Marblegen: recensione della serie animata francese di Netflix
La nostra recensione di Marblegen, una serie che riporta in auge il gioco delle biglie... con un tocco di alchimia!
Spesso degli oggetti di uso comune sono diventati il soggetto ideale per molti prodotti d’animazione per ragazzi, sempre pronti ad accogliere spunti interessanti per offrire ai giovani spettatori sfide e avventure coinvolgenti.
Il gioco delle carte collezionabili è diventato un vero e proprio tormentone grazie all’anime Yu-Gi-Oh!, mentre il vecchio passatempo della trottola ha assunto nuova vita grazie al franchise di Beyblade. Questa volta è toccato alle biglie, protagoniste del cartoon francese Marblegen, creato nel 2018, trasmesso nel 2019 da Rai Gulp e reso disponibile su Netflix a partire dall’1 maggio 2020. Con sfide avvincenti e i numerosi riferimenti alla cultura antica e all’alchimia, Marblegen ha le carte in regola per affascinare il suo giovane pubblico, ma scivola su alcuni difetti di tecnici e di sceneggiatura.
Marblegen: un’avventura tra sport e alchimia
La serie animata Marblegen mostra un mondo molto simile al nostro, nel quale però un grande prestigio viene conferito alle competizioni con le biglie. Durante i Marblegames, il torneo più importante della disciplina, in una vera e propria arena si sfidano i concorrenti, che utilizzano particolari biglie dotate di poteri derivati dall’alchimia.
Serve un’ottima squadra d’appoggio per partecipare ai Marblegames, ed è così che si uniscono i giovanissimi Cosmo, Aissa, Luna e Sam a formare la squadra delle Meteore, intenzionata a sbaragliare gli avversari e a vincere i giochi!
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Marblegen è un prodotto per ragazzi che alterna costantemente una scarsa originalità a trovate piuttosto interessanti.
La serie attinge a piene mani a titoli del passato incentrati su sfide sportive condotte in vario modo. Oltre ai sopracitati Yu-Gi-Oh! e Beyblade, si possono notare dei riferimenti anche a Let’s and Go o a titoli che hanno fornito un’influenza indiretta, come Pokémon. Come questi anime, anche Marblegen racconta di competizioni straordinarie, effettuate tramite biglie che sembrano prendere vita.
La trama non viene costruita dunque su un’impalcatura tematica fresca, ma i creatori hanno comunque ricercato un tocco più originale nella scelta del gioco delle biglie come base di partenza per la creazione di una competizione di fama mondiale, nonché nell’utilizzo di riferimenti al mondo dell’antichità classica e dell’alchimia. Gli spiriti che governano le biglie si ispirano infatti a divinità di diverse culture, a personaggi leggendari o mitologici, come per esempio i lupi Romolo e Remo, giocati spesso da Cosmo e Aissa.
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Marblegen è una serie animata che, come molte altre, vuole lanciare messaggi positivi ai suoi spettatori. Le Meteore rappresentano la forza di una squadra unita dall’amicizia, l’ambizione a perseguire i sogni, la determinazione e il coraggio. Questi elementi fanno parte di un contenuto morale che viene trasmesso con facilità ed efficacia, attraverso un prodotto dinamico, colorato, tendenzialmente avvincente e dal ritmo rapido.
La breve durata di ogni episodio (circa 20 minuti) permette agli osservatori di mantenere alta l’attenzione sul prodotto, sebbene a lungo andare alcune situazioni comincino a risultare ripetitive.
Marblegen: un prodotto interessante, frenato da qualche limite
Marblegen è un prodotto discreto per ragazzi che amano le sfide e potrebbe addirittura rappresentare un buon modo per rientrare in contatto con il gioco delle biglie, passatempo di antica origine che di tanto in tanto torna di moda. Così come Beyblade ha riportato l’attenzione di molti bambini e ragazzini sulle trottole (che nel periodo di trasmissione dell’anima hanno spopolato nelle edicole e nei negozi di giocattoli), Marblegen potrebbe riavvicinare le nuove generazioni alle biglie e ai più classici giochi all’aperto con i compagni.
Dietro alla serie potrebbero dunque celarsi molte possibilità, che tuttavia non riescono a cancellare del tutto i limiti del prodotto, evidenti soprattutto nella realizzazione tecnica.
Marblegen presenta infatti un disegno dai tratti un po’ semplici e animazioni spesso legnose. Il design delle biglie, degli spiriti che le governano e di alcuni personaggi è originale e interessante, ma i movimenti a scatti tradiscono la qualità non proprio altissima della serie.
Nonostante certi personaggi risultino un po’ stereotipati, la serie ha il pregio di non presentare protagonisti perfetti. Essi compiono errori, ma hanno la possibilità di capire dove hanno sbagliato e di rimediare al problema nel corso degli episodi.
Questo, assieme ai messaggi positivi rendono Marblegen un titolo che i giovani spettatori possono apprezzare, caratterizzato da sfide, ambizioni e dall’importanza di portare avanti con determinazione un obiettivo assieme agli amici.