Mary & George: recensione dei primi episodi della serie TV NOW

Mary & George è un drama storico che sovverte i ruoli di genere e che mostra quanto una donna possa spingersi lontano per avere la vita che sente di meritare.

Quale madre non ha guardato disgustata il suo secondogenito con la consapevolezza che non avrebbe avuto nulla dalla vita, a meno che lei stessa non si sarebbe adopererata per rendere il futuro della sua famiglia radioso? È questo il proposito di Mary Villiers, decisa a far di tutto per garantire che suo figlio George abbia la vita che lei ha sempre bramato vivere.
Mary & George – disponibile dal 7 aprile 2024 su Sky e NOW – non è la prima serie che dipinge una famiglia disastrata i cui componenti giocano al gatto con il topo tra di loro e con gli altri, ignari, malcapitati che si ritrovano ad ostacolargli la via. Senza dubbio, però, è una di quelle che lo fa meglio.
Tratta dal saggio di Benjamin Wolley The King’s Assassin e scritta da D.C. Moore (già conosciuto per quel fiore all’occhiello che è Killing Eve), Mary & George riprende la narrazione spigolosa, ma piena di black humor di La Favorita e gli intrighi politici (qui meglio sviluppati) de Il Trono di Spade, il tutto accompagnato da due protagonisti eccellenti.

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La trama

Mary & George. Cinematographe.it

Non è un caso se l’ultimo quadro della suggestiva opening sia Giuditta che decapita Oloferne di Artemisia Gentileschi perché quelle atmosfere, quel gesto netto quanto brutale è la perfetta rappresentazione dell’animo brillante e imperturbabile di Mary Villers (interpretata da una sempre eccellente Julianne Moore) che ha le idee ben chiare di cosa vuole raggiungere e di come vuole ottenerlo.
La incontriamo per la prima volta quando dà alla luce George e si chiede come può elevarlo dal suo rango di secondogenito di una famiglia appartenente alla media borghesia, facendo una promessa ben precisa che intende mantenere. Incontriamo per la prima volta George (un bravissimo Nicholas Galitzine, visto già in Bottoms) venti anni dopo, mentre tenta di impiccarsi nel bosco vicino casa per scappare dai programmi di sua madre che lo vogliono in Francia per raffinare la sua educazione mentre lui vorrebbe restare nella sua patria, persuaso di essere perdutamente innamorato della loro domestica.

Un amore breve che finisce nel momento esatto in cui George, in Francia, accetta il suo orientamento sessuale e si intrattiene con il ragazzo scelto da sua madre per tenerlo d’occhio in Francia e fargli da educatore. Quando Mary lo scopre i piani per George vanno a monte: perché accontentarsi di un matrimonio economicamente e socialmente solido quando si ha un figlio bisessuale e il proprio Re è famoso per circondarsi di amanti? Il piano di Mary e del succube George sembra semplice se non fosse che il giovane favorito di Re Giacomo I è ostinato e non intende cedere la sua posizione così facilmente.

Mary & George è tutto quello che si può chiedere a un drama storico

Mary & George. Cinematographe.it

In Mary & George – o almeno in queste prime quattro puntate – c’è tutto quello che gli si poteva chiedere: intrighi di corte, amanti gelosi, madri ambiziose e mostruose, veleno sapientemente nascosto in delle prugne e giochi di potere.
Ma quel che rende davvero affascinante la serie è il suo prendersi sul serio. La scrittura di Moore è brillante nel creare una ragnatela di piccoli eventi che diventano il nocciolo della puntata e che portano avanti la narrazione quasi da sé, come se dietro non ci fosse un lavoro ben congegnato di scrittura. Quel che manca a molti dramma storici e che invece Mary & George ha è la crescita e l’evoluzione dei personaggi che, allo stesso tempo, rimangono costantemente fedeli a se stessi.

A spiccare in questo caso, oltre alla già citata Mary che è il diamante di queste prime puntate, è Re Giacomo (Tony Curran) che da semplice pedina il cui suo unico pregio è la propria posizione sociale viene reso man mano sempre più umano e fragile.
Centrale è proprio il ribaltamento dei ruoli di genere: da secoli si pensa che le donne siano inadatte al potere perché – tra le altre teorie – considerate emotive e senza la freddezza mentale necessaria per ricoprire ruoli di spicco. In Mary & George avviene l’esatto contrario: sono le donne ad avere in mente l’obiettivo e le doti necessarie per raggiungerlo mentre gli uomini sono occupati a pensare ai loro amanti, ai loro vecchi amori e vogliono occupare il loro tempo dando feste e a divertirsi, senza pensare a nulla.

Mary & George: valutazione e conclusione

Mary & George. Cinematographe.it

In conclusione, queste prime quattro puntate di Mary & George convincono pienamente. Richiamano alla mente altri film e serie tv, ma senza prendere da loro nulla in prestito riuscendo, al contrario, a crearsi un’identità ben precisa.
Un’identità basata su una scrittura brillante, coinvolgente e divertente; su una regia pulita che omaggia i drama storici grazie ai suoi colori saturi, alle inquadrature ben studiate e alla luce che crea sempre le giuste ambientazioni per la scena che si sta raccontando ed infine i due protagonisti interpretati magistralmente da una Julian Moore sempre impeccabile nel ruolo della madre ambiziosa disposta a piegare i suoi stessi figli per raggiungere i suoi obiettivi, ma manipolatrice quel che basta per far credere loro che i suoi scopi siano in realtà anche i loro sogni; e Nicholas Galitzine che incarna alla perfezione il ruolo della marionetta guidata dalla sua stessa madre e dai suoi desideri.

Regia - 4
Sceneggiatura - 4
Fotografia - 4
Recitazione - 4
Sonoro - 3.5
Emozione - 4

3.9

Tags: NOW tv