degli utenti Amazon Prime Video il giorno 1 settembre 2023, con i primi episodi della stagione 2. Sono quattro gli episodi rilasciati in anteprima, offrendo una occhiata iniziale a ciò che aspetta i fan della stagione 1, andata in onda ormai ben due anni fa. Il tempo passato è stato clemente con il ricordo che gli spettatori hanno dei primi episodi, infondendo negli appassionati ma anche negli spettatori gregari una curiosità piuttosto forte nei confronti del futuro. L’attesa sta per finire: le avventure degli eroi che ci hanno intrattenuto e emozionato nel 2020 stanno per tornare con sorprese ancora più impensabili!
La stagione 1, nonostante abbia ricevuto principalmente recensioni positive dai critici e dal pubblico, ha sottolienato una lunga quantità di criticità che i fan sperano la stagione 2 sia in grado di risolvere. I primi episodi, seguendo le nuove avventure dei protagonisti e mostrando sin dalla prima puntata le conseguenze dello scorso finale di stagione, sembra voler mettere sin da subito i personaggi al centro della storia. L’ampio respiro della narrazione era, infatti, uno degli elementi che aveva confuso e distratto della stagione 1. Molti nomi, estremamente complessi, regole e poteri, hanno spesso trasmesso agli spettatori un senso di smarrimento: assolutamente normale, quando si tratta di trasporre ben 14 libri fantasy in una serie TV!
La Ruota del Tempo 2, una stagione che inizia meditabonda e lascia spazio all’esplorazione dei personaggi
La Ruota del Tempo, come gli spettatori e i fan della saga fantasy scritta da Robert Jordan ben sanno, si concentra sulla figura dell’umile contadino Rand al’Thor (Josha Stradowski) e la sua scoperta di essere il Drago Rinato, una figura da cui dipendono le sorti del mondo. A proteggerlo, una potente setta di streghe guidate e protette dalla sacerdotessa Moraine (Rosamund Pike). A minacciare il mondo è invece l’Oscuro con la sua potente magia e anche Rand, le cui abilità si scontrano con quelle della stessa Moraine alla fine della stagione 1.
I personaggi, nei primi episodi della stagione 2, si trovano separati e in una posizione molto diversa rispetto al passato. Dovendo rinunciare alla protezione magica e potente di Moraine, vista in una chiave molto più umana ed interessante, saranno costretti ad affidarsi alle loro stesse capacità. La trama, dunque, continua a mettere Rand, Perrin, Egwene, Nynaeve, Moiraine, Lan e le Aes Sedai davanti alle trappole ordite dall’Oscuro e dalle forze a lui legate. Nuove e antiche minacce sono pronte a turbare la pace e la sicurezza degli eroi, ponendoli davanti alla scelta più difficile della loro vita: seguire la via della Luce o quella dell’Oscurità.
Le prime puntate sono piuttosto convincenti, molto più centrate sui protagonisti e dandoci la possibilità di conoscere più approfonditamente i volti che abbiamo visto e vedremo ancora sul nostro schermo. Questo focus veniva a mancare nella stagione 1, che era molto concentrata sull’introduzione di questo mondo vasto e nuovo a scapito dell’empatia che i protagonisti potevano scatenare nel pubblico. L’alto budget riservato ai costumi e agli effetti speciali garantisce un’esperienza sensoriale nettamente migliore di quella un po’ “finta” proposta in passato. L’ensemble risulta gradevole e al contempo più credibile.
Nonostante la trama, i dialoghi e le dinamiche rimangano ancora nella media del genere fantasy, senza momenti di particolare brillantezza, la spinta per andare avanti c’è. La grande falla di sistema di questo impero narrativo e visivo è sempre legata alla mancanza di emozione, ad una impressione di distanza e freddezza sia dovuta all’ambizioso bacino di storie raccontate che a una serie di performance non particolarmente commoventi. La recitazione è buona, ma non eccellente, contribuendo ad una sensazione generale di compassata indifferenza nonostante la gravità degli eventi mostrati. La curiosità e la speranza di conoscere meglio i protagonisti, vederli navigare dentro se stessi, resta ancora forte. La visione, dunque, è ancora vivamente consigliata!
La Ruota del Tempo 2: valutazione e conclusione
La stagione 2 de La Ruota del Tempo inizia su una nota piuttosto convinta, mostrando i personaggi in una situazione imprevedibile e nuova. La sensazione di inaspettato tiene l’attenzione dello spettatore sempre vigile, nonostante le criticità della prima stagione si ripresentino in modo lievemente attutito. Una serie di interpretazioni convincenti ma non brillanti e la trasposizione di un mondo ampissimo, ricco di dettagli, contribuiscono a creare, talvolta, una sensazione di alienazione e confusione nello spettatore.
In conclusione, si tratta ancora di un fantasy che mantiene una buona media qualitativa ma che deve trovare il suo centro tra narrazione e attenzione sui personaggi.