O Mecanismo: recensione della serie tv Netflix
O Mecanismo, la serie tv Netflix scritta dal creatore di Narcos, è un viaggio immersivo nel mondo della corruzione brasiliana.
O Mecanismo (The Mechanism) è una serie brasiliana, un dramma politico diretto da José Padilha, Felipe Prado e Marcos Prado, interpretato da Caroline Abras, Enrique Díaz, Leonardo Medeiros, Ravel Cabral e Selton Mello, disponibile dal 23 marzo su Netflix.
O Mecanismo è un viaggio, una totale immersione nel mondo della corruzione brasiliana. La serie, liberamente ispirata ad uno scandalo scoppiato in Brasile, racconta l’indagine criminale e la massiccia corruzione istituzionale nel governo e nell’industria brasiliana, una storia vera basata sul libro Lava Jato di Vladimir Netto, giornalista che ha documentato il caso vergognoso che ha scosso il paese nel 2014.
Il protagonista è Marco Ruffo (Selton Mello), un ufficiale della polizia federale, un uomo dedito al lavoro e totalmente posseduto dal desiderio di voler far arrestare Roberto Ibrahim, criminale coinvolto nel riciclaggio di denaro sporco. Tutto ha inizio quando l’agente scopre spostamenti di denaro sospetti nei conti di Ibrahim, più di 39 milioni che con dovizia e fatica riesce a scovare nei suoi estratti conto. Assieme al suo team, composto dalla sua collaboratrice e detective Verena Cardoni (Caroline Abras), Ruffo tenta in tutti i modi di stanare il criminale più temuto dalla polizia, sospettato di intrattenere rapporti con alte sfere del governo, dai politici ai giudici, apparentemente collusi con imprese edili e petrolifere.
O Mecanismo: la serie tv Netflix scritta dal creatore di Narcos
La polizia federale si divide tra Curitiba, San Paolo, Brasilia e Rio de Janeiro, e ciò che è iniziato come un compito, ovvero catturare il boss criminale Ibrahim, si complica fino a diventare una grande spirale, un vortice di macro criminalità che include tutto un sistema giudiziario e amministrativo, tra tangenti e riciclaggio di denaro. Marco Ruffo sarà da solo a combattere la corruzione delle istituzioni, poiché Roberto Ibrahim troverà sempre il modo di eludere le condanne a suo carico, patteggiando, ribaltando le accuse, facendo scomparire le prove e facendo inesorabilmente sprofondare il detective in una profonda depressione. A quel punto toccherà alla sua protetta Verena prendere in mano il caso irrisolto di Ruffo, pronta a sacrificare tutto pur di svellere ogni nodo, adottando le abitudini ossessive del suo mentore e focalizzando ogni sua forza nella risoluzione del meccanismo del crimine.
O Mecanismo, scritta dal creatore di Narcos Jose Padilha e da Elena Soarez, racconta la storia dell’indagine sul più grande scandalo di corruzione nella storia del Brasile, ma lo fa rimanendo prigioniera di un circolo vizioso, di una spirale che è allo stesso tempo struttura drammatica e vicolo cieco. Dal punto di vista teorico la serie ha tutte le premesse per poter essere potenzialmente interessante: la polizia che si destreggia in tutti i modi nel portare avanti le indagini, politici corrotti, criminali senza scrupoli e un sistema colluso e infido che vive per servire e difendere gli uomini più malvagi del paese.
O Mecanismo: corruzione e crimine nella nuova serie Netflix
Ogni cosa sembra poter funzionare e appassionare lo spettatore, ma purtroppo non lo fa. In primo luogo sembra che mai nulla venga risolto, si rimane bloccati in un vortice di otto episodi che non porta da nessuna parte. Inoltre O Mecanismo risulta fin troppo melodrammatico, principalmente quando si inserisce nella vita dei personaggi e dei loro fantasmi interiori. Quello che inizialmente è un punto a favore, ovvero l’utilizzo della voce fuori campo che accompagna la storia di ogni personaggio, dopo qualche puntata diventa un peso considerevole, un fastidioso brusio stucchevole e retorico che non aggiunge nulla alla trama.
Una cosa che bisogna ammettere è che le storie di corruzione, di criminalità radicata in un sistema amministrativo, non sono facili da raccontare. Per far sì che esse siano ben comprensibili è necessario raccontare il contesto, tutto ciò che evidenzi il periodo storico, e che possa avvalorare l’urgenza di raccontare una storia come questa, un dramma che cela nel suo intreccio il volto peggiore di una nazione. Tutto ciò non accade e non viene realizzato. Uno dei punti a favore è che la narrazione, come in Narcos, è portata avanti in prima persona dagli investigatori. La storia vive attraverso gli occhi di Ruffo e Verena, agenti tenaci al limite dell’ossessione, che sacrificano salute e famiglia per lavorare per anni ad un’indagine denominata Operazione Car Wash, partendo dal furto di miliardi di dollari da fondi pubblici, le cui ricadute interessano un numero impressionante di politici.
La trama di O Mecanismo si svolge in 8 episodi, scatenando un vortice che si muove verso una direzione imprecisa
O Mecanismo si sviluppa in un tempo molto ampio, e mostra molto presto tutte le carte, tutti gli intrecci. La serie non punta volutamente sulla risoluzione del caso, ma spinge molto sulla progressione dei personaggi. Nella serie, si può osservare, come sia Marco che Verena occupano una quantità uguale di tempo sullo schermo; anche Ibrahim è parte centrale del tessuto narrativo e manipolazione e cospirazione sono i suoi tratti caratteriali principali.
In fin dei conti O Mecanismo ha un suo dinamismo, non crolla mai totalmente nell’inerzia, almeno dal punto di vista dialettico, ma purtroppo è una serie che non brilla di luce propria. O Mecanismo è sorretto da uno schema narrativo già visto, assodato e consolidato e puntata dopo puntata, si ha l’impressione che non porti da nessuna parte.
Regia - 3
Sceneggiatura - 2.5
Fotografia - 2.5
Recitazione - 3
Sonoro - 2
Emozione - 2