One Trillion Dollars: recensione finale della serie TV
One Trillion Dollars è glaciale, un esercizio di matematica a tratti un po' sterile.
Si è conclusa la prima stagione di One Trillion Dollars, entrato nel catalogo di Paramount+ il 23 novembre 2023, la nuova serie thriller scritta da Stefan Holtz e Florian Iwersen, tratta dal libro di Andreas Eschbach, bestseller. La prima stagione, composta da 6 episodi, si concentra sulla storia di John Fontanelli (interpretato da Philip Froissant) che improvvisamente viene travolto da una notizia pazzesca quanto pericolosa: è l’erede di un’ingente somma di danaro. Dopo i primi due episodi la serie entra ancora di più negli intrighi e nei misteri che ruotano intorno a quel patrimonio, al centro c’è il protagonista che tenta disperatamente di salvarsi e di salvare il mondo.
One Trillion Dollars: tra intrighi e misteri, enigmi e azione, John cerca di salvare il mondo e se stesso
Lo spettatore ha conosciuto John prima come giovane corriere a Berlino poi come ricco uomo d’affari che prova a non soccombere dietro o sotto ad una valanga di misteri, intrighi e persone spaventose che non lasciano nulla al caso. John deve restituire all’umanità il futuro perduto, lo sappiamo, lo farà senza risparmiarsi mentre tutto intorno a lui prova a mettergli i bastoni fra le ruote.
John inevitabilmente è costretto a guardarsi alle spalle e lo fa con coraggio e onestà, forse è più facile farlo per chi ha tutto da perdere, per chi non ha avuto mai nulla in mano, o forse è vero il contrario, sarebbe più facile perdersi in un gorgo di serpi e di mostri per chi aveva sempre dovuto combattere per sopravvivere. A poco a poco, ad uno ad uno, in molti vengono feriti, uccisi, muoiono, insomma per i personaggi di One Trillion Dollars non c’è pace e neppure giustizia, o almeno così sembra.
One Trillion Dollars: tutto sta per crollare ma la serie non riesce a coinvolgere lo spettatore
John incontra persone, viene a sapere di una donna sconosciuta che fa di tutto per mandare a rotoli ogni cosa, l’uomo correrà in giro per il mondo per risolvere problemi giganteschi, si getterà nella mischia grazie anche all’aiuto di Franca (Alessandra Mastronardi) che è sua compagna. Il progetto è quello di influenzare positivamente il mercato delle aziende globali con investimenti strategici e John tenta di scoprire il segreto dell’élite finanziaria. Non si tira indietro mai, si reca in Algeria per scoprire l’identità del principale artefice degli attacchi. Con una lentezza pazzesca, nonostante sia una serie d’azione, si macinano chilometri, si viaggia per tutto il mondo. One Trillion Dollars vorrebbe essere un thriller adrenalinico che però non riesce a coinvolgere lo spettatore, mette un muro tra l’uno e l’altra e non si instaura un dialogo. Tutto è giusto eppure poco sembra andare come dovrebbe.
Mentre lo show scioglie nodi, risolve enigmi, pone l’uno di fronte all’altro nemici, lo spettatore assiste algido agli episodi. Siamo di fronte ad un racconto che dovrebbe narrare il crollo, la deflagrazione, in fin dei conti John dovrebbe essere il salvatore, l’eletto, colui che rimette a posto tutti i pezzi. L’intero mercato finanziario rischia di crollare e il caos globale è alle porte, il protagonista capisce quindi il senso della profezia, spetta a lui scongiurare il tracollo e salvare ogni cosa ma la sensazione non è quella di trovarsi di fronte ad una questione di vita o di morte.
One Trillion Dollars: valutazione e conclusione
One Trillion Dollars è una serie fredda, una sorta di operazione chirurgica che non mostra emozione e neppure paura, si parla di grandi grandi temi eppure vi è un distacco quasi disumano. Ci sono sicuramente spettatori che potranno trovare galvanizzante la storia, ma chi cerca nelle storie un racconto che vada al di là, una fotografia di un essere umano, di un’epoca o di una società, non troverà nulla di tutto ciò. One Trillion Dollars è glaciale, un esercizio di matematica a tratti un po’ sterile.