Lol 4: Chi ride è fuori – recensione dei primi due episodi dello show Prime Video
Stagione dalle premesse interessanti ma che infine poco lascia alla speranza.
Uscita programmata per il 1 Aprile (e non è uno scherzo), Lol 4: Chi ride è fuori è pronto alla sua quarta edizione. Un cast interessante, variegato e aperto alla scoperta di nuove possibilità per uno show che rischia già dalla seconda edizione di morire inesorabilmente sotto al peso dell’iconica prima edizione. Questa stagione sarà all’altezza delle altre, le supererà o si rivelerà un fallimento importante? Difficile a dirsi, ma c’è sicuramente molto da dire.
Lol 4: Chi ride è fuori – di cosa abbiamo bisogno per ridere?
Arrivati alla quarta edizione del format ormai popolare in tutto il mondo si iniziano inevitabilmente a tirare le somme: di cosa abbiamo bisogno per ridere? Semplice, la spontaneità. L’arrivo di Loris Fabiani, vincitore di Lol: Chi fa ridere è dentro, Fedez come ospite della “casa” con una sola risata a disposizione o ancora la presenza di Claudio Santamaria, sono segnali di una necessità di rinnovo. Purtroppo però questi due episodi non sono divertenti, o almeno non lo sono quanto dovrebbero. Già dall’entrata del cast nella stanza si percepisce un maggioritario senso di falsità: la scena è palesemente preparata, priva di naturale svolgimento e impressione. Scarse capacità interpretative o estremizzazione delle reazioni? Probabilmente un misto delle due.
La gara inizia con Fedez come undicesimo concorrente. Si avverte una tensione insensata, forse c’è bisogno di scaldare un attimo i motori si potrebbe pensare, eppure questa sorta di agitazione nei primi due episodi pare non svanire mai del tutto. Tutto ciò non aiuta al processo; alcuni sketch sono simpatici come quelli di Loris Fabiani, quelli di Lucia Ocone o persino la presenza di Claudio Santamaria e Fedez, ma il tutto non viene mai coronato da grosse risate o da trasporto effettivo. Basta prendere ad esempio la presenza di Lillo che semplicemente non fa più l’effetto della prima volta e la sua presenza quasi ingombra per quanto risulti palese la sua necessità di far ridere. “Affanno” è la parola giusta per descrivere questa prima ora di girato. Non c’è nulla di meno divertente di una persona che tenta in tutti i modi di far ridere gli altri. Sappiamo bene che il senso del gioco è quello, ma è la condizione che porta alla necessità di far ridere che conta. Per di più in questa edizione pare mancare la presenza importante della coesione. Diego Abatantuono se ne sta per le sue, seduto per lo più con tono quasi giudicatore, scocciato addirittura. Panariello si nota poco anche se sappiamo che nelle prossime puntate molto probabilmente avrà un ruolo più attivo. In definitiva ci si trova ad una situazione poco divertente, con una conduzione che ha poco da dare (Mara Maionchi aveva dato tanto ed è difficile eguagliare) e un gioco che necessita molto rapidamente di una riforma. Pericoloso.
Lol 4: Chi ride è fuori – Attenzione, pericolo naufragio
Lol: Chi ride è fuori è diventato un appuntamento immancabile ed è molto probabile che Prime Video continui per altri anni sulla scia fortunata dello show. Infondo è un format sempreverde; basta chiudere delle persone in una stanza e il gioco è fatto. Le problematiche maggiori sono quelle che idealmente sono i punti di forza dello show, primo fra tutti: l’imprevedibilità della situazione. Si possono prendere i migliori comici del mondo e pensare di aver sicuro fra le mani un capolavoro, mentre nella realtà non è così. Il gioco sta proprio nel fatto che le situazioni si evolvono, Lol si evolve. Nella prima edizione si sentiva un’aria fresca, di gioco, senza particolari pretese da parte di nessuno, eppure già dalla seconda edizione in poi la situazione ha dato il via ad una percezione completamente diversa. Si giocava per vincere, e non per il puro gusto di giocare. Questa quarta edizione pecca proprio su questo piano. Volge tutto su un ideale di vincere, di giocare per arrivare prima degli altri. Si deve perennemente dimostrare di saper fare e di saper non ridere. Il rischio che si arrivi a creare un Amici o un Grande Fratello per comici è lontano, ma non impossibile. C’è di buono in questa stagione la ricerca di nuove regole, di nuovi modi per intrattenere senza fossilizzarsi su una condizione ormai irripetibile e difficilmente spontanea. Disponibile su Prime Video dal 1 Aprile 2024.