Perry Mason – stagione 2: recensione della serie TV HBO su Sky e NOW
Un nuovo caso da risolvere per l'avvocato più affascinate del piccolo schermo: Perry Mason. Dal 14 maggio 2023 in esclusiva su Sky Atlantic e in streaming solo su NOW.
Perry Mason – stagione 2, prodotta per HBO da Robert Downey Jr e Susan Downe, diretta dai registi Fernando Coimbra (Narcos), Jessica Lowrey (Halo), Marialy Rivas (LaJauría), e Nina Lopez-Corrado (Agents of S.H.I.E.L.D.) ritorna dal 14 maggio 2023, disponibile in esclusiva su Sky e in streaming sulla piattaforma NOW.
A due anni e mezzo dal successo della prima stagione, le indagini dell’avvocato più elegante del piccolo schermo tornano in nuovi otto episodi, tracciando le sorti di un nuovo caso che avvolgerà il mistero della Los Angeles degli anni ‘30.
Perry Mason – stagione 2 è un noir raffinato e intrigante
Nella prima stagione, l’avvocato Mason, interpretato da Matthew Rhys che per il ruolo si è aggiudicato il Premio Emmy Award, è stato impegnato nel risolvere il mistero di un delitto che coinvolse l’intera capitale della California, portandolo ad indossare nuovamente, dopo un periodo di solitudine dovuto al divorzio con la moglie le vesti di avvocato.
La seconda stagione ripercorre lo stesso stile raffinato noir della prima, dimostrando non solo ottime capacità interpretative ma anche di scrittura, ridisponendo i pezzi di un puzzle che annodavano crimine e legalità.
Un giallo che si dipana lentamente in un unico caso per una stagione intensa che incontrerà vecchi fantasmi del passato all’interno di una trama sempre più appassionante quanto intrigante e coinvolgente.
Una vera analisi investigativa di un’epoca classista
Ad affollare la scrivania del nostro avvocato, è un nuovo omicidio che vede come protagonista una famiglia di ricchi petrolieri. L’indagine si apre ritenendo colpevoli tre ragazzi messicani, ma ben presto si schiuderanno nuove ipotesi che, come un filo di Arianna, porteranno a considerare nuove realtà insospettabili e di volta in volta sorprendenti.
La seconda stagione di Perry Mason romanza la storia vera degli omicidi Greystone Mansion avvenuti nel pieno della Grande Depressione, alla fine degli anni ’20, quando il mondo intero dovette fare i conti con una gravissima crisi finanziaria condizionando lo stile di vita delle classi medio-alte.
Se nel primo capitolo, l’intero racconto si basava non solo su un caso di omicidio ma anche sulla presentazione del protagonista-personaggio, nella seconda parte, conosciuta ormai l’abilità investigativa di Parry Mason, il lavoro presenta una dose drammatica decisamente più incisiva.
Perry Mason, il successo dell’anticonformismo antagonista di una giustizia corrotta
Scosso dal caso che lo aveva visto impegnato fino a poco tempo prima, Parry Mason aveva deciso di non occuparsi più di casi di alto profilo e seguire casi meno impegnativi, che lo aiutassero a mantenere una vita dignitosa e qualche vizio.
Appare certo in questa seconda produzione che non trascura forme sentimentalistiche che l’investigatore Perry Mason non riesce a rassegnarsi alla sua stessa scelta e ciò lo rende inquieto e intimamente in guerra; l’avvocato penalista è bravo, conosce bene il suo lavoro per il quale soffre una malcelata nostalgia…
Ma questo è solo il necessario atto introduttivo che serve a chiarire il tipico “come c’eravamo lasciati” e dura giusto il tempo per iniziare a tessere un nuovo racconto: un caso di giustizia criminale che affonderà nella tristezza di un’epoca che scarseggia nel rispetto sociale, politico, culturale considerando diseguali e subalterni uomini diversi per colore ed etnia.
Un’America corrotta dentro la quale il protagonista, sotto copertura, indagherà sulla malavita che ai tempi del proibizionismo governa le fila della grande economia statunitense. Questa volta, l’ex investigatore si troverà in una rete dentro la quale le responsabilità dei ruoli verranno capovolte a causa di pregiudizi razzisti e abusi di potere; Mason incontrerà, nel corso delle indagini, molte difficoltà e si imbatterà in vicende che testimoniano quanto sottile il filo tra lecito e illecito.
Perry Mason – stagione 2: conclusione e valutazione
L’intera sceneggiatura mette ben in evidenza, la disparità di un’élite che calpesta le libertà e i diritti delle classi sociali più basse. Una seconda stagione ricca di colpi di scena e di suspence che conferma la bravura di Matthew Rhys, nel ruolo del protagonista sostenuto da un cast che si ripete eccellente nella sua interpretazione così come la direzione di Fernando Coimbra, Jessica Lowrey, Marialy Rivas e Nina Lopez-Corrado.