Le Tre Moschettiere: recensione della serie animata Rai
L’adattamento animato del grande classico, di Alexander Dumas, sbarca su Rai Gulp e stravolge i canoni dell’avventura seicentesca. Recensione.
Con Le Tre Moschettiere, in onda dal 24 febbraio 2025 su RaiPlay e disponibile su Rai Gulp dal 1° marzo, Atos, Portos, Aramis e Dartagnan ritornano in una nuovissima versione animata innovativa ed avvincente che riporta lo spettatore in un viaggio nel passato, tra castelli, cavalli e duelli mozzafiato, nella splendida cornice di una vivace Francia del XVII secolo.
Se avete letto i libri, visto i film o gli innumerevoli adattamenti dei Tre Moschettieri dimenticatevi tutto, in questa nuova versione animata ci sono nuove regole e nuove strade da seguire per gli amanti di storie di cappa e spada. Per prima cosa i moschettieri protagonisti sono ragazze giovanissime, il Re è un bimbo e i vari comprimari, i villan e i combattimenti sono decisamente più edulcorati rispetto alla struttura classica della storia delle quattro mitiche guardie del corpo del Re di Francia.
Nella nuova serie animata, basata sul classico di Dumas, i moschettieri sono delle ragazzine scaltre, intraprendenti e ben allenate che aiutano il giovanissimo Re a governare in una Parigi e in una corte piena di insidie e complotti.
Le tre Moschettiere: perché i genitori dovrebbero far vedere questa serie TV animata ai propri figli
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Per far vedere la nuova serie su Rai Gulp ai propri figli, ogni genitore deve pensare a Lady Oscar, Il Tulipano nero, Pija Mask e alle Tartarughe Ninja come riferimento base; mentre i bimbi e le bimbe, in età prescolare o elementare, potranno semplicemente divertirsi a vivere mirabolanti avventure per la prima volta, guardando queste brevi e simpatiche avventure (13 minuti a puntata) ricche di azione, ironia, comicità e anche di insegnamenti formativi.
In un mondo contemporaneo in cui le bambine non vogliono più essere le principesse da salvare, questa serie mostra storie di coraggio, duelli e combattimenti che fino a qualche tempo fa erano prerogativa dell’universo maschile e che da oggi, grazie a Le tre moschettiere, sono trasformate in protagoniste armate di spade pronte a difendere il regno da potenziali criminali che minano Sua Maestà, il Re di Francia. Le quattro giovani ragazze, cariche di spirito e di energia, si ritrovano a compiere missioni impossibili per difendere la dorata corte piena di insidie e di loschi individui affamati di potere e questa libertà narrativa adottata, rispetto all’opera originale, non deve proporre una versione alternativa alla realtà della Parigi del XVII secolo, dove le donne non potevano essere ufficialmente moschettiere. Infatti, per poter agire, devono proteggere la loro vera identità, il che fa infuriare i loro nemici che darebbero qualsiasi cosa per sapere chi sono le famose Tre Moschettiere. Tutto quadra insomma!
Una serie che sicuramente sarà apprezzata dalle bambine ma non sarà del tutto snobbata dai maschietti perché l’azione è ben presente e l’ironia e la comicità sono decisamente adatte a tutti.
Le tre Moschettiere: qual è il pubblico della serie TV in onda su Rai?
Probabilmente non capiterà che i maschietti discuteranno animatamente per decidere i ruoli per giocare ai tre moschettieri grazie a questa nuova serie, come è accaduto in passato con le Tartarughe Ninja, i Paw Patrol o i Super Wings, dove ogni bimbo sceglieva colore e caratteristiche del suo personaggio preferito assieme ad altri compagni per giocare ma, se la serie prenderà piede come auguriamo, le bimbe potrebbero seriamente avere la stessa indole nella scelta e, come è capitato per le più femminili WINX, iniziare a giocare sognando avventure nel salotto o nel cortile di casa brandendo un cucchiaio di legno come se fosse una spada ed impugnando un coperchio della pentola come se fosse uno scudo. Giochiamo alle Tre moschettiere? Io sono Portos e Tu sei Dartagnan. Avendo creato personaggi ben definiti il cartone animato potrebbe scaturire, nella fantasia delle bambine, la voglia di giocare e quindi diventare un nuovo riferimento.
