Obliterated – Una notte da panico: recensione della serie TV Netflix
La recensione della nuova serie action-comedy firmata dai creatori di Cobra Kai, disponibile su Netflix dal 30 novembre 2023.
Jon Hurwitz, Hayden Schlossberg e Josh Heald, tre nomi che abbiamo imparato a conoscere e apprezzare grazie a Cobra Kai, l’acclamata serie che il trio di sceneggiatori statunitensi ha forgiato dalle ceneri della saga cinematografica di Karate Kid, la cui sesta e a quanto pare ultima stagione è prevista in uscita su Netflix non prima della fine del 2024/inizio 2025. Un ritardo rispetto al rullino di marcia dovuto in gran parte al lungo stop causato dallo sciopero degli attori d’oltreoceano che ne ha posticipato le riprese e di conseguenza il rilascio sulla piattaforma a stelle e strisce. Ecco allora che per ingannare la spasmodica attesa il colosso dello streaming e la premiata ditta hanno pensato di regalare agli abbonati una nuova serie battezzata Obliterated – Una notte da panico, il cui rilascio è avvenuto lo scorso 30 novembre 2023.
Obliterated – Una notte da panico: una serie action-comedy nata dall’incrocio genetico tra A-Team e Una notte da leoni
Titolo e sottotitolo suggeriscono a cosa lo spettatore di turno andrà in contro nel corso degli otto episodi (da 60 minuti circa cadauno) che la vanno a comporre, ma anche quale possano essere gli ingredienti con e attraverso i quali gli autori hanno creato la ricetta dell’ennesimo show di successo della loro carriera. Cominciamo con il dire che in Obliterated il fruitore potrà ritrovare diversi elementi che hanno fatto la fortuna di Cobra Kai, il ché ha messo a disposizione dei registi che si sono alternati dietro la macchina da presa (America Young, Joel Novoa, Sherwin Shilati e gli stessi showrunner) una base narrativa e drammaturgica sufficientemente solida e accattivante sulla quale contare per potere intercettare una larga fetta di pubblico. E così è stato visto il balzo immediato in testa alla top ten delle serie più viste su Netflix. Gli utenti della piattaforma hanno infatti ritrovato una maionese impazzita di comicità sopra le righe, azione e citazioni, slegata però da un franchise del passato come è stato per Karate Kid, ma che aveva come riferimenti e fonte dalla quale attingere il cinema e la serialità action e comiche nordamericane dagli anni Ottanta in poi. Il tutto condito con un umorismo di stampo demenziale in una declinazione di genere militare/poliziesco. Una formula chimica che ha finito con il partorire sullo schermo un incrocio genetico tra Una notte da leoni e A-Team.
Si assiste a una galleria di cliché e di personaggi stereotipati, che serve per inquadrare immediatamente personaggi e generi di riferimento
Sono il film di Todd Phillips del 2009 e la serie cult degli anni Ottanta, insieme a un ricchissimo catalogo di action a stelle e strisce che comprende tra i tanti Die Hard, Arma letale, Speed e 48 ore, il pozzo inesauribile da quale i creatori di Obliterated sono andati ad attingere a piene mani per alimentare a getto continuo un racconto che per forza di cose non ha nulla di originale da proporre, ma questo era chiaro sin dall’inizio. La storia è quella di un team di forze speciali che sventa una minaccia letale a Las Vegas. Dopo i festeggiamenti a base di alcol, droga e sesso, scoprono che la bomba disinnescata era finta. Ancora intontito da un mix di sostanze stupefacenti e da un tour etilico senza precedenti, il team deve cercare di superare le conseguenze fisiche e i problemi personali per trovare il vero ordigno e salvare il mondo. Ovviamente si assiste a una galleria di cliché e di personaggi stereotipati, che serve per inquadrare immediatamente e senza fronzoli i protagonisti e gli antagonisti, con i primi chiamati a sventare i piani criminali dei secondi, con quest’ultimi che non potevano non essere i cattivoni russi di turno come ai bei tempi.
La comicità proposta è destinata agli amanti del grossolano che sfocia in più di un’occasione nel parodistico e nel demenziale
La volontà dietro il progetto era quella di consegnare al pubblico qualcosa che al contempo potesse da una parte ripescare e risvegliare ricordi di opere del piccolo e grande schermo che avevano nutrito l’immaginario di intere generazioni, dall’altra offrire un divertimento strabordante e senza paletti censori spinto all’eccesso. In tal senso, la comicità proposta non è quella per palati fini, bensì destinata agli amanti del grossolano che sfocia in più di un’occasione nel parodistico con la mente che torna Hot Shots! piuttosto che a Tropic Thunder. Il campionario è dunque quello delle continue allusioni sessuali, del cattivo gusto (peti, rigurgiti e peni in bella vista), del politicamente scorretto e delle battute senza mezze misure e peli sulla lingua, che va mescolandosi con un altro livello di intrattenimento dato dall’azione, anch’essa al di sopra della soglia della credibilità con un cocktail di detonazioni, sparatorie, combattimenti e inseguimenti.
In Obliterated il citazionismo è fine a se stesso ed è a uso e consumo della comicità
Poi ovviamente gli autori ci hanno messo del loro per fare coesistere i due fronti, ma questo passa in secondo piano nell’economia del prodotto finito. Se in Cobra Kai lo sguardo romantico e nostalgico al passato e al modello di riferimento unito a una serie di trovate ha contribuito a impreziosire il risultato, in Obliterated il citazionismo è fine a se stesso ed è a uso e consumo di un tipo di comicità che fa ti tutto e di più per strappare risate, senza elucubrazioni o sofisticati giri di parole. Tutto è assolutamente e consciamente dozzinale e a buon mercato, motivo per cui non c’è nient’altro da aggiungere sull’argomento. Prendere o lasciare.
Obliterated – Una notte da panico: valutazione e conclusione
Dai creatori di Cobra Kai una serie action-comedy che mescola comicità demenziale e sboccata ai modelli testosteronici e adrenalinici degli show e dei film d’azione a stelle e strisce. Il risultato è un prodotto audiovisivo a buon mercato per palati per niente fini e dalle poche esigenze, che ha come unico scopo quello di intrattenere lo spettatore di turno con tutto il campionario messo a disposizione dai generi e dai registri chiamati in causa. Si ride con il contagocce, ma in compenso qualche scena d’azione di buona fattura offre uno spettacolo balistico degno di nota. Obliterated – Una notte da panico è uno di quei prodotti usa e getta dalla confezione reciclatra, concepito per trascorrere qualche ora in allegria e con il cervello spento, dato che le sollecitazione in tal senso davvero scarseggiano.