New Amsterdam 4: recensione finale del medical drama con Ryan Eggold

Giunto alla quarta stagione New Amsterdam regala un excursus appassionante sulle vite dei protagonisti più amati e si chiude con un finale a sorpresa che prepara già alla quinta stagione.

New Amsterdam 4 ha lasciato gli appassionati del medical drama americano con protagonista Ryan Eggold con la stessa sensazione di quando si chiuse la prima stagione: un misto di sgomento e sorpresa, questa volta decisamente inaspettati dal momento che la direzione sembrava quella di portare a compimento la storia d’amore tra Max ed Helen. Ancora una volta la serie ideata da David Schulner, prodotta da NBC e tratta dal libro Twelve Patients: Life and Death at Bellevue Hospital di Eric Manheimer non perde colpi ed una quarta stagione che sembrava presentarsi drammaturgicamente distesa riserva invece una trama ricca di approfondimenti psicologici, medici e sentimentali che si amalgamano armoniosamente riconoscendo a New Amsterdam la capacità di essere riuscito a dare un’impronta personale al medical drama, distaccandosi da titoli storici e iconici che hanno diversificato e innovato il genere. La serie racconta le vicende sanitarie di uno degli ospedali storici e pubblici americani più importanti degli Stati Uniti, che si incrociano con le vicende umane di pazienti e medici.

New Amsterdam 4 è composto da 22 episodi andati in onda su Canale 5 e attualmente disponibili fino al 31 Luglio su Mediaset Infinity. Le stagioni precedenti sono presenti anche su Netflix, dove molto probabilmente sarà presto disponibile anche quest’ultima stagione.

New Amsterdam 4: la trama degli ultimi episodi del medical drama

New Amsterdam 4 cinematographe.it

Max (Ryan Eggold) è rimasto a New York per difendere il New Amsterdam, sostenuto nella decisione anche da Helen (Freema Agyeman) che ha compreso quanto essere lontano dalla struttura, sapendola nelle mani di Veronica Fuentes, pesi sul suo stato d’animo insieme agli ostacoli attuali di poter trovare lavoro in Inghilterra. Le sorti e il buon nome del New Amsterdam come uno degli ospedali storici pubblici americani più rinomati, famoso per mettere il paziente sempre al primo posto, continuano ad essere messi a rischio da un consiglio di amministrazione che si preoccupa più alla burocrazia e alla gestione economica, distruggendo tutti i risultati eccellenti nella gestione sanitaria ottenuti in precedenza da Max.

All’interno dell’ospedale però c’è una forza rivoluzionaria, composta da gran parte del personale impiegato a diversi livelli del New Amsterdam che spinge per una rivoluzione, mettendo alle strette Veronica e costringendola alle dimissioni. Intanto le vicende dell’ospedale per ciascuno dei medici convivono con spinose vicende personali: una crisi matrimoniale per Iggy, il riavvicinamento per Lauren a Leyla, la ricerca del padre e la paternità inaspettata per Floyd. Ma anche per Max ed Helen la favola d’amore a distanza sembra complicarsi più del previsto.

Una stagione profondamente ancorata alla realtà, dalle tematiche sanitarie quelle psicologiche

New Amsterdam 4 - Cinematographe

Quando finì New Amsterdam 3 regalando agli spettatori nell’ultimo episodio la scena tanto attesa per tutta la stagione di un bacio, con conseguente seguito di un incipit amoroso, tra Max ed Helen, era più che lecito chiedersi la direzione che avrebbe preso la serie e se data la caricatura dei personaggi, uno sviluppo di una loro storia d’amore non avrebbe preso il sopravvento sull’armonia generale da sempre riscontrata in New Amsterdam sin dalla prima stagione. Il medical drama è riuscito a prendere i suoi migliori punti di forza, l’ottima scrittura dei personaggi, le interessanti problematiche sanitarie e tematiche psicologiche attuali illustrate al pubblico con chiarezza, integrando armoniosamente ancora una volta i diversi archi narrativi profondamente ancorati alla realtà mai come in questa stagione.

Dai problemi di gestione sanitaria alle tematiche psicologiche e familiari approfondite attraverso i casi clinici e le vicende umane e sentimentali dei protagonisti, in New Amsterdam 4 si ritrovano tutte le difficoltà dinanzi alle quali pone alle società e a cui si cerca nel miglior modo possibile di rispondere.

La storia d’amore tra Max ed Helen si rivela d’essere una favola d’amore agrodolce che tiene lo spettatore sul filo del rasoio fino all’inaspettato colpo di scena finale: la loro epopea amorosa cerca di sfidare ogni ostacolo e distanza, fa sognare e credere all’impossibile, ma ci ricorda anche che quando si volta alto ci saranno pur sempre dei rischi a cui dover far fronte. E sono quei rischi perennemente in agguato ad ogni circostanza e scelta della vita che ci fanno evolvere, così come accade ai protagonisti di New Amsterdam, sottoposti nell’arco di tutti gli episodi ad una molteplicità di dolorose decisioni da prendere, nella vita e nel lavoro nell’attesa dell’atto finale che distende i nuovi equilibri, che saranno il terreno fertile su cui costruire l’ultima e quinta stagione. Una lezione concreta di vita che si sceglie di raccontare senza ridursi a monologhi o aforismi sentimentali ma affidandosi all’azione e all’evoluzione dei personaggi.

Il dottor Goodwin che esordì nella prima stagione con il suo Come posso aiutare?, in questa stagione si trova ad affermare invece la frase Non posso aiutare: un cambio di maturità, ruolo, posizione e consapevolezza, un gioco di parole raffinato che mette in risalto ancora una volta quanto la sceneggiatura sia la grande forza di questa serie che fa bene al cuore con i suoi valori umani di complicità, gratitudine e fiducia, ma senza cadere mai nella trappola del sogno americano. Senza se e senza ma.

Regia - 2
Sceneggiatura - 2
Fotografia - 3
Recitazione - 3
Sonoro - 3
Emozione - 3

2.7