Le tre moschettiere: da uomini adulti e riflessivi dei grandi classici a vispe ragazzine con la voglia di riscatto e di scoprire il mondo
Le quattro protagoniste riescono a competere con il loro carisma la figura dei loro predecessori maschi grazie ad eccellenti accorgimenti drammaturgici che non creano spiazzamenti che farebbero subito saltare a ovvi paragoni ma inseriscono nella mente dello spettatore una piacevole forzatura che fa scattare la curiosità di capire dove si vuole andare a parare.
Tutto questo accade se lo vediamo dal punto di vista di un adulto ma, per come la serie è stata pensata, poiché è rivolta a bimbi e bimbe di 7, 8, 9 anni nessuno di queste domande passeranno per la testa dei giovani spettatori e il risultato sarà solo e semplice divertimento e una buona e sana dose di azione vista dal punto di vista femminile. Nulla di più.
Ricordiamoci che i cartoni animati sono rivolti a bimbi che non hanno la memoria storica di un adulto e che quindi vedono il mondo e le loro storie da un punto di vista completamente nuovo e mai vissuto prima: il loro punto di vista.
Starà successivamente al genitore spiegare che le moschettiere in realtà provengono da un libro che ha oltre 200 anni e che è tra le storie con maggiori rifacimenti assieme a Romeo e Giulietta, canto di Natale e Pinocchio e così aprire la curiosità a letture o a nuove serie e cartoni animati basati su questo fantastico romanzo storico.
Le quattro protagoniste hanno delle abilità ben definite, un’arma differente e un colore attribuito, quando si travestono da Moschettiere, che le fa riconoscere immediatamente e le contraddistingue. La storia è narrata dal punto di vista di Dartagnan ma con una notevole sotto storia che vede un Giovane Alex Dumas che racconta, in forma di diario e di appunti per il suo futuro libro, proprio la storia delle tre moschettiere. Idea vincente che porta subito lo spettatore dentro la storia senza troppi fronzoli.
La CGI utilizzata per realizzare il cartone è piacevole e ben realizzata, i personaggi si muovo fluidi e sono piacevoli da guardare. I paesaggi e gli sfondi sono dettagliati e curati e lo stile Barocco è totalmente rispettato negli interni della corte, del castello, dei palazzi e nei raffinati, e magnifici, giardini reali dove si svolgono le varie vicissitudini dei protagonisti ed antagonisti.
Le tre moschettiere: valutazione e conclusione
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Una chicca che abbiamo apprezzato è il modo in cui le Tre Moschettiere vanno a cavallo, ovvero con ambedue le gambe da un solo lato perché l’altro modo di andare, quello che tutti noi conosciamo, era esclusivamente riservato agli uomini. Non si esclude che l’evoluzione nelle prossime puntate, che saranno ben 56, potrebbero portare a grandi cambiamenti ma questa è solo una nostra opinione poiché abbiamo visto solo le prime due puntate (delle 26 che usciranno in un primo momento) e che hanno il compito di introdurre i personaggi, il luogo, epoca storica e i vari nemici da affrontare in futuro.
Dopo il successo della serie-evento Il conte di Montecristo, arriva dunque un nuovo prodotto di animazione targato Palomar che conferma l’attenzione della casa di produzione per i più giovani. La serie è stata realizzata nella sede emiliana di Palomar Animation, insieme alla francese Method Animation, in collaborazione con ZDF German Television Network & ZDF Studios, con la partecipazione di Rai Kids, France Télévisions, Ministero della Cultura – Direzione generale cinema e audiovisivo e CNC – Centre National du Cinéma et de l’Image Animée, con il sostegno della Film Commission Emilia-Romagna. La serie sarà distribuita in tutto il mondo da Mediawan Rights ed è già disponibile su Rai Play e sarà programmata su Rai Gulp da inizio marzo 2025.
La serie offre un’ottima occasione per far sì che i giovani spettatori si interroghino sulla condizione delle donne e degli uomini nella società, sulle loro aspettative e abilità. Non limitando più solo ai ragazzi l’azione, i ruoli principali e soprattutto l’umorismo, il pubblico potrà rivalutare i propri preconcetti e avrà la possibilità di proiettarsi in una società giusta, in cui anche le ragazze possono essere eroine e soprattutto possono essere divertenti.
Regia - 3
Sceneggiatura - 4
Fotografia - 4
Recitazione - 3
Sonoro - 3
Emozione - 3
3.3
Regia: 3 Sonoro: 3 Sceneggiatura: 4 Fotografia/Disegni: 4 Recitazione/Animazione: 3 Emozione: 3