Marvel’s Cloak and Dagger – Stagione 2: recensione del primo episodio

I due eroi, Tandy e Tyrone, fanno i conti con una realtà che sembra aver ribaltato i ruoli che ricoprivano nel corso della prima stagione.

Marvel’s Cloak and Dagger è tornato con la seconda stagione su Amazon Prime Video e non ha certo deluso le aspettative dei fan, soprattutto di quelli che hanno letto i fumetti.

ATTENZIONE: Allerta SPOILER sulla premiere di Marvel’s Cloak and Dagger 2

La première della seconda stagione è un inno ai comics

La première di Marvel’s Cloak and Dagger è andata in onda su Freeform il 4 aprile, con un giorno di anticipo rispetto alla messa in onda italiana di Amazon e quello che si evince da queste prime due puntate della stagione 2 è che i ruoli sembrano essersi invertiti per i due protagonisti. Nel corso della prima season della serie Marvel, Tyrone era il ragazzo ricco (ma non privilegiato), che poteva permettersi scuole costose, una bella casa e poche preoccupazioni pecuniarie, mentre Tandy era la ragazza caduta in disgrazia che per racimolare il denaro che le occorreva per vivere nuovamente una vita agiata, rubava ai ragazzi ricchi.

Il mondo dei protagonisti si ribalta nella seconda stagione della serie Marvel.

La prima stagione ha visto Cloak and Dagger venire a patti con alcune parti del proprio passato e, se da una parte Tandy – alla fine della season – è riuscita a riabilitare il nome del padre e a recuperare lo status che aveva, Ty (che ha scoperto chi aveva ucciso il fratello), adesso vive da ricercato e non può più interagire con le persone che ama. I due sono di nuovo agli antipodi ma in modo inverso rispetto a come li avevamo conosciuti. La differenza rispetto alla prima stagione sta nel fatto che, se prima Tandy era sola a fare i conti con i propri problemi e la solitudine, adesso Tyrone può invece contare su di lei che, per non farlo sentire troppo isolato, gli organizza serate cinema e un po’ di svago, oltre a portargli vivande e generi di prima necessità.

Cloak & Dagger Cinematographe

I due protagonisti di Cloak and Dagger stanno, comunque, anche in queste due prime puntate, cercando di capire come andare avanti e cosa fare del proprio futuro; del resto sono Cappa e Spada, “la Coppia Divina” ed entrambi i ragazzi si rendono conto di non potersi esimere dal proteggere gli elementi più deboli della città. Nonostante entrambi neghino di aver usato i propri poteri per fare del bene, segretamente cercano di proteggere le persone; Ty, sempre di nascosto, ruba i bottini di alcuni trafficanti di droga, mentre Tandy cerca di farla pagare al ragazzo violento di una sua compagna del centro di recupero.

cloak and dagger

Nei fumetti di Cloak and Dagger è questo che si vede infatti: Ty e Tandy come baluardo dei giovani in difficoltà della propria città, sempre pronti a combattere i problemi giornalieri come eroi di strada, fianco a fianco nella lotta ai soprusi, commessi praticamente sempre dai potenti della città. In questo senso, qualora si pensasse veramente a un crossover, The Runaways sarebbe la serie perfetta ad incrociarsi con questa, dal momento che i fuggitivi Marvel sono tutti adolescenti con serissimi problemi con i genitori…

L’ascesa di Mayhem e la confusione della Detective O’Reilly

Divagazioni a parte, oltre a tutto quel che stanno affrontando, Cloak and Dagger si imbattono anche in una sorta di antieroe, Mayhem, l’alter ego della detective Brigid O’Reilly, che tutti credevamo morta ma che, come si vede alla fine della prima stagione, in realtà è stata anche lei trasformata in una sorta di metaumano che quando c’è necessità, si fa giustizia da sola, commettendo anche efferati omicidi che mandano in confusione e gettano nel terrore la povera Brigid. Infatti Mayhem sembra essere una sorta di proiezione della detective, un’altra sé, staccata dal suo corpo, che opera contro i malvagi in modo efferato; è una sorta di mix tra Venom e Killmonger, per provare a rendere l’idea, ma con le sembianze della O’Reilly.

cloak and dagger, cinematographe

Questa seconda stagione di Cloak and Dagger è profondamente legata alla controparte fumettistica dei personaggi, che sono i veri paladini della giustizia on the road, quella di tutti i giorni, quella che vede come prime vittime i deboli, gli indifesi, i giovani e, spesso, le donne. Non ci resta che vedere come proseguirà la season, che si mostra interessante e ben piantata con i piedi per terra, senza dimenticare il tocco soprannaturale che rende gli eroi Marvel emozionanti, nella loro incredibile e rassicurante umanità.

Regia - 4
Sceneggiatura - 3
Fotografia - 4
Recitazione - 3
Sonoro - 3
Emozione - 3

3.3