Natale con uno sconosciuto: recensione della serie TV Netflix

Per le imminenti festività natalizie, Netflix sforna una commedia romantica, classica ma non troppo, per tutti i suoi utenti, rendendo disponibile sulla sua piattaforma Natale con uno sconosciuto (Home for Christmas). La serie tv (6 episodi da circa 30 minuti l’uno) è una produzione norvegese diretta da Per-Olav Sørensen e Anna Gutto. Narra la storia di Johanne (Ida Elise Broch), infermiera 30enne affetta da un morbo che proprio non va giù alla sua famiglia: la “singletudine”. Soprattutto ora che il Natale si avvicina, Johanne soffre sempre di più per il trattamento discriminatorio (nel vero senso della parola) che subisce dai suoi cari solo per il fatto di non avere un fidanzato. Decide quindi di dire una piccola bugia e di buttarsi a capofitto alla ricerca del partner giusto da portare a casa alla cena della Vigilia. Peccato che l’impresa si riveli più difficile del previsto.

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Natale con uno sconosciuto: alla ricerca del partner perfetto

A metà tra commedia e film romantico, Natale con uno sconosciuto parte in maniera non brillante per riuscire poi, sul finale, a donare qualcosa di più interessante allo spettatore. Non c’è originalità, chiariamolo subito: anche se ci troviamo nei paesini innevati della Norvegia, addobbata di mille lucine per le festività imminenti, la dimensione in cui questa serie tv fa muovere i propri personaggi è qualcosa di già visto (come ad esempio in un titolo come Love Actually, non per nulla il film preferito da Johanne). Soprattutto, la ricerca incessante da parte della protagonista per trovare la sua dolce metà è sicuramente una di quelle dinamiche che spesso ci vengono servite come pietanza natalizia classica nei film legati a questo periodo. Ed è anche per questo che Natale con uno sconosciuto non parte nei migliori dei modi: sembra essere l’ennesimo prodotto che vede la nostra eroina affrontare buffe disavventure prima di coronare il suo sogno d’amore, passando quindi le feste in famiglia con il principe azzurro al suo fianco.

E, anche se condito con un umorismo che a tratti fa centro, la sensazione fastidiosa che difficilmente riusciamo a toglierci di dosso è quella di un’occasione sprecata, perché si poteva decisamente calcare di più la mano sull’imbarazzante (ormai) esigenza sociale di pretendere che un individuo – donna o no – debba essere accompagnato per stare bene davvero, come se non fosse possibile avere una vita piena e felice stando da soli.

Natale con uno sconosciuto: il finale inaspettato che ribalta il tutto

Ed ecco che, sulle battute finali, Natale con uno sconosciuto fa un deciso cambio di rotta, rivelando il suo messaggio più intimo e riuscendo in questo modo a regalare qualcosa di diverso allo spettatore, facendoci ricredere sulle premesse poco promettenti. E non ci riferiamo solo al plot legato alla protagonista, ma anche alle dinamiche relazionali esistenti tra gli altri personaggi. Soprattutto, la serie norvegese cerca di stracciare quell’aura di superiorità di cui i rapporti di coppia fanno spesso sfoggio, riportando alla luce cosa c’è sotto e veicolando un messaggio diverso rispetto a quello espresso all’inizio dalla famiglia e dagli amici di Johanne.

A quest’ultima, ovviamente, è riservata l’evoluzione principale, la metamorfosi che la porta, prima ancora che ad appagare gli altri, a soddisfare sé stessa e il proprio concetto di felicità. Pur con qualche scivolone, la sceneggiatura esprime bene questo passaggio e confeziona un’opera abbastanza coerente e coesa, dove i momenti comici sono ben dosati, rendendo l’intera vicenda più leggera e frizzante.

Elementi, questi, che rendono Natale con uno sconosciuto un titolo godibile pur nella sua poca originalità, un prodotto fresco e adatto più che mai a essere degustato sotto le feste. Visto il cliffhanger piuttosto d’impatto, c’è da aspettarsi quasi sicuramente una seconda stagione, ma non sappiamo se il ritorno di Johanne e amici avverrà di nuovo su Netflix o su un’altra piattaforma.