Piccoli Brividi: La misteriosa avventura – recensione della serie TV Disney+
Piccoli Brividi: La misteriosa avventura, la recensione della serie tv Disney+, disponibile dal 10 gennaio 2025.
Chi è cresciuto leggendo Piccoli Brividi probabilmente troverà qualcosa di familiare in Piccoli Brividi: La misteriosa avventura. La serie antologica di Disney+ è disponibile dal 10 gennaio 2025 con una raccapricciante seconda stagione. Il format rimane lo stesso: incastrare alcuni dei libri della saga letteraria ormai cult di Robert Lawrence Stine per creare un’unica storia. L’intreccio narrativo anche stavolta funziona e crea un racconto horror moderno con un occhio di riguardo al passato. Tutto inizia quando due gemelli, Cece (Jayden Bartels) e Devin (Sam McCarthy) vengono mandati a trascorrere un’estate a Gravesend, Brooklyn, con il padre divorziato Anthony (David Schwimmer). Quella che inizia come una vacanza noiosa e priva di fantasia si trasforma in una pericolosa avventura nel momento in cui scoprono una minaccia nel seminterrato di casa. Ben presto i due fratelli si rendono conto dell’esistenza di oscuri segreti nella loro famiglia, che danno il via a una serie di eventi che svelano un profondo mistero. Aiutati dai loro amici – Alex, CJ e Frankie – Cece e Devin si lanciano nell’ignoto e rimangono coinvolti nell’agghiacciante storia di quattro adolescenti misteriosamente scomparsi trent’anni prima.
Piccoli Brividi: La misteriosa avventura è lo Stranger Things di Disney+?
Cinque adolescenti, un mistero da svelare, un fantasma dal passato e un mostro simile a un blob che perseguita uno di loro: cosa potrebbe mai andare storto? Piccoli Brividi è una saga letteraria celebre per coloro nati negli anni Ottanta. I romanzi di Stine hanno accompagnato un’intera generazione nella loro prima lettura. Racconti brevi che, come suggerisce il titolo, offrivano terrore, fascino e un pizzico di divertimento ai giovani ragazzi dell’epoca. L’intento della serie tv di Disney+, che ha riportato il franchise letterario in auge, è quello di avvicinare gli adolescenti di oggi a quello che era il fenomeno di Piccoli Brividi di trent’anni fa. La formula è saper adattare al meglio i libri per creare un’unica storia di senso compiuto. Da Il mistero dello scienzato pazzo a Un barattolo mostruoso e Il campeggio degli orrori, i fan di Piccoli Brividi troveranno pane per i loro denti. La seconda stagione mantiene alti gli standard cominciando la narrazione come se fosse un normale teen drama – due fratelli che si sopportano poco, la prima cotta, la gelosia e l’amicizia – per poi sfociare, via via, in un horror dal sapore vintage.
Piccoli Brividi: La misteriosa avventura può diventare ciò che Stranger Things è per Netflix: una serie tv che rievoca epoche passate attraverso flashback e musiche utilizzate ad hoc. L’unica differenza è che Stranger Things ha per protagonisti dei pre-adolescenti/che poi diventano teenagers, mentre nella serie di Piccoli Brividi i ragazzi sono già in età da college. C’è ancora la componente adulta con David Schwimmer nel ruolo di padre divorziato che cerca di fare il possibile per rendere l’estate dei suoi due figli – che vede poco – indimenticabile. Ci riuscirà, dando involontariamente il via a un’esperienza terrificante dal suo seminterrato, una sorta di orto botanico in cui conduce degli esperimenti su una strana sostanza.
Piccoli Brividi: La misteriosa avventura, valutazione e conclusione
Piccoli Brividi: La misteriosa avventura mantiene le premesse della stagione precedente proponendo una nuova serie di episodi – otto, due in meno rispetto la prima. La storia è una miscela dal sapore vintage e moderno, in grado di abbracciare sia il pubblico cresciuto con il franchise letterario (che troverà una vena nostalgica nelle vicende) sia quello nuovo che si avvicina per la prima volta al prodotto. I cliché del genere teen ci sono tutti, ma è la storia a comandare e non potrebbe essere altrimenti. Gli effetti speciali funzionano e provocano davvero un senso di brivido: tra le scene più raccapriccianti, il mostruoso blob che insegue Cece e il bulbo che fuoriesce dal braccio del povero Anthony.