Primo Soccorso: recensione della serie in onda su Sky Serie

Primo soccorso è un medical drama svedese, tra le prime serie che hanno battezzato il nuovo canale di Sky Serie. Un serial che poco aggiunge ad uno dei generi amati dal pubblico, dove c'è troppa azione e poca storia.

Molta azione, poche emozioni nella serie svedese Primo Soccorso in onda su Sky Serie propone un medical drama atipico, che non riesce ad equilibrare la dinamicità che richiede la tematica – si parla di una squadra di pronto soccorso – con le storie dei personaggi, poco valorizzate, difficili da comprendere e non in grado di appassionare. Un serial che rischia di trasformarsi più in un documentario che in una serie tv.

Primo Soccorso: la trama della serie svedese in onda su Sky

Åre è un piccolo villaggio svedese immerso nel verde, lontano dalla città e dove la vita scorre tranquilla. La dottoressa Zara (Nadja Halid) è appena arrivata come nuova specializzanda nella clinica del villaggio e immediatamente comprende che nonostante il periodo estivo, le emergenze sono all’ordine del giorno. Poco dopo aver messo piede nella struttura infatti si ritrova a scortare la squadra d’emergenza, in soccorso di un parapendio che si è schiantato nelle foresta.

Primo Soccorso - Cinematographe.it

Zara cerca di stare al passo con le emergenze della clinica, ma di lì a poco un evento inaspettato metterà in crisi la sua decisione di proseguire nel villaggio il suo percorso di specializzazione, destabilizzando il suo equilibrio emotivo.

Troppa azione poco drama: un serial medico atipico

Ci sono serie che ti prendono di colpo al primo fotogramma, finiranno per entusiasmarti o magari per deluderti. Altre ancora invece che ti lasciano perplesso e inerme nel comprendere dove ti porteranno: ed è la sensazione che emerge da Primo Soccorso, una serie che punta troppo sull’azione, senza dare allo spettatore il tempo di orientarsi e di comprendere le sfumature di cosa si voglia realmente raccontare, oltre ovviamente alle dinamiche dei diversi tipi di soccorso che affrontano i personaggi di volta in volta.

La sensazione che si ha infatti è che i casi clinici non siano al servizio dei personaggi, per metterli alla prova, mostrarne l’emotività e permetterci di conoscerli, ma anzi al contrario sembrano essere i personaggi al servizio degli eventi. Una scelta che comprenderemmo se la serie volesse raccontare un particolare evento di attualità, una catastrofe o offrirci uno spaccato di vita di una realtà locale, che in questo caso fa unicamente da cornice alla storia solo per i suoi paesaggi naturalistici.

Primo Soccorso - Cinematographe.it

Pur rientrando nella categoria dei medical drama, è difficile poter fare un parallelo sia con i cult del genere, sia con i più recenti serial come The Good Doctor, New Amsterdam o anche il nostro DOC – Nelle tue maniA differenza di questi prodotti, che puntano fortemente sull’umanità dei loro personaggi e sull’empatia che per l’appunto si crea con lo spettatore, Primo Soccorso sembra non cercare nulla di tutto questo ma vuole puntare esclusivamente sulla dinamicità. Il problema però è che c’è troppa dinamicità – e qualche battuta sparsa qua e là che non diventa mai un dialogo – niente di davvero capace di sondare personaggi o che si accosti all’emotività dello spettatore. Una situazione che a lungo andare crea un distacco evidente con chi è dall’altra parte dello schermo.

Il primo quarto d’ora del primo episodio, per esempio, non fornisce coordinate a chi guarda. Non è necessariamente un male che la serie ci butti subito nell’azione, ma non focalizzandosi su nessun personaggio e mostrando unicamente un soccorso, con uno stile estremamente documentaristico, ci è sembrato quasi di essere finiti magicamente su DMax. Manca inoltre una coralità nella scrittura che valorizzi adeguatamente i rapporti tra tutti i personaggi, presentati con poco approfondimento e con una certa discontinuità. Caso lampante è il personaggio di Lennard, che nell’arco del primo episodio viene presentato come un personaggio principale, molto legato alla protagonista Zara, per poi sparire subito alla fine nel pilot, essere liquidato con un pianto e dimenticato per tutto il resto della serie. Un’inspiegabile scelta di sceneggiatura che davvero richiederebbe un primo soccorso.

Primo Soccorso va in onda su Sky Serie, ed è disponibile su Sky Go e in streaming su Now.

Regia - 1.5
Sceneggiatura - 1.5
Fotografia - 2
Recitazione - 1.5
Sonoro - 2
Emozione - 1

1.6

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