L’affaire Bettencourt: uno scandalo miliardario: recensione della docu-serie Netflix

La storia di Liliane Bettencourt, ereditiera del colosso L’Oréal, e della guerra giudiziaria con la sua unica figlia che divenne un caso di Stato in Francia.

La storia della donna più ricca del mondo in una miniserie disponibile su Netflix: L’affaire Bettencourt: uno scandalo miliardario, diretto da Maxime Bonnet e Baptiste Etchegaray, racconta la vita lussuosa e privilegiata di Liliane Bettencourt, erede della multinazionale L’Oréal, una delle più grande aziende nel settore della cosmesi, e della vicenda giudiziaria che la portò a scontrarsi con la sua unica figlia, Françoise Bettencourt-Meyers, in uno scandalo che scosse l’intera Francia e nel quale fu coinvolto anche l’ex presidente della Repubblica Nicolas Sarkozy.

L’affaire Bettencourt – Un miliardo di segreti

L'affaire Bettencourt, cinematographe.it

Una vita dorata quella di Liliane Bettencourt, un patrimonio sconfinato, cifre da capogiro che noi comuni mortali possiamo solo immaginare, uno staff sempre a suo servizio come una vera regina. L’ereditiera L’Oréal, figlia del fondatore Eugène Schueller, gestì per anni un vero e proprio impero che la portò presto a diventare una delle donne più ricche del mondo, proprietario addirittura di un’intera isola. Ma si sa, i soldi non fanno la felicità e nemmeno le conoscenze esclusive, i privilegi, il potere. Fu proprio l’amicizia con un facoltoso fotografo francese a innescare uno scandalo di proporzioni bibliche. Nel 1987 Liliane infatti conosce François-Marie Banier che doveva farle un ritratto per una nota rivista francese. La sua personalità eccentrica e il suo fascino conquistano subito la donna e i due diventano presto grandi amici. Tutto nella norma se non fosse che nel corso degli anni successivi la Bettencourt elargì all’amico doni di altissimo valore, quadri, opere d’arte, tra cui dipinti di Picasso e Matisse, e aprendogli persino una polizza assicurativa sulla vita. Questo portò la figlia Françoise nel 2007 a denunciare Banier per circonvenzione d’incapace, ma la madre non apprezzò la decisione e tra le due ebbe inizio una guerra fredda di cui nessuno poteva immaginare le conseguenze. Servendosi infatti di 21 ore di registrazioni carpite segretamente dal maggiordomo della Bettencourt per tentare di incastrare Banier vennero fuori dei segreti ancora più sconcertanti: evasione fiscale e presunti finanziamenti illeciti alla campagna elettorale del 2007 di Nicola Sarkozy. Come in ogni giallo che si rispetti anche in questo caso il “colpevole” è il maggiordomo.

L’affaire Bettencourt – Anche i ricchi piangono

L'affaire Bettencourt, cinematographe.it

Costruito come una vera e propria indagine investigativa con le dichiarazioni e i ricordi di testimoni, giornalisti, amici della famiglia, persone coinvolte nel caso, e l’audio delle famigerate registrazioni, L’affaire Bettencourt è una miniserie in tre puntate, dal montaggio serrato, grafiche accattivanti, immagini e video di repertorio, dove vediamo la stessa Liliane, venuta a mancare nel 2017, e le reazioni della stampa all’epoca che non fu clemente con nessuno dei protagonisti, che raccontano una storia sì, di ricchezza e potere, ma anche di solitudine e malvagità. Perché io valgo” è il celebre claim L’Oréal che abbiamo sentito svariate volte pronunciare dalle testimonial delle campagne pubblicitarie che in una storia popolata da ruffiani, approfittatori e presunti amici suona tristemente ironico. È la storia di una donna sicuramente generosa, ma anche ingenua e che non si capisce mai fino a che punto inconsapevole degli illeciti commessi, una donna capace di firmare cospicui assegni senza pensarci più di tanto, coadiuvata dal suo amministratore finanziario Patrice De Maistre che verrà anche indagato nella battaglia legale messa in atto da Françoise Bettencourt-Meyers e che ci mette la faccia partecipando alla miniserie.

Ma è anche la storia di una madre e di una figlia e di un rapporto complicato in cui Liliane, si evince dalle registrazioni, non sopportava il pensiero che alla sua morte l’impero L’Oréal sarebbe passato in mano a Françoise che lei giudicava noiosa e senza ambizione. Una figlia che ha cercato per tutta la vita quell’amore materno, la stima che Liliane indirizzava verso altre persone, verso quella che lei giudicava approfittatori e verso i quali scatenò una dura guerra.

L’affaire Bettencourt: valutazione e conclusione

L'affaire Bettencourt, cinematographe.it
François-Marie Banier e Liliane Bettencourt

Una docu-serie avvincente, ben scritta e documentata attraverso la quale gli autori, rimanendo fino alla fine imparziali, accendono i riflettori su una vicenda poco conosciuta se non in Francia dove diventò un vero e proprio caso di Stato, dandoci tutti gli strumenti per farci una nostra idea sulla vicenda. Ma è anche una serie che ci fa comprendere, come altri documentari ci hanno insegnato, che c’è sempre un triste rovescio della medaglia in una storia di successo e ricchezza, e che la donna più ricca del mondo può essere allo stesso tempo la donna alla quale possono mancare le cose più importanti, amore, fiducia e rispetto, quelle che chi diceva di volerle bene le ha negato in nome del dio denaro.

Leggi anche: L’affaire Bettencourt: trailer e storia vera della miniserie Netflix

Regia - 4
Sceneggiatura - 4
Fotografia - 4
Sonoro - 4
Emozione - 3

3.8

Tags: Netflix