Lockerbie: Attentato sul volo Pan Am 103, recensione della miniserie Sky con Colin Firth
Lockerbie: Attentato sul volo Pan Am 103, la recensione della miniserie Sky con Colin Firth, disponibile dal 27 gennaio 2025.
Lockerbie: Attentato sul volo Pan Am 103 racconta la vera storia della tragedia avvenuta nel 1988. Era il 21 dicembre quando 259 passeggeri e membri dell’equipaggio presero salirono sul volo Pan Am 103 senza sapere a quale terribile sorte sarebbero andati incontro. Tutte le persone a bordo rimasero uccise 38 minuti dopo il decollo. L’aereo esplose sopra la cittadina scozzese di Lockerbie: i residui del veivolo precipitarono a terra e 11 residenti persero la vita. Il disastro è immane e gli occhi sono tutti puntati sulla compagnia aerea, che già navigava in pessime acque. Tra le persone morte su quel volo c’è anche la figlia del dottor Jim Swire (interpretato da Colin Firth) che si fa portavoce delle famiglie delle vittime del Regno Unito. In cinque episodi, la miniserie Lockerbie: Attentato sul volo Pan Am 103 racconta il viaggio di un uomo che chiede verità e giustizia non solo per la figlia, ma per tutte le vittime uccise senza un motivo. Jim si scontrerà con snodi politici e geopolitici, tra la Libia e i Paesi Bassi, dove c’è un cittadino libico condannato, Abdelbaset al-Megrahi (Ardalan Esmaili).
Lockerbie: Attentato sul volo Pan Am 103, una tragedia per raccontare le bugie di un Paese e i suoi intrighi internazionali
Lockerbie: Attentanto sul volo Pan Am 103 racconta una storia non conosciuta ai più, ma che certamente fa riflettere: la miniserie entra subito nel vivo mettendo in scena in disastro aereo. Un impatto violento che ha ripercussione non solo sui passeggeri a bordo, ma anche su alcuni cittadini di Lockerbie, tranquilla e dormiente cittadina della Scozia che proprio in quel momento (erano le 19:02 circa) si trovava sopra la rotta del volo. Colin Firth dà voce e spessore a Jim Swire, personaggio reale che da oltre trent’anni lotta per avere giustizia. Nell’esplosione perse la giovane figlia Flora, ma non è solo nella battaglia: con la sua intraprendenza, sfidando la sua stabilità mentale e quella della sua famiglia, è diventato portavoce delle famiglie delle vittime del volo Pan Am 103. La miniserie sul disastro di Lockerbie fonde il racconto reale con l’aggiunta di qualche materiale d’archivio (specie nelle trasmissioni televisive sul drammatico episodio) e ovviamente la narrazione un po’ romanzata, ma nell’insieme riesce a dar vita a una storia agghiacciante.
Un racconto che parte da una tragedia per espandere il suo potere narrativo a tematiche più grandi e universali. Quando Jim inizia la sua battaglia non si rende conto di sfidare un sistema giudiziario e burocratico che mente davanti ai suoi occhi. Aiutato da un giornalista, il dottore comincia a scoverchiare un vaso di Pandora enorme, rivelando un Paese dalle mille falle che ha paura di esporsi e si nasconde ai privati cittadini. La battaglia del protagonista interpretato da Colin Firth si espande oltre i confini del Regno Unito. Come spesso accade in questi vicende reali, e anche la recente storia ce lo insegna, soprattutto dopo l’attentato alle Torri Gemelle, l’Occidente guarda con occhio di riguardo il vicino Oriente. La ricerca della verità portano Swire nei deserti della Libia dove incontra il colonnello Muammar Gheddafi (Nabil Alraee), e poi nei Paesi Bassi per il processo del cittadino libico condannato, Abdelbaset al-Megrahi (Ardalan Esmaili), che ancora oggi attende un nuovo processo. Una vicenda che non ha una reale soluzione, e che certamente la miniserie cerca di spiegare senza tralasciare alcun dettaglio, ma lasciando solo molta amarezza.
Lockerbie: Attentato sul volo Pan Am 103: valutazione e conclusione
In una Londra cupa e annebbiata, il regista Otto Bathurst (vincitore di BAFTA Awards e già dietro la macchina da presa per Peaky Blinders) trasporta le emozioni del protagonista sulla scena. Non c’è speranza, o almeno non sembra essersi, per Jim Swire: la sua battaglia contro il sistema giudiziario e un intero Paese sfida l’omertà e l’intransigenza di chi vuole mettere a tacere il disastro aereo. Ci sono colpevoli e improvvisamente spariscono. Lockerbie: Attentato sul volo Pan Am 103 è un racconto crudo e sincero su una fatto di cronaca che ancora oggi si porta dietro i suoi straschici. Ecco perché certi dialoghi sembrano così attuali: si parla di rapporti tra Occidente e Medio Oriente, come essi non siano cambiati nel corso dei decenni, e anche la posta in gioco è rimasta sempre la stessa – in ballo ci sono le vite delle persone innocenti